II viaggio di Litvinof attardato da curiosi incidenti

II viaggio di Litvinof attardato da curiosi incidenti II viaggio di Litvinof attardato da curiosi incidenti Adana, 20 novembre. Il movimentato viaggio dell'ebreo Litvinof si è arricchito di un altro incidente. Il neo ambasciatore sovietico a Washington, giunto a Teheran da Kuibjscev con un impressionante ritardo che ■aveva dato luogo alle più diverse supposizioni, si è affrettato a prendere posto con la sua famiglia ed il seguito sopra un apparecchio della linea britannica che avrebbe dovuto condurlo al Cairo. Ma egli si era appena installato sull'aeroplano quando un funzionario dell'Aerolinea lo ha invitato a scendere dichiarandogli che tutti i posti erano prenotati da vari giorni. Litvinof e andato su tutte le furie, ma il funzionario ha tenuto duro ed egli è stato costretto ad abbandonare l'apparecchio inglese insieme agli altri componenti la comitiva tra i quali un barbuto vescovo armeno in viaggio per una città del Medio Oriente ove deve aver luogo, in questi giorni, una conferenza religiosa. « Questo è un vero insulto — ha gridato eccitatissimo l'ambasciatore sovietico — vedranno chi sono! Non è detta l'ultima parola». Ma l'ultima parola era stata detta perchè, mentre egli continuava ad agitarsi, l'apparecchio sul quale erano saliti altri viaggiatori, decollava rapidamente. Informato dell'accaduto, il locale ministro inglese è accorso all'aeroporto ed ha fatto le più ampie 3cuse a Litvinof. Il nco ambasciatore sovietico col suo seguito edd il vescovo armeno sono risaliti a bordo del-l'apparecchio da guerra sovietico che li aveva condotti a Teheran e che, dopo aver completato il rifornimento, si è apprestato a partire. Ma" la serie delle contrarietà non era finita. Proprio mentre il velivolo stava per mettersi in moto, l'ufficio meteorologico dell'aeroporto ha comunicato che — date le condizioni atmosferiche — non poteva dare il nulla osta per la partenza. E Litvinof, il seguito edte7ceZe°reMan0terrr,ln attaché i'orizzonte si rischiarasse

Luoghi citati: Cairo, Medio Oriente, Teheran, Washington