Mosca nel raggio d'azione dei grossi calibri germanici

Mosca nel raggio d'azione dei grossi calibri germanici Mosca nel raggio d'azione dei grossi calibri germanici Oggi nella capitale sovietica avrebbe dovuto festeggiarsi l'annuale" della rivoluzione bolscevica Berlino, 6 novembre. Nella giornata di domani, 7 novembre, ricorre il 24.o anniversario della rivoluzione bolscevica. La data, come si sa, è sempre stata commemorata da parte sovietica con grandi festeggiamenti, che in questi ultimi anni culminavano regolarmente in una colossale parata militare sulla Piazza Rossa di Mosca. Questa volta, di parate militari dell'urinata bolscevica a Mosca non se ne parlerà; a parte le terribili perdite di uomini e di materiale subite dai sovietici iti 131 giorni di continua, implacabile offensiva germanica, vi è un'ultra dldsesSquestione dì impossibilità praticai che si oppone al ripetersi di un\ iale pittoresco raduno, sia pure inìCon sfrontatezza tipicamente' britannica, la radio dì Londra ha cercato tuttavia di trar partitoUdulla ricorrenza bolscevica per fuMformato ridotto. La capitale bolscevica si trova oggi infatti nell'immediato raggio di azione delle più possenti armi tedesche, l'aviazione e le artiglierie di grosso calibro. Gl'inguaribili bari di Londra credere ad un preteso insuccesso tedesco, consistente nel fatto che è Hitler e non già Stalin a dover rinunciare a far sfilare domani le sue truppe a Mosca; il piano tedesco, che i servizi della propa-\ ganda britannica pretendono di|conoscere in tutti ì dettagli, avrebbe previsto infatti l'occupazione della capitale bolscevica proprio per la giornata di domani. Nessuna parata delle truppe rosse a Mo sca il 7 noi> truppe .jBniore, ma in compen-i so nessuna parata delle truppe te-\desche! Negli ambienti militari gei ma- nici si sorride naturalmente di questi miserabili motivi che la\propaganda nemica è ridotta a .sfrutture per illudere almeno periuna sera i suoi dissennati ascoita-ltori e far loro dimenticare la real- tà dell'irreparabile sconfitta del-\ l'alleato bolscevico. Non è d'altron-\de la prima volta che i britannici cfissano a loro arbitrio dei limiti dittempo per la realizzazione di unideterminato obiettivo da parte del- l'avversario, in modo da poter poi gratuitamente parlare di « insite-ìvcesso tedesco». \dTutti però sanno, si aggiungevqui, come l'Esercito di Hitler ub-\bia sempre raggiunto le mète che si era proposto. Tale è stata re--golarmente la conclusione delle\offensive scatenate sui diversi sct-\tori del fronte russo, compreso il'ssettore centrale, dove non più,tardi di un mese e mezzo fa Lon \dra credeva ancora di poter indi-[viduare i prodromi di una scon-\fitta germanica... Tuie sarà la ini-iszmancabile conclusione della grande azione di investimento concentrico in corso ora contro la capitale bolscevicu. Chi però stabilisce i termini di tempo entro cui anche questa impresa sarà portata a termine è, come sempre, il Comando tedesco, non certo i geni militari in pensione che collaborano ulte emissioni di Radio Londra Una suggestiva testimonianza\qdi quelle che già sono le colossaliiodimensioni del successo tedesco è\ ^%t.2S^^?natpu£bl!Ba*ione «ufnciosa riguardante 1estensione dei.territori nemici occupati dallecr»p;;e germaniche nei primi 12.;Igiorni di lotta. La regione più estesa e q ' ,i UKeH«|t dell'Ucraina, che coi suoi 535 mila Kmq. ha una superficie grande quasi come quella che aveva il Reich nel 1914. Segue la Russia Bianca con 235 mila Kmq., eguale per estensione alla Prussia; i Paesi baltici con ltì.'i mila e SOO Kmq.; la provincia di Smolensk con 7/t.900; quella di Orci con 6,ì mila e "iO0; la Repubblica Moldava con 83 mila. A queste regioni vaymo aggiunti i territori ex-polacchi tolti ai russi, una parie della 'provincia di Kalinin, di Pietroburgo e la Caretta, con complessivi 500 mila Kmq. In totale, dal 22 giugno al 31 ottobre si può i calcolare pertanto rhetle truppe tedesche hanno occupato un ferìritorio di 1 milione 000 mila Kmq circa un terzo di questo territorio ù stalo tolto al nemico quando già si era iniziata la stagione autunnale, durante la quale, secondo le previsioni degli «esperti» britannici, l'avanzala tedesca sarebbe stata inesorabilmente fermala dalla pioggia, dal fango e dai primi freddi. ' Ntclle c<fre sopracitatc è consa ?ra'1» ',a'"". che >l nemico Umpltcìtamente riconosce attraMers9 le indicazioni topografiche le fornite nei guerra. suol bollettini dì \ |va nuovamente la preminente im- L'esodo da Sebastopoli Dall'odierno comunicato si rile portanza che assume nel piano operativo tedesco per la conquista della Crimea l'occupazione integrale delle montagne di Jaila e .della fascia litoranea che si sten- i . ... . . \°e a sud dl <*uesta catena. L'eliminazione di qualsiasi mi- eleo nemico in questa zona è in fatti la premessa per sterilizzare \i tentatili con cui i sovietici si .sforzano di trasferire verso le coiste del Caucaso una parte delle lloro forze ammassate a Scbasto poli. \ Nei piani di azione a cui, sccon \do i consigli briiaitnicì, i s< ci dovrebbero attene oncf'!