Il comunicato italiano
Il comunicato italiano Il comunicato italiano TI Quartiere Generale delle Forze Annate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente comunicato n. 500: Nella giornata di ieri il nemico ha effettuato nuovi attacchi, tutti respinti, contro un tratto delle nostre posizioni sul fronte di Tobruk. Sono stati oatturati alcuni prigionieri; mezzi meccanizzati nemici sono rimasti distrutti. La città di Bengasi ha subito due successive incursioni aeree con lancio di bombe dirompenti ed incendiarie che hanno danneggiato specialmente il quartiere arabo; si lamentano 23 morti e alcuni feriti, In maggior parte tra la popolazione libica. Ulteriori notizie sull'azione di Amba Ghiorghis (scacchiere di Gondar) citata nel Bollettino del 9 ottobre, confermano le gravi perdite subite dal nemico; oltre 2S0 uccisi sono rimasti sul terreno. Aerei inglesi hanno attaccato senza effetto le nostre posizioni nel caposaldo di Ualag. Questa notte unità da bombardamento della Regia Aeronautica hanno effettuato un'azione contro la base navale di La Valletta (Malta); gli obiettivi sono etati efficacemente colpiti. Tutti i velivoli sono rientrati. Un Inviato dell'Agenzia Stefani ha parlato con un equipaggio degli aerosiluranti che attaccarono feri l'altro la flotta inglese nel Mediterraneo orientale. Essi hanno detto che la formazione nemica era composta da due grandi navi da battaglia e alcuni incrociatori da diecimila tonnellate protetti da varii cacciatorpediniere. In testa erano due incrociatori. Seguivano due navi da battaglia e chiudevano la formazione gli alti incrociatori e varii caccia disposti a semicerchio. Quando gli « Sparvieri » erano a 600 metri dalle unità nemiche, i cacciatorpediniere aprirono un violento fuoco antiaereo. I nostri aerosiluranti allora, sganciarono i siluri al centro e alla coda della formazione. La quinta nave della formazione, una grossa nave da battaglia che per le indicazioni delle Dandicre sembrava essere la nave ammiraglia, veniva colpita al centro, un po' verso prua. Subito dopo una colonna d'acqua si levava e un denso fumo avvolgeva completamente la nave rendendo cosi difficile l'osservazione. Un altro siluro colpiva al centro l'ultimo incrociatore della formazione provocando un'alta colonna d'acqua e il sollevarsi di fumo che avvolgeva completamente la nave, che è stata vista sbandare fortemente. Nonostante l'intenso fuoco della artiglieria antiaerea, un solo apparecchio nostro ebbe un'ala perforata e riuscì, grazie all'abilità del pilota, a mantenersi in volo ed a rientrare alla base lievemente danneggiato e con l'equipaggio incolume. Quest'azione si è svolta ad una considerevole distanza dalle basi di partenza dei nostri .aeroeiluranti, mentre la flotta nemica rimaneva sotto il raggio d'autonomia dei suoi caccia, che però non giunsero in tempo. L'azione si svolse complessivamente in meno di cinque ore e gli equipaggi dei nostri aerosiluranti erano cosi composti; Primo.apparecchio: pilota tenente Graziani, maresciallo pilota Di Gennaro, primo aviere motorista Scaramucci, fotografo primo aviere Di Paolo, armiere primo aviere Mataluna, marconista primo aviere Caeellato; secondo apparecchio: tenente pilota Faggioni, maresciallo pilota Musanl, primo aviere motorista Conto, primo aviere fotografo Ravriani, primo aviere armiere Gianni; terzo apparecchio: tenente pilota Cimicchi, sergente maggiore pilota Scardapane, primo aviere motorista Pavese, fotografo primo aviere scelto Aulitto, armiere primo aviere scelto Galli e aviere scelto Capaldi.
Persone citate: Capaldi, Cimicchi, Di Paolo, Faggioni, Galli, Graziani, Mataluna, Pavese, Scaramucci
Luoghi citati: Bengasi, Gondar, La Valletta, Malta, Tobruk
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