I caratteri e gli sviluppi dell' economia italiana di Giorgio Sansa

I caratteri e gli sviluppi dell' economia italiana Cose viste da un tedesco I caratteri e gli sviluppi dell' economia italiana Berlino, 4 novembre. 1 rr; Molti tedeschi — scrive Josef mWinschuh — vanno in Italia. Ma squando oltrepassano il Brennero flsi curano poco di solito della eco- r'nomia italiana. Finora noi tede-Irschi siamo andati in Italia per lcj !vacanze- Pcr U s0,e e Per l'arte, d1— ;l . 1 _ì—,1 !. I P°r Rinascimf nt° e i cimeli clas- r[alci. e se prendevamo con noi do; d[libri non era mai un volume rli \ fetenza economica. Confessiamo Ilo: sappiamo ancora troppo poco den'economia italiana; in ógni ca so ne sappiamo molto meno che ideila economia inglese o ameri-1 colE^^JPJ^iPf ?f,?A?E?nxC*?f-J??,lcpunto di vista dell'Asse è un pec-jccato. Ci manca anzitutto la cono-i,scenza dejla economia italiana^nota solo per merito degli alber ghi, delle ferrovie e più ancora delle vetture Fiat ». Primato latino Con queste parole si apre un piccolo ma interessante libro (£>er Partner, Berlino 1941) in cui Josef Winschuh, esperto economico del Ministero della propagan- sAanmdlnomico italiano. Si tratta delleI 1 impressioni di un competente. Io-suoi .giudizi, di cui <larcmo qual-| che esempio, sono improntati a | meine Zeitung raccoglie le ìm pressioni di un viaggio in Italia, fatto per invito dell'I.R.I. e durante il quale ebbe modo di visitare i più importanti centri industriali, commerciali e agricoli del nostro |Prcsente. La sua capacità ci è;s Ida del Reich e collaboratore fi ;nanziario della Deutsche Allye] elpaese e incontra^'sicon "gii'uomia 1 ni rappresentativi del mondo eco tcdpmtsd a i a ù a a a quella visione particolare del l'ideale economico, sociale, che ha fatto di Winschuh uno dei più suggestivi, dei più ispirati e allo stesso tempo dei più realistici scrittori di cose economiche che possegga oggi il giornalismo na-|zista. La comitiva di economisti del-; la stampa tedesca della quale Winschuh faceva parte, ha visto molte cose: gli impianti idroelet- trici dell'Alto Adige, le fabbriche'di alluminio, la Scuola professio-1 .naie dell'Ansaldo, le Acciaierie di , Corni&1iano ja Fiati ia Microte-j e'cnica, Torino, Milano, Genova Ci INapoli, l'Azienda di Maccarese ej le Bonifiche di Littoria, il porto di!ù Trieste, ecc.; e ha avuto incontri 1 l'e discussioni con industriali, ban- - chleri, uomini politici e professo-1 ' ri universitari. L'autore si è for-1 o!presente e nel suo divenire e lalcomunica, in questo libretto di o]cenj0 pagine, con molta chiarez- a za, non lesinando gli elogi, ma - nemmeno sottacendo le critiche; 1 o' Per fungere alla conclusione che, oiaebbene un confronto in terminiIa i assoluti sia impossibile fra il po-l -itenziale economico dell'Italia e quello della Germania per ragioni ovvie, l'Italia si è assicurata economicamente il primato fra le nazioni latine, e, senza dubbio, utilizzerà le occasioni che le saranno offerte dalla vittoria e dalla pace per non lasciarsi carpire tale vantaggio, il quale addita fin da ora la sua posizione nel futuro ordinamento dell'Europa. Un tedesco può trovare questo o quello da ridire, egli osserva, sui metodi, sul- ri universitari. L'autore si è for- -mat0 un-idea complessiva della vita economica italiana nel suoi, i a i ¬ ie tendenze, sulla mentalità in generale con cui viene diretta l'economia italiana, ma non può negare che questa economia ha delle caratteristiche unitarie, basate ri sulla storia e sulla psicologia del i ! popolo, e che in essa è racchiuso o un dinamismo cosi forte da inn durre alla sicura previsione che, ii dopo l'attuale guerra, in cui l'im-i pulso impresso dalle sanzioni dii1 venta ancor più sensibile e visi-1 bile, Tee jnomia fascista si affere, e o , mera in modo potente. Creazione delle materie prime Per far capire ai lettori tedeschi le differenze fondamentali fra il nostro Paese e il Reich, Winschuh rileva la povertà dell'Italia in fatto di materie prime. I fattori classici della produzione sono o I tre: Natura, Capitale e Lavoro, a]All'Italia mancavano i primi due. aj Tutta la sua ricchezza era il la- i voro. Questo lavoro dovette essef. I re messo sotto pressione per creae re il capitale, e adesso ( dopo l'e-'sperienza delle sanzioni con le -| quali gli inglesi chiusero le fonti - di materie prime, onde paralizza-e-Ire l'Italia a scopo politico) il po-e ; polo italiano crea in casa propria, a sino al limite del possibile, le stes-fi- se materie prime. Negli ultimi