Inghilterra contro U.S.A. nel commercio sud-americano

Inghilterra contro U.S.A. nel commercio sud-americano Inghilterra contro U.S.A. nel commercio sud-americano Parigi, 15 ottobre. fC. Pu.) La perfidia degli inglesi è un fatto noto e documentato da tempo. Da quando il re-, gno unito si è costituito ed ha cominciato ad avere interessi politici, commerciali, finanziari nel mondo intero, i suoi abitanti non hanno mai indietreggiato di fronte a nessuna porcheria per difenderli e imporla di preferenza ad altri. Credevamo, tuttavia, che la [prudenza e l'interesse avessero indotto nel momento attuale i figli di Albione a desistere da tali I metodi per lo meno nei riguardi dei cugini americani dei quali essi : hanno tanto bisogno. Ci sbagliavamo. Al par dei lupi, i sudditi di ire Tartaglia perdono il pelo ma non il vizio, come ci informa ora con una serie di notizie pazientemente raccolte l'agenza parigina \Nouve.lles Conlinentales. Per dire in poche parole, e subito, di che [si tratta gli inglesi fanno da mesi, e continuano a fare tuttora, una concorrenza spietata, subdola, accanita al commercio degli 1 Stati Uniti nell'America del Sud. : che Roosevelt e 1 suoi accoliti \^^^^^^e^^"^^^^j^^n^e i^ feu(i0 econòmico del loro paese. g questo è ancora ben poco. Quanto conferisce a tale episodio un sapore particolare, che è an- che sapore di commedia, sta nel fatto che gli inglesi sbarrano la strada agli anglo-sassoni del Nord America cercando di venderò sot to costo ai commercianti del sud le merci o le materie prime che 'l.primi vendono o cedono loro in virtù della legge affitti e prc- stiti ». Recentemente, ad esempio. un'ordinazione di dieci mila dol- ,lari concernente la costruzione di la Gran Bretagna ha venduto al Venezuela Unà certa quantità di rato negli Stati Tiniche raro nel suolo „ altra parte, pure di questi tempi, la nota società bri tannica Vickers ■■ ha portato via siila mi»r' Venezuela una f^Z.^o^r ti appunto pere ingì&e. D'altra all'americana General Electric» E non crediate che si casi isolati. Il giornale ai ,specializzato Export Ti una ijnea ferroviaria elettrica al Brasile ' tratti di americano . specianzzaio axavet Tradc and. \8lnpper ha pubblicato ultimameli, ^ ^^"fXnS: ^m^;c^andoì^con^a1[produ- ZioV di documenti che costitui scono prove irrefutabili della mailafede inglese. Ne esso è stato il ,solo a insorgere contro tali modi dì agire. Anche note personalità comtV.e„rcI° i« loro ^"c'e'hanno fatto sentire la loro voce, Nuova York, il tra di esse in primo luogo va 1 annoverata quella del signor E. Kemper, che è stato, crediamo, \ex presidente della Camera di commercio di quale, ri ritorno da un suo Mag : g'o nell'America Latina, ha fatto fila stampa le seguenti dichiara\^i^. i ,. q\\ inglesi adoperano nell'A ' merica del Sud metodi commer jciali che mi hanno procurato ìm- 1 pressioni più che penose. I loro traffici, in questa parte del mon- do, accusano un notevole regres- \~«* Ke?°e ««a g^unoi^ ao-u ultimi rapporti che restano ' loro. Tutti i mezzi sono da essi utilizzati per rendere il 1 commercio impossibile tra Stati Uniti e il continente del sud. .. , .. ^|_J^rS^SSMS^^Uhà ["optato che mentre stava per fir'mare un contratto di tre anni per ja vendita di ingenti quantità di i merci, un rappresentante inglese si mise subito di traverso promet tendo la consegna in due anni. Egli era stato informato delle ot j^rte X^Vinidad censura ln" ì" *Qra ci credereste? L'inglese offriva merci vendute all'Inghilterra dall'America, merci pagate | in fondo col nostro stesso denaro, . a prezzi inferiori di molto a quelli che può fare il commercio ameri- " nici apurofittano largamente della legge • prestiti e affitti » per : vendere i nostri prodotti al di sotto del loro valore ». Queste parole, e le precisazioni j in esse contenute, hanno prodotto profonda impressione sul pubblico e nel mondo degli affari; 'anzi l'indignazione è stata tale che l'ambasciatore inglese si è trovato nella necessità di dovere intervenire presso il governo per cercare di tranquillizzare gli interessati fornendo smentite che non hanno convinto nessuno. La situazione, ora, è sempre la stesisa; e arnmenocchè gli inglesi non ! rinunzino a servirsi dei loro meItodi sleali — « unfair » come li hanno battezzati i giornali d'olit reoceano che hanno rivelato lo scandalo — essa minaccia di produrre attriti serii che le imbarazzate spiegazioni della stampa controllata dagli ebrei non varranno Idi certo a smorzare. In attesa degli sviluppi probabili di essa, intanto, due cose sono da notare; in primo luogo che gli I inglesi rimangono sempre gli inglesi: e poi che il tandem Roosevelt-Churchill nasconde disaccordi e contrasti sui quali l'avvenire riserba certo delle sorprese.

Persone citate: Roosevelt, Roosevelt-churchill, Vickers