I raggi ultravioletti nei cibi aumentano iI potere nutritivo

I raggi ultravioletti nei cibi aumentano iI potere nutritivo I raggi ultravioletti nei cibi aumentano iI potere nutritivo Madison, 4 novembre. Il prof. Henry Steenbock dell'Università del Wisconsin ha tro¬ vato ed applicato un processo peri cui si viene a trasmettere i raggi ! ultravioletti, i quali sono principio del vigor di vita, nei cibi e in quantità uguale a quella che sii trova nell'olio di fegato di mer-i luzzo. Lo scienziato dopo anni di1 studio è riuscito a cogliere la vita-1mina D ed immetterla in cibi ordinari, come grano, orzo, granoturco, spinaci, latte, uova, patate, riso, insomma in ogni commestibile, eccettuato lo zucchero. La vitamina D ha la proprietà speciale di mettere l'organismo umano o quello di qualunque altro animale, in condizione di assorbire e ritenere la quantità di calcio neces saria per eliminare il rachitismo Ie ogni forma di debolezza ossea]ereditaria. Detta proprietà fino ajpoco tempo fa, era stata attribuì- ita alla vitamina A ma ora il prof. ISteenbock è riuscito a cogliere questa vitamina Dea trasmet-'terla nei cibi per aumentare il po-tere di nutrizione e di ricostituzio- ne organica. La trasmissione vie-Ine effettuata a mezzo di lampade dai raggi ultravioletti. Egli ha perfezionato i suoi esperimenti fi- no al punte.da rendere la sostan-za essenzialmente antirachitica. L'olio di merluzzo è una sostanza antirachitica appunto perchè iraggi ultravioletti del sole pene-trano nell'acqua marina ed irra- diano i pesci. Ora questi raggi vio-letti contenuti nella luce solarepassano più efficacemente a mez- zo di lampade speciali, a renderei cibi del massimo valore nutriti- vo, specie il latte, che manca to- talmente della vitamina D ». Secondo il prof. Steenbock l'uso dei cibi irradiati avrà una grande portata nella salute delle genera- zioni future. Molte forme di ra-chitismo e di scrofola scompariranno e i bimbi potranno guarire di queste affezioni ereditarie. Alcune forme di tubercolosi si curano pure con i raggi ultravioletti.

Persone citate: Henry Steenbock