La linea e il piano di Wavell di fronte all'avanzata tedesca in Russia

La linea e il piano di Wavell di fronte all'avanzata tedesca in Russia La linea e il piano di Wavell di fronte all'avanzata tedesca in Russia __ _ . . , , Una parte importante affidata alla Catena del Caucaso e un altra non meno importante alle orde bolsceviche sconfitte, destinate a far da* carne da cannone - Unico pensiero la difesa del Golfo Persico e dei petroli——»—— ■ —————j—■ e che borbottava qualche frase di r „, andati intervistal.e „ generale WaveI1. Funlm0 rice. Nella primavera dell'anno scorso, in Egitto, io e un giornalista americano che veniva dalla Russia vuti, ma il Generale non volle con-cedere interviste. Si limitò a scher-zare col collega americano conqualche parola di russo. Usciti di là, ! saPeva ™^r>to qualche frase di rUSS?' n0n 10 Parlava correntemente. il collega mi disse che WavellWavell parla russo E' evidente che dall'anno scor so ad oggi sir Archibald Wa veli deve aver preso molte lezionidi russo, se è vero, come si rac-conta, che egli fa a meno dell'in-heran e nel Caucaso. ste del MecIio oriente hanno pub. blicato una fotografia in cui si ve de Wavell a colloquio col Coman dante sovietico nell'Iran. Una ter . ,, . ,. . " Pfsona sta li in disparte, « Quello e 1 interprete », sta scritto nella dicitura sotto la fotografia, «ma di esso non ha bisogno jj gen Wavell» Dra Wave,j su cui convergono „„.,,„ ,. ..' , 6 fh,„seuarJl timorosl e speranzosi deU Impero britannico e degli Sta- +, TT«!fl U~ < 1_ „ il-l, ni con gli ufficiali sovietici a Te-Anzi le rivi- ti Uniti, ha certamente possibilitàdi far buona pratica di russo. Egli pratica di russo. Egli ha volato col suo grande « Dou- glas „ aino a Londra, a riferire e _ _. a prendere ordini. (E' andato a Londra dopò aver ispezionato tutte le posizioni imperiali britanniche del vicino e medio Oriente, dal Caspio al Nilo. Due giorni s'era fermato sul Canale di Suez). Da Lond''a è ritornato', volando.' con , una sola taPPa intermedia, sino a Teheran, dove ha iniziato subito ^e conversazioni coi comandanti russi, principalmente con l'occhia luto colonnello Novikof il quale, anchc se non ha il grado di gene- . bale, come ufficiale sembra il più intelligente o almeno il più in gra zia a Stalin fra tutti gli ufficiali del corpo russo d'occupazione deih'iran. Queste forze, a quanto vie- n„ rnnfp.-mntn qì ririnonnr, a nn^hi uomim malamente ^ mediocremente armati che si avrebbe potuto tenere a bada conun minimo di resistenza. Ma un minimo di resistenza, come è noio, purtroppo non c'è stato nell'Iran. I colloqui militari di Wavell aTeheran e a Tiflis e le ispezioni in territorio persiano e caucasico vertono, a quanto abbiamo potuto sapere, sui seguenti argomenti. A Batum 6 sulle montagne dell'Iran 1) Wavell organizza un fronte anglorusso del Caucaso a difesa della Transcaucasia e dei suoi pozzi petroliferi. Gli inglesi arriverebbero al Mar Nero attraverso Batum per impedire che questo mare diventi « un lago tedesco >, come ci si esprime negli ambienti britannici del vicino Oriente. La catena del Caucaso; che si eleva drit-| ta e selvaggia sino ai cinquemila metri, è considerata dal Comando ! inglese invalicabile, specie nei meI si invernali. Ma il Comando ingle! se non teme il forzamento della ca| tena del Caucaso, che taglia netto l'enorme istmo separante il Mar Nero dal Caspio, il Comando inglese teme invece un'azione aereonavale tedesca in Transcaucasia, ; cioè alle spalle del Caucaso, dove i paracadutisti avrebbero larga ! parte, e ciò quando le armate del! l'Asse avanzanti in Ucraina saranI no arrivate nella Caucasia settentrionale arrestandosi davanti allo ì sbarramento di quella catena moti, j tuosa che è lunga come le alpi e di queste è forse ancora più im| pervia. 2) Nel caso che il fronte caucaj sico dovesse cedere, il Comando j inglese ha già previsto l'organiz| zazione di un fronte anglo-russo ! dell'Iran e una ritirata « strategiI ca » russa. Per ritirata « strate- gìca » russa il Comando inglesei intende il salvataggio e il recupe-lro di quanti più soldati sovietici I è possibile da impiegare poi come!carne da cannone nella difesa del- le posizioni imperiali inglesi del medio Oriente. Inoltre si parla in, quésti ambienti che gli inglesi vor- ì rebbero organizzare il salvataggio | e il recupero in Mediterraneo della flotta russa del Mar Nero, in caso tralità della Turchia. Per fronte anglo-russo dell'Iran il Comando inglese intende la creazione di disperato. Ma non si capisce come potrebbe essere effettuato tale sai- vataggio dal momento che l'unica strada marittima per scappare dal Mar Nero è quella degli Stretti, per dove la flotta non può passa- re. data la ferma posizione di