I confini tra Croazia e Montenegro fissati nel trattato firmato a Zagabria

I confini tra Croazia e Montenegro fissati nel trattato firmato a Zagabria I confini tra Croazia e Montenegro fissati nel trattato firmato a Zagabria La conclusione d'una importante fase delle relazioni italo - croate Zagabria, 27 ottobre. IAlle ore 12, alla presenza del!Pogjavnik, ha avuto luogo al Pa- Ki.>t„ j„iV-~...— !_ JP lazzo del Governo la firma del trattato italo-croato per la determinazione dei confini tra il regno idi Croazia ed il Montenegro. Dalparte italiana hanno firmato l'Ecc. !'Luca Pietromarchi, in rappresentanza del mi.iistro degli esteri conte Galeazzo Ciano, ed il ministro d'Italia a Zagabria Caserta- no. Da parte croata, il ministro idegli affari esteri dott. Mladen Lorkovic ed il ministro di Croa¬ zia a Roma Peric. Un picchetto ^itn ,.,,.m.^:„ „ ... j„i -i-,__,„- 'dola guardia armala del* Poglav-1nik rendeva gli onori ai rappre-lsentanti d'Italia, mentre la bandaisuonava fascista. l'inno ' italiano e l'inno Ecco il testo del trattato: TI Governo italiano ed il Got;cr-| no croato, desiderando determi nare in comune accordo, nello spirito delle relazioni di amicizia e di collaborazione esistenti tra di loro, i confini del regno di Cmagia verso il Montenegro, la cui ri costituzione, in seguito alla disso-;luzione dello Stato jugoslavo ri-jsponde ai voti del popolo monte- negrino, hanno convenuto quantojsegue: Art. 1. — Il confine del regno ci Croazia verso il Montenegro, ■partendo dalla zona di Bobricrvò(lìmite settentrionale della lineadi confine già stabilita ncll'accor-do di Roma del 1S maggio XIX, segue di massima, l'antico confine del 1911, tra Vé^-imperoìaustro-ungarico e rispettivamente il Montenevro e la Serbia, fino a raggiungere il monte Kliunack-Glava (quota 10F2) che è il pun-\to triconfinale tra il Montenegro, la Croazia e la Serbia. Art. 2. — Una coni missione italo-croata procederà al più presto a determinare sui luoghi il confine indicato dall'art. 1. La definitiva determinazione del confine farà fatta con spirito di equità, tenendo conto delle situazioni geografiche, delle necessità di ordine economico e delle vie di comunicazione. Le rettifiche di cui al precedente comma consisteranno nella eliminazione di troppe curve, rientranti e salienti, senza pregiudizio dei centri più abitati, restando inteso che il tronco ferroviario Villca-Trebinje rimarrà compreso in territorio croato. Art. 3. — Il presente trattato ';'1*''" ln vjPor,e c?" ]a J*" firma. K,"iede d! che * plenipotenziari debitamente autorizzati, hanno firmato il presente trattato, fatto in duplice esemplare in lingua ,, !'a"n"?*rd ln croata. In c,aso §' divergenze tra » due testi, fa fede il testo tn lingua italiana. Fatto a Zagabria il 27 ottobre 19Ì1-XIX. Dopo i patti solennemente fir- mati ? Roma tra il Duce e il Po za' Planzia e collaborazione, do no 1 offerta della Corona di V.vrt glavnik per i confini adriatici, dopo la firma del trattato di allean¬ P? Voff€rta della Corona di Zvonlmlro a Casa Savoia e la desi|n,azlone'T£a Parte deJla,Maestà del Re Imperatore, dell'Altezza Reale il Duca di Spoleto ad ascendere al trono di Croazia, è definito anche il confine tra la Slo- ven.ia italiana e la Croazia con la notifica al Regno di Croazia della costituzione della provincia di Lubiana, annessa al Regno d'Italia, il documento firmato oggi viene a concludere una fase -dei rapporti italo-croati caratterizzata, soprattutto, dalla determinazione delle comuni frontiere. La Croaàia sente oggi di poter meglio affrontare i suoi problemi economici e sociali, poiché ha definito tut^ le sl1,e fl-or,tiere a cominciaEs„da quel!e con 11 ??»n° d'Italia. 0)1 acco,";dl. economici già conclusl e <5"el" COrso,dl lr.a"az,10"e' permetteranno ai due Stati di inSffiffiS COn Una Sag£'a 6 S!.-etta J^^it^SSiS sh accordl **■ ™™*!1*^ EM^S? ^&3& £JS"S deI fi R'Vnferà nell'interesse comune dei due Pa<!S1' a Pro" muovere iniziative ed intese tali da, permettere alle popolazioni aei rispettivi territori di raggiungere un maggior benessere, non soltanto per il libero scambio dei prodotti, ma anche attuando un programma di potenziamento industriale con lo sfruttamento delle ricchezze idriche e del sottosuolo nella fascia costiera, e con la costruzione di opere pubbliche, strade, acquedotti e di opere di bonifica. I lavori della commissione economica permanente itaio-croata, tendono appunto allo sviluppo di questo programma al quale concorreranno, in misura notevole, i grandi organismi finanziari ed industriali italiani. (Stefani).

Persone citate: Duce, Galeazzo Ciano, Luca Pietromarchi, Mladen Lorkovic, Savoia