-"rsi per parureal contraccolpo che lo sfondumcn-ito del fronte di Crimea minaccia di avere sul fronte del Caucaso, una parie importante avrebbe do-ìvuto essere svolta per l'appuntodai gruppi asserragliati nella zo-va di Jaila sia per cercare di al-\leggerire la pressione contro Se- bastopoli e dare così tempo alle -truppe sovietiche colà concentrate\di portare alla meno pcgi/io utcrmine le operazioni di imbarco,sia per proteggere con l'astone delle batterie antiaeree dislocate \lungo il litorale meridionale della[penisola la navigazione dei tras-\porti avviati vaio i norti delle co-iste del Caucaso. Annidati in eccellenti posizionisui costoni e sulle creste rocciosedelle montagne di Jaila, j bolsce-vichi hanno effettivamente fattotutti gli sforzi per assolvere la loro missione. Anche dopo che i tedeschi sono riusciti, come si è annunciato ie-ri, a superare in un punto la lìnea montuosa, le posizioni sovietiche rimanevano estremamente forti non essendovi qtiesta catena che pochi passaggi obbligati. \ fanti tedeschi sono però riu- «Citi a superare le difficoltà opi j , * j. dal terre"°' ™n"n" strade, assenza di ripari naturai de móntaane di Jaila sono coDer U« .«u,r.i^ri=. ,,„, .,,,„,»,,;„'„. iì |te soltanto da una vegetazione dì] e o e ì o a e - e i e arbusti) e hanno sfondato la linea nemica su larghissimo fronte. Perdite sanguinose sono state inflitte al nemico, che è stato ricacciato verso nord-ovest, cioè in una direziones:he significa immancabilmente l'accerchiamento e la cattura. Nello stesso tempo le forze tedesche hanno rotto le difese stabilite dai sovietici sui contrafforti che dalla catena delle montagne di Jaila si protendono a occidènte verso Sebastopoli: in tal modo la pressione contro la piazzaforte soiieticu si va sviluppando concentricamente anche dal lato su cui i russi disponevano delle migliori posizioni naturali. Strage di trasporti L'aviazione prosegue i suoi utlacclii conlio i porti che sono teatro di disperali tentativi di imbarco dei sovietici, sia contro le coste nord orientali del Mar Nero, Novorosslsk in particolare: la efficacia di questa azione repressiva è lumeggiala dal fatto che dall'inizio degli attacchi contro i porti della Clinica il numero dei tiasporti sovietici affondati arriva a 31), mentre altri 30 sono stati gravemente danneggiati. Negli ambienti competenti tedeschi si crede pertanto di poter escludere che i sovietici siano ancora in grado di dare applicazione pratica alle ingiunzioni dei loro compari britannici con dei trasferimenti, sìa pure parziali, delle loro truppe di Crimea alla volta del Caucaso. Se la flotta mercantile russa del Mar Nero — che già nei bombardamenti dì Nicolajev, di Ociakov e di Odessa ha perduto, come si ricorderà, un tonnellaggio considerevole — si può considerare praticamente eliminala, non è certo di mollo più bi alante la situazione in cui si trova attualmente la marina da guerra sovietica. I dati tedeschi ci precisano infatti che in settembre quindici uni- -ità della flotta da 9uerra bolscevi"ca sono state distrutte e sedici el"" " — - l\9ravemente danneggiate, mentre a {negli attacchi di questi ultimi die-1,,ci giorni sono state colpite in pie-jno quattro grosse unità nonché un oì piccolo incrociatore -\ . .' . . \ In queste condizioni si comprai\de comc ' biilannici unii abbiano e [trovato oggi altro consiglio da mie'. Va1 "ì'c "' lor0 alleati se non qnel'l°. di distruggere essi stessi ciò ,,0'10 rimane della .ora flotta... Quee . ,.*, detto, commentando con Patetiche espressioni il « gruimc idramma navale del Mar Arra ». il is'.!/'""'„?',"~c' ' ■ aPe"*!a |MIC",rt informazioni: « «ionio ccr » c,'f 1 «ostri amici russi non ìm('''chcn"'n? neppuie stavolta di \Vol9ffJa loro cosi profìcua tal \Hca dell'annientamento, vmpedcji *do v,oe chc le "mta flotta da guarà del Mai Nero cadano in mano del nemico ie continuativo anche al lontano scttorc del medio Volga: il cm'-ìfterio ultraprudenziale che avevi1 '■ ispirato i sovietici nello sceglierci c-onic sede del governo la loca- lità di Kuibisciev. situata aH'e-Lstiemo Est dell'arco del Volga, "l'l>">e oggi più che giustificato, r- -j t ii ] Guido ToneMa |

Persone citate: Hitler, Kalinin, Orci, Stalin