neu- dell'ovest iranico, dal Caucaso al Golfo Persico, dall'Azerbaigian al Kurdistan e al Kermanscià per es sere più precisi. Su queste linee resistenza saranno impiegati prin cipalmente soldati russi e indiani accanto a reparti specializzati inglesi. E' nelle intenzioni del generale Wavell di impiegare l'esercito persiano. Questa è l'ul Urna notizia da Teheran. ,. ."M,m aiuti alia Russia per lustra 3) I Comandi inglesi del medii anchc . . contrari nlll'invio di ° f , " ,, i 7 Wmateriale bellico terrestre ai russi i combattenti sul Donctz e sul Don. Alcuni invìi dovrebbero essere ef-; mate"ale bellico terrestre ai russi . S,L!f^Za^ pr!5*I?.!Vlne e_"_" *± ! fettuati a semplice titolo morale■ dimostrativo di aiuto. I Comandi j inglesi considerano che tale mate-1 riale, dato in mano ai soldati rus-1 destramento adeguato, sarebbe ; materiale bottino di perduto, , strerebbero sorprendente rapidità abilità nell'apprendere. diventerebbe ai\ eniercc-nt guerra tedesco. I Co- mandi, invece, considerano assai più utile l'impiego di tale mate- riale soltanto per il fronte anglo- russo del Caucaso o dell'Iran. Già ora in Persia hanno avuto inizio corsi di addestramento pei soldati sovietici con macchine, armi ed istruttori inglesi e, a quanto rife- riscono gli inglesi, i russi dimi - , . Comandi inglesi e russi 4) I stanno mettendo in pratica tutti |i mezzi per attuare e facilitare le comunicazioni tra Caspio e Golfo!Persico, tra Caucaso e Mesopota- mia. La ferrovia s'è rivelala di minima utilità sia per l'insuf fi- cienza numerica e quantitativa del materiale rotabile e delle locomo- tive (molte locomotive c'erano, ma poche sono ora quelle non guaste), sia per l'asprezza della linea che non consente velocità nè lunghi convogli, sia infine per le continue frane ed interruzioni di linea nella zona montuosa, specialmente nel- la stagione invernale. Le strade, d'altra parte, sono insufficienti,La Turchia irremovibile Anche la grande strada dal Caucaso all'Irak è a fondo naturale e, dovendo inerpicarsi per alti valichi di montagna, diventa qualche volta d'inverno persino impratica- bile. Non si deve dimenticare che »ue. nvu » u«™ ««» u» ia neve cade abbondante nel nord della Persia. Le commissioni mili-tari inglesi e russe riunite a Te.heran e a Mosca stanno appuntofebbrilmente lavorando per cerca-re di migliorare le esistenti vie di comunicazione e di approntarnealtre. Ma il tempo stringe. „ ,. ,-. ... . . Tai sono gli argomenti prmei- pali d. Wavell sulle cu spalle gra- va 1 arduo compito della difesa delfronte anelo-russo del Caucaso e a^tLI n?,n=if „ i i r ^ dell Iran. Questi fronti difendono il Golfo Persico e i petroli dell'Anglo-Iranian e di Mossili che costi- L7™?^?T "^l80. tuiscono «il sangue dell'Impero», Questi fronti difendono quindi la Palestina, l'Egitto e il Canale di Suez che formano * il cuore deidato che la te. sta dell'Impero viene posta a Lon un lago sovietico, ma nemmeno una frontiera sovietica. E questo dra Le forze dell'Asse avany-indn ara. i^e torze deli Asse, avanzando verso il Don e la Ciscaucasia, non tarderanno a dare a questi argo-menti carattere della massima at- tualità. E, insito al problema del Caucaso è quello del Mar Nero poiché verrà un giorno, ed è pros- simo, in cui nel Mar Nero' non sventolerà più una sola bandiera rossa con falce e martello. Il Mar Nero non soltanto non sarà più fatto avrà decisiva importanza nei ' i jriguardi della Repubblica turca su j cui ha sempre gravato l'incubo1 russo. Se poi i russi (e ci sono voci ! che dicono che lo faranno) travol-Lti nella ritirata cercheranno di tra- volgere anche la Turchia, trove- ranno pane pei loro denti, poiché,il Turco è oggi deciso a non la- sciarsi pestare un callo da chic-1chessia. e tiene un forte esercito mobilitato appunto per questo, per far fronte immediatamente ad ogni eventualità. I Turchi, inoltre, non possono dimenticare che al di là dei loro confini orientali, nel-l'Aserbaigian persiano e sovietico, a Tabris, a Kazvin e a Bacù, vi- vono milioni di fratelli turchi op- pressi dai bolscevichi. Pur tuttavia oggì la Repubblica di Ismet Ineo-, , . tutti i costi, tra due fuochi corri e. 'Asse che situata tra le forze de sono nell'Egeo e in Tracia e che continuano ad avanzare lungo lesponde del Mar Nero da una nar !f^a5' ■ f„£ rlt^'inifa » t1e'„e f fot ze britanniche e russe, dall'altra parte, che con l'occupa-f10"e deI1 Iran hanno completato a ch'usura dei confini asiatici del la fTul'ch,'a' P6' oltre lu0° cni,°nietn' , tlal Libano all'Armenia, lung0 le. pontiere che già erano siriane, irakene e iraniche. Gli svi- luppi flel|a situazione da te u non , f attendere, Antonio Lovato

Persone citate: Antonio Lovato, Archibald Wa, Coman, Persico, Stalin, Turchi