La manovra anglo-americana per il controllo dell'Africa Occidentale

La manovra anglo-americana per il controllo dell'Africa Occidentale La manovra anglo-americana per il controllo dell'Africa Occidentale Il gioco intorno a De Gaulle - Un panorama geopolitico - Gli uomini che muovono le tila dietro il capo del pseudo governo della "Francia libera. LISBONA, settembre. dE' certamente utile preparare Calcuni elementi di giudizio in pre- vovistone di onella che la starnila sa™"°ne oi.qoeiid.ciie ia siampa nord-americana ha battezzato in rIAmericani, inglesi e * degaulli- o£XipT a baMa gli *™£m°„ìa JggfisP? ^ gU ta Sme&'iffi e «deeaullt- o , ^^^^X^^Sì^]^"e1n":ale aicum Punu. u appoggio. Altri punti d appoggio sono nelle !£mani dei francesi che obbediscono ; nf Vichy. degli spagnoli e dei por-1 gtoghesi. Stando qui a Lisbona non tagirare le f a^pr=toriee^ La nnlemica notifica è arrivata ii!a J£aPS;™^ ha annunciato da T o-idra la fnr. I E*^^^^C&tSa^oùatóriiK «" mazione di un Consiglio nazionale ! cfrancese> composto di otto o nove F _ .. ' .pdi front. « rn.btó^M e'velbamom'bSminarne fa portata e ìè possi-! fibili conseguenze. i ' Il governo fantasma mbb| qSino a questo momento non si lè mai parlato di un riconoscimen- frò ufficioso della -Francia libera». jda parte del-Governo degli Stati 1 Uniti. Ma qualche giorno* fa, an- tè nunciando la costituzione del Con- ^Uglio, De Gaulle ha aggiunto che S spetta ormai agli Stati Uniti e al-i^he altre nazion? stabilire se conrt- 2 aerare o meno il nuovo organo di 'M fuorusciti francesi come un'auto- M|rità con la quale si debba trattare, Min luogo che col governo di Vichy. ijjjSOo ;na a questo punto aggiunge- dn|re'~che"De^rulTernon" narlamal iL!1.? .cne V« Vaulle. non jpatla mai iis dietro sua ispirazione. I suoi atti - ip „,,„ novnrp o-h ,,,...„„ ono-o-o ^ Kpef *&T3P££Sf, I^ questo caso sembra paciflc o ci iejejla creazione di questo * governoLat'r«?ahiRt0„V!i'na-lcfantasma » sia stata stabilita d'amore e d'accordo da Churchill e cIdrRooVveTTnoeclsione i„, \^SjSS^I^aJSmA^&. '™'ai„„10?} "l„,uefooa"11.e. 01 lnt? ^fsano- Plu ^ dlPa,° lf Questione del rico¬ l"°sc'm<>"to de' movimento di De gaulle da parte degli StaU Uniti cfmlagr>non si affacciava neppure. Si trat\**** di ""movimento e non di unj^!S°^eino- Le ragioni di questo nriconoscimento erano so- ! ^i stanzialmente due. La prima che, ! c, "^"«^o un loro norne dYXtó JTIta^niS Lte qw^^|'.*™ e di spionaggio a favore de- J'gli inglesi a cui si sono dedicati anima e corpo anche in altri pae- | si. Il secondo motivo era giustifi-i ,cato dalla speranza di convincere Vichy a una sorta di resistenza passiva a favore dell'Inghilterra. I Oggi gli Stati Uniti appaiono sul! punto di imboccare una strada deli tutto diversa e puntano furiosa- 1mente su De Gaulle. |ì Tutto questo sembra preparare ; la battaglia per il controllo della1per costa africana atlantica Abbiamo 1 impressione che, per il momento, americani ed inglesi (abbiano rinunziato, per un cumulo di motivi, a una spedizione contro ]•• \zzorre e le isole del Capo Vi • le ai danni del Portogallo. Per timore di rappresaglie? Per timo l'hnpresa .sia troppo impo: polare nel Brasile e nell'intera America Latina? Dobbiamo dare r ¬ r tegla atlantica africana. Ma pri- -l ? ... . ^ . **" -|nià tU affrontare questo argomen- atto aPgiuoco' diptomàltoo"portò- ghese se o°'»i le \zzorre sono più1 'fonlane da ogni aggressione di lquanto non lo fossero nei luelioist,orso s jE' il momento, piuttosto di con-'siderale le possibilità di una stra-1■ io sara bene esaminare insfeme lo stato politico della costa atlantica !af,.jca„a - Gli obiettivi principali del nemico -i A partire dal Marocco, francese ee spagnolo, la carta geografica re!gistra l'Africa Occidentale fran- cese, con capitale Dakar. E' queà!