Turbamento in America per le minacce fiscali

Turbamento in America per le minacce fiscali Turbamento in America per le minacce fiscali Roosevelt s'inchina al "Dio degli Stati Uniti,, New York, 17 novembre. Con un turbamento apertamente espresso da vari giornali, il pubblico americano accoglie le nuove richieste fiscali annunciate da Morgenthau mediante forti tagli nelle pur necessarie spese pubbliche. Il Journal American riferisce esservi un profondo malumore nel corridoi parlamentari a causa della illegittima ingerenza e delle pressioni personali usate da Roosevelt per forzare il voto della Camera dei rappresentanti a favore della revisione della legge di neutralità. Il presidente del comitato « America First » generale Wood ha osservato che i 212 voti favorevoli alla revisione della legge di neutralità sono stati emessi da membri rappresentanti distretti eletto rali che complessivamente hanno una popolazione di 45 milioni, mentre i 194 membri della Camera dei rappresentanti contrari alla revisione alla legge di neutralità rappresentano distretti che hanno una popolazione di 71 milioni. Questa situazione generale di imbarazzo e di Inquietudine trova espressione dalle critiche e sulle censure che si appuntano sul Presidente, il quale, d'altra parte, assume sempre più la figura del dittatore senza limiti e senza misura. Tipico è quanto si legge nel testo della proclamazione del «Thanksgiving Day» fatta da Roo sevelt. Tra l'altro, egli ha scritto: « Io, Franklin Deleno Roosevelt, presidente degli Stati Uniti d'America, fisso e designo martedì, giorno 20 novembre del 1941, come giornata da essere consacrata ad offrire grazie alle fonti celesti per la nostra felicità terrena ». Più oltre Roosevelt ha aggiunto: « Siamo grati al Dio degli Stati Uniti ». Siamo veramente di fronte ad un caso di orgoglio delirante. Ma anche nel clan del Presidente non mancano delle figure veramente impressionanti per la violenza demagogica e per l'impudente contraddittorietà. Uno di questi è il ministro Knox. Lo Scribners Commentator pubblica sotto il titolo « Quando Knox attaccava Roosevelt » a firma di Rusk D. Hot, il seguente interessante articolo: « Il Ministro della marina Knox è stato a suo tempo un violento antagonista di Roosevelt. Una volta egli accusava il Presidente non solo di aver dissipato i risparmi, ma anche di aver ipotecato, i futuri guadagni dei cittadini americani e di aver mancato praticamente a tutte le sue promesse fatte al popolo degli Stati Uniti. Knox aggiungeva: « Affrettando "la promulgazione delle leggi che egli sapeva essere poco costituzionali, Roosevelt ha ignorato il vero spirito del suo giuramento di mantenere e difendere la costituzione degli Stati Uniti ». Knox aggiungeva che il Presidente era un aristocratico dilettante a tendenza radicale ec cezionalmente ambizioso e che 1 egli era senza dubbio il più auto'crate nella storia degli Stati Uniti. Alla questione postagli se il Presidente manteneva la sua parola, Knox rispondeva : « Egli ha non solo ripudiato la promessa fatta alla vigilia della sua elezione ma anche gli impegni assunti dal suo partito e dal Governo federale ». Knox aggiungeva: « Con la sua completa noncuranza di fronte alle libertà fondamentali degli Stati Uniti e con la sua in- considerata impazienza riguardo alla forma del governo americano, niente potrebbe fermarlo salvo una disfatta elettorale schiacciante ». Secondo Knox, Roosevelt con una tattica di evasione, di diversione ed inganno tendeva verso il collettivismo autoritario. La filosofia presidenziale sarebbe stata basata su una delle idee adottate, tanto dai comunisti che dai fascisti, cioè che la libertà individuale nel senso democratico non era più desiderabile né possibile. « Knox aveva una pessima opinione della politica estera di Roosevelt. Si potrebbe aver fiducia nel Presidente in tempo di guerra? A tale questione Knox rispondeva che Roosevelt, data la sua mancanza di cautela e la sua politica di esperimenti, non sarebbe mai stato all'altezza della situazione né avrebbe potuto guidare la barca dello Stato. Se egli era già poco sodisfacente, in tempo di pace, in tempo di guerra l'autorità esercitata da un uomo troppo fiducioso di sè, imprudente, incerto e sul quale non si può contare, sarebbe stato un disastro. Dopo la sua nomina al posto di Ministro della marina Knox potrebbe oggi rinnegare le sue passate dichiarazioni esprimendosi come Wilkie che dice: « Si trattava di una campagna elettorale ».

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