La Duchessa di Genova alla funzione in memoria degli Eroi dell'aria

La Duchessa di Genova alla funzione in memoria degli Eroi dell'aria La Duchessa di Genova alla funzione in memoria degli Eroi dell'aria I fanti esaltati nella Basilica di Valdocco Ieri mattina alle dieci, alla Gran Madre di Dio, si è svolta l'annuale funzione in suffragio dei Caduti dell'Arma Azzurra. La funzione che coincideva con l'anniversario del sacrificio del sottotenente pilota Gino Lisa, il primo aviatore torinese decorato di medaglia d'oro, ha pure avuto un significato propiziatorio per la vittoria cui tanto contributo arrecano col loro insuperato eroismo i combattenti dell'aria. La sezione torinese della R.U.N.A. intitolata a Gino Lisa, che aveva preso la iniziativa, a cominciare dall'anno scorso ne ha ceduto l'incarico all'Associazione nazionale Famiglie Caduti dell'Aeronautica e Mutilati del volo, la quale con il nuovo forte impulso dato alla propria attività ha avocato a sè anche il compito dell'assistenza morale e materiale degli inscritti. Alla funzione è intervenuta la Duchessa di Genova che ossequiata al suo arrivo dal presidente dell'Associazione, cav. Giuseppe Lisa, padre del Caduto, dal vicepresidente tenente pilota mutilato Enrico Fiore e dall'intero Di-1 rettorio, ha preso posto nel presbiterio. Erano inoltre presenti per l'Aviazione il generale Medaglia d'oro Silvio Scaroni, il vice-Federale Marchi per il Federale, i rappresentanti del Prefetto, del Podestà e degli alti Comandi militari, il primo Presidente della Corte di Appello, la Fiduciaria dei Fasci femminili con un gruppo di donne visitatrici dell'Associazione Caduti Aeronautica, fra le quali la consorte del Federale contessa Ferretti di Castelferretto, e moiri ufficiali dell'aviazione e- di tutte le armi. Si notavano pure i camerati Otto Piatte, fiduciario della sezione piemontese del Partito nazionalsocialista e Dietrich von Langen, figlio del Console generale della Germania. Prestava servizio d'onore un gruppo di preavieri e fra le rappresentanze delle Associazioni emergevano i ga- gliardctti della « Gino Lisa n, del Nastro Azzurro, dell'Unione ufficiali in congedo, dei Mutilati, presenti col loro presidente comm. Rampone, dei volontari di guerra e dei bersaglieri in congedo. Il tempio, parato a lutto, era affollato di parenti dei Caduti e di cittadini accorsi a rendere omaggio alla memoria dei prodi immolatisi per la grandezza della Patria. Ha officiato la Messa cantata con accompagnamento d'organo, un frate del vicino convento dei Cappuccini e in ultimo ha impartito la benedizione al tumulo il parroco della Gran Madre di Dio. Terminata la funzione, che è riuscita un commovente attestato della gratitudine del popolo verso i gloriosi Caduti dell'Aria, la Duchessa di Genova si è intrattenuta affabilmente con la presidenza ed il direttorio dell'Associazione, esternando loro la propria reverente ammirazione per i purissimi Eroi. Un'altra funzione avveniva contemporaneamente nella basilica salesiana di Maria Ausiliatrice in Valdocco, in ricordo dei Caduti del Reggimento Fanti d'Italia, battaglione di Torino. Anche qui sono convenuti i rappresentanti delle Autorità cittadine e delle Associazioni combattentistiche, molte delle quali con bandiera o gagliardetto. A riceverli si trovava il comandante del Reggimento, prof. Agostino Cerruti, della R. Università e tra i numerosissimi parenti dei fanti Caduti, erano la consorte di Remo Schenoni, la prima medaglia d'oro di questa guerra, caduto al fronte occidentale, e la madre della medaglia d'oro Lovera di Maria. Attorno al tumulo prestavano servizio d'onore militi di tutte le armi. Dopo la messa celebrata dal rev. Curino, il cappellano dei Fanti don Pavese, grande mutilato di guerra, ha pronunciato un discorso esaltando il sacrificio dei .fanti caduti in tutte le guerre e specialmente in questa ultima.

Luoghi citati: Genova, Germania, Italia, Torino