Storica realtà di una storiella

Storica realtà di una storiella QUEL CHE SI DICE NEI SALOTTI TURCHI Storica realtà di una storiella Alla conferenza di Mosca - raccontano - si è visto che per vincere l'Asse occorrevano tre cose: armi, tempo e uomini - L'America si è impegnata per le armi, l'Inghilterra si è impegnata per il tempo e per gli uomini è stato lasciato l'onore alla Russia... (Dal xostro inviato) SOFIA, ottobre. Il Caucaso, la guerra sul Cau caso, il fronte del Caucaso son di ventati gli argomenti d'attualità in Turchia, dove nessuno più du- bita che la marcia delle Armatedell'Asse lungo il litorale del Mar Nero possa essere arrestata. Siapprende che negli stessi ambien- ti inglesi di Istambul si ani-no oltre il Don e Rostov, nella Caucasia settentrionale, cioè nella Ciscaucasia, dove già ci si prepara a distruggere •;; totalitariamente > i bacini petroliferi di mette che i Tedeschi arriveran-a.. •ni = ™ .«S^SLSJ*?^.«»n^: furono-»™ ?a iin« fl«i rSSEK?m.é!tP, nat.fni i ml»^T 3™ yÌ7aì mZ2rm rinh?,.w™ ?* !lrSSqrt»ise sbarra la strada dal Mar Neio,u° m„,?.iM»r v..;„inveì- tiro Zta7.~tLìl~ oiiV ",7«/.Y ^Vio. „(w„in„".w^f^S.1^^^ «SSm°wS^°lei?h\ S infoio ,„l„S 1 fnrH~y^Linnf » Ai MtSLL Sr^i"fe^rineMneh»infnfJnrtShl^ nelCaucaso e soDrattatto luneo lacosta della Caucasia meridionalesul Mar Nero (dalla parte cioè diBatum) e sul Mar Caspio l dallaparte di Bacù). Infatti si ripeteche Wavell non tanto ha ino-Hv-n ,,, tomeve \,n atiaeen .ièlletivo di temere un attacco dellefor"e di terra dell'Asse attraversole montagne del Caucaso, quanto|un attacco di forze aeronavali del.l'Asse alle spalle della catena cau-casica. E- un fatto che, a quantoci è dato di sapere Wavell si pre-occiin'a d'inviare motte batteriecontraeree'nell nord XllTrau nel-la Georgia e nell'Azerbaigian so-Wavell ha dichiarato ai giornali-sti che i tedeschi non possono at-taccare il Caucaso, a meno che laflotta italiana non attraversi gliStretti». Wavell ha concluso al-fermando che ciò è impossibile inquanto i turchi lo impediranno, edha concluso naturalmente in tonoallarmistico per gettare allarmefra i Turchi. A parto ciò. noi ita-liaui dobbiamo rallegrarci che U generale inglese più di moda oggi | nel mondo anglosassone abbia [ apertamente riconosciuto l'impor- [ tanza e il valore decisivi della. fiotta italiana, Trattando del fronte del Caucaso, un noto giornalista turco ha: scritto nel « Son Telgraf > testual-' mente: «Pur ammettendo che la. Germania possa trovare in territorio russo tutto ciò che ' .. e ne. cessano di materie prime e di ge- neri d'alimentazione, rs'-d'.i sem- pre bisogno tuttavia di petrolio, non solo, ma essa cerca l'occasio- ne di trovarsi a tu a tu con l'In- g'i'lterra per terminare la parti- te- Le regioni dove inglesi e tede- **1 Possono incontrarsi sono le Isole Britanniche in Europa. IT- rsn' ''Irak. leIndie e l'Egittotuo- d'Europa. Già dall'inizio della „„,„.„„ -fi ^oan ran, l'Irak, le Indie e l'Egitto fuo- ri "'Europa. Già dall'inizio della guerra, gli inglesi avevano preso misure Per partecipare alla difesa, deLCAuca^f Pertanto non c'è dub-lbio che nella regione caucasica entreranno in aziSne contro i Te- desCn« »«> «na portata assai più vaata di Quella di cui «anno dato in Francia e m Grecia. La Presenza del gen. Wavell a Tebe- 1 s.uol contati, colq coman- daanie„sovletlcP d.? C't tcaans° d?,™? - conferma dell importanza deci- Slva che l'Inghilterra attribuisce 0'v<1 u"e 1 ins»'"-«=«'<» onnuuiotc a"a difesa del Caucaso». Di articoli di questo tono è pie- J» la stampa turca, ed è evidente a ragione che spinge 1 turchi ad interessarsi del Caucaso più che di qualunque altro settore bellico, Quella frontiera turca rimane sempre d'estrema sensibilità, an. [ che perchè al di là vivono