an--lni, sottolinea lo scrittore, le ener-a. !gie del Fascismo sono state fatte a ; convergere nella produzione sinte- itica delle fibre tessili, del carbu- -jrante e nella sostituzione del cai- a- bon fossile col carbon bianco. Si o-ìpuò anzi affermare a questo ri- 1 e!guardo, egli scrive, che il Fasci z- amo si identifica con la elettrifie, cazione. i- Winschuh ha scoperto un aspeto- to della industrializzazione del no | stro Paese che, forse, a molti itaso .liani è sfuggito per mancanza di de confronti. Anche in questo campo a- gli italiani sono artisti. Lo si vea-|de nell'architettura industriale, ire lai. ome quel-la idroelettrica di Bressanone (che è la più grande centrale sotterra- nea del mondo) certi stabilimenti, come quello della Fiat, a Mirafio- 1 ri, certi espedienti costruttivi, co-1 me quello di Cornigliano — dovei si è prosa la collina dietro alle, fabbriche e la si è gettata in ma- re davanti alle fabbriche, ottenen- cIrlo così 360.000 mq. di nuovo ter- njrcno piano — lo hanno riempito di ammirazione. Egli lascia capi-;L!... =_ ...... -w? «S-Ji re in tutto ciò che desiclererebbc > di vedere più arte nelle fabbriche dIl patrimonio-lavoro \ di Germania, 1 comincia quando esamina al mi lcroscoPi.0. 1 concetti fondamentali D,sLa sua blanda disapprovazione pcjche guidano l'economia italiana inel siio complesso; perchè vi BCOr-m^ troppi ìesidui di individuali-1di^'-'servatore tedesco, uomini come] Agnelli, Donegani, Pirelli intorno ai quali, egli dice, si sta radunando a poco a poco uno stato maggiore di direttori, di tecnici e di scienziati che una volta all'Italia mancava e che sarà senza dubbio la sua forza di domani. Il patrimonio-lavoro oggi sempre fattore principale della forza economica italiana è giudicato I dallo scrittore come di primisslmo ordine. Ma è suscettibile di ul| teiioie miglioramento e sviluppo, | secondo lui. Psicologicamente il ;smo, troppo criterio aziendale,|gtroppa deferenza pcr i problemiISclassici del prezzo dei mercati,! Vdel rendimento immediato. Quel- cle aziende italiane che hann? su- spcrato tale stadio di sviluppo sa- srebbero ancora poche di nume-ro, sarebbero modelli da imitare, ma non ancora diffusamente imi-Ìtati. Rispetto profondo hanno su- scitato tuttavia nell'animo dell'os-l lavoro italiano è preparato agli alti compiti che Mussolini gli ha indicato, tecnicamente ci sarebbe ancora da fare. Secondo Winschuh noi abbiamo bisogno di una più radicale permeazione di tecnici |smo; ma'ci siamo già messi su questa via, perchè Mussolini ed il ; Fascismo hanno identificato con esattezza il problema della rina scita italiana. «Il merito sociale economico 'più grande di Mussolini, egli acri1 ve, è di avere risvegliato tante energie italiane che erano assopij te. Mussolini richiede dagli italiaini lavoro e lotta, come stile di vijta; e il lavoro non è il meno im- !portante dei due. E' lecito formu¬ 1 lare il principio che un popolo me ridionale può conquistare e con-1 servare la posizione di grande po- -1 tenza solo elevando il patrimonio oro secondo organizzativi ale industriali moderni. Prima ani cora dell aspirazione imperiale va - messa oggi una etica rivoluzionaa ria del lavoro. Con Mussolini è co 1 minciato in Italia il periodo di at, tivismo economico Mussolini ha iIaffermato il principio dell'econo-l e i o e a o - - tenza solo elevando il a prezioso del suo lave oiprincipii scientifici, o e mia militante. Egli ha subordina' to l'economia alla politica. Il pensiero autarchico è nato in Italia. La critica estera lo ha deriso come un'illusione italiana; ma l'Ita Ha, con l'autarchia, ha vinto le sanzioni e nella presente guerra sta facendo un altro salto innanzi ». A dire la verità, non si comprende perchè il principio che la elevazione del lavoro sia indispen sabile premessa della posizione di grande potenza, sia qui affermato l o , e solo nei riguardi dei popoli me ridionali; nè si comprende perche l'etica rivoluzionaria del lavoro non possa essere, come infatti è stata in Italia, un avvenimento concomitante delle iniziative im periali. Ma, nel suo insieme il libro del Winschuh merita di esse re letto egualmente, da italiani e tedeschi; dagli italiani, giacchè in quelle pagine si trovano alcune os servazioni delle quali potrebbe essere utile tener conto; e dai tedeschi perchè come l'autore stesso rileva all'inizio dell'opera, la conoscenza dell'economia italiana in Germania è ancora troppo scarsa. Giorgio Sansa i l

Persone citate: Agnelli, Donegani, Josef Winschuh, Mussolini, Partner