altri ml: tati della conferenza anglo-russo- americana di Mosca, aperta in tutta fretta e con maggior fretta chiusa. A commento della confe- ronza nei salotti turchi si rac- conta una divertente, aloriefla. che non è storiella ma storica realtà. Eccola: alla conferenza di Mosca, Russia Inghilterra e Ame- rica si sono accordate che per vin- cere la guerra occorrono tre cose, uomini armi e tempo. Le armi, ha detto l'America, le metto io. Iltempo, ha aggiunto prontamente l'Inghilterra, lo metto io. E gli uomini? Gli uomini, li dà la Rus-sia. Effettivamente è cosi. L'In- ghilterra continua col suo siste- fu a di far la guerra facendo com- battere gli altri. Fa combattere .ente di tutto il mondo, compresa quella del suo Impero. Ha fatto ?^w»»— ^..^wi francesi. Ha fatto ..attere in. neozelandesi sud-.gente di tutto il mondo, compresa quella del suo Impero. Ha fatto combattere polacchi, francesi, olandesi, belgi e negri. Ha fatto combattere I fa combattere in- diani australiani neozelandesi sud- africani canadesi e persino ebrei. Fa combattere ora soprattutto i russi, e mostra l'intenzione di combattere sino alPultimo russo, ^0n solo, sta organizzando anche | persiani, come da Teheran giun- f pcl' farh comba"cre e tarli morire come « alleati », al proprio servizio. Nè smette di tra- proprio servizio. Né smette di tra- mare intrighi e tessere manovre per trascinare alla guerra, sem- pre al suo servizio, anche 1 tur- chi. Pero 1 turchi hanno dimostra- to finora --contro le apparenze talvolta — di volere fare i turchi al cento per cento, non * i britan- nici ». L'Inghilterra continua a far la che, in Africa e in Asia, faccianola guerra contro 1 Europa ci sono si, ma in misura assai limitata, uno su dieci dell'esercito imperia- le. Sug 11 ottocentomila uomini del- le Armate britanniche del vicino e medio Oriente, i soldati veri in. glesi d'Inghilterra non arrivano a centomila6 Gli altri sono truppeimperiali - 0 -alleate.-. -Jastaa andare ad Alessandria d'Egitt: Caifa, a Basra per convincersene. A fianco dei puri inglesi comin ciano ora ad arrivare gli ameri cani, veri soldati anche se in veste civile, meccanici specialisti, motoristi e montatori d'aeroplani, j di carri armati, di cannoni. L'ae- roporto di Abu-Sueir presso Ismai- lia, e quello di Abukir presso! LMessamlria ne sono pieni. Allaìsera questi americani militarizzati vengono in città a bere e a spen- dere a piene mani. Del resto, di tale s.-. se di fare la guerra per mezzc^^leii. » ° . r . : Alessandria ne sono pieni. AlIa|sera questi americani militarizzati vengono in città a bere e a spen- dere a piene mani. i Del resto, di tale sistema ingle-1 se di fare la guerra per mezzo deii soldati degli altri ne sa qualcosa i la Turchia di Ataturk. Vent'anni fa gli inglesi volevano combatte- re l'allora sbocciante nazionali-I smo di Kemal pascià mettendogli, contro 1 soldati francesi della Ci-, «eia e 1 soldati italiani della zona I di Adalia. Ison riuscendo nel suo intento per mezzo dei francesi e intento per mezzo dei francesi e I degli italiani, l'Inghilterra spinse i greci alla guerra contro la nuo-1 va Turchia, e h spinse a disastro.. Più tardi, al tempo del conflitto per Mossui, 1 Inghilterra cerco nuovamente di servirsi dell Italia I per allarmare spaventare sviare e piegare i turchi. E quando, aUo-l ra, Mus-iolini visitò la Libia ac nube neia e passata tra Italia e L lurcni«i si npeie sempre nei salotti turem scnipie neii ir,- Ghilterra era aa ricercarsi la S» causa, scmpie in queii ingnuterra che pcr dominare ^ .ngrassare a ois igno m mettere ls. di- 8C°™Ja,J*^e",ttSì,XaZ'\ In t erita nei oalotti turchi si eh- 00"0 cose sensate. _ j Antonio Lovato ' [mediterraneo, frfro^e i! IidIbI v

Persone citate: Antonio Lovato, Turchi