^ uno dei punti nevralgici della a strategia atlantica. La base nee!mica più vicina a Dakar è quella ai di Bathurst. nel Gambia inglese, a confinante col Senegal. Si tratta - di una piccola colonia, del tutto 'sprovvista di importanza econo- mica e politica, ma in cui, inglesi ù e americani vanno allestendo una e [base navale. Confina col Gambia -1 la Guinea portoghese, con questa a j la Guinea francese, sulla cui sor-» te non abbiamo notizie sicure eli quindi viene la volta della Sierra - Leone, colonia inglese dove la ba-n se di Freetown è certamente im--1portante. Il porto di Monrovia, a [Liberia, è praticamente controlla- -ito dagli americani. In mezzo, frala Sierra Leone e la Liberia, da una parte, e la Costa d'Oro flnglese) che vr^nta il porto militare di Takoradi, si trova, isolata, la Colonia francese della Costa d'Avorio con il porto di Grand Bassani e la piccola base di sottoma- a hi rivi n rIni "1 Abiujan. ' 'liamo detto altra volrappresenta uno degli obiettivi principali anglo-ameri- Immediatamente dopo la Come abbiamo ta Abidjan rappri obiettivi' principi e Da- situazione di ^ d'Oro siamo un'altra volta .prr;tnrm francese- Topo £» territorio frdnces e- To|o nomey. Ancne la suuazio g»« e due picco* colonie .tacer- ta.Sino ^>g»^^E? a sud, troviamo poi la Nigeria in¬ il Camerotti, e "l'Africa Equatoriale Francese. Le cinque «3onle dell'Africa Equatoriale colonie Francese rappresentano la parte principale dei territori passati a be Gaulle: Cameroun. Ciad. Ca¬ bon, Medio Congo e Ubangi. I con fini degaullisti* — arrivano, grosso modo, sino al massiccio del Tibesti. e cioè alle porte della Libia. De Gaulle ha stabilito il suo | quarti ere generale nella capitale l^T^ fSSa*ntrX. in-fese ili resto ?pi nns^dimentf e 1-lenl?° ^tf' fvfL^f8 o„i?ml1ntt tè", ,n non ha eccettuata la ^f.f'1 "ffi&^SbSi^pM S1^ Ìn"n*a~e^il5uoTO(Sle- i^n a e Nuove Ebridi le?Lova!tv 22KS} Q^bter il TulmSt? li 'M-rch'esi e^ e Australe Malcnesl e ,e Australi,. Come si vede almeno tre quinti dell'Impero coloniale francese sono ancora controllati da Vichy. L'Africa del Nord. 11 Marocco, i.Africa Occidentale, Madagascar si mantengono fedeli a Pétain. La Ind^ina^ controllata da francesi je f 'dp,Fn°""p npr ,. „,,„,„ rhllr Lìn*».'agi0ne ^r la-q - ^ T' lcniu. ha suggerito a De Gaulle di costituire il nuovo Consiglio è evi- Jf£jl crede arrivato il momento di perfezionare l'inquadramento e l'armamento dei cosiddetti « francesi liberi », per servirsene in modo analogo a quello usato in Siria. Ma non possono essere gli inglesi, per una quantità di buone ragioni, ad armare le truppe di e gli americani non j^S^^ nQosono farlo sino a che il movi ! ^S^MT^<^\ei^vamA ! conosciuto come es^a ressi onelegit f^^SSS^. S L**£ ^fMstTfS |S^i si? t£sk JS,gXSl^%Sli»^£5 ?on W ]SS^ «nrStto é^S. £rt?"" la legee -prestito e ai i nu: j, il fronora|„ Dona Dlavan "HI ■ Il gBIIBIdlB II Clio rlBIBII I T. . . „„„„„„„,. ! L uomo che ha preparato quei?10 plano 11 °" 6 Y?,i Uo e n<?? f,, neppure Churchill o Roosevelt, |E1 anima nera di De Gaulle, il ; collaboratore politico e diplomati 1™ d,1' Generale: Rene Pleven. D< De Gaulle non è niente, è un prestanome. Il suo prestigio militare andò subito in frantumi, dopo la tentata operazione su Dakar dell'estate scorsa, che De Gaulle aveva garantito agli inglesi. E quanto alla sua autorità politica è talmente inesistente che Churchill si è visto costretto ad ideare la formazione del Consiglio dei fuoru- sciti per vedere di dar corpo e fia qualeosa che somigli alla 1 l°ntana a un Governo provvisorio, G" ir|glesi- diffidando dell'abiliita militare di De Gaulle, lo ten- jnero lontano dalla Siria sino alla 'fme*ui 1lielle operazioni militari, -1Le forze francesi « libere » affida- ■rono invece al generale Catroux, che, per non mettere in imbarazzo De Gaulle si è retrocesso da solo dal grado di Generale d'Armata a quello di Generale di Divisione. I degaullisti, che nella Francia non occupata vengono chiamati i « gaullaras » si sono ricoperti in Siria di vergogna. De Gaulle ha fatto pubblicare qualche giorno fa un comunicato con cui annunciava di disporre d. una forza di centomila uomini, in realtà neppure i nord-americani, che sono particolarmente indulgenti nel giudizio verso il generale, osano attribuirgli più di quarantamila uomini, e in maggior parte negri. Ma si tratta comunque di effettivi che'si trovano per la maggior parte a presidiare l'Africa Equatoriale Francese. Quanto a Catroux che aspirava al comando delle operazioni in Si- o a e - a a , a o i a a a -|ria si penti di aver rinunciato a eUre stellette- gli Inglesi lo trata tarono in tutto e pe^ tutto come -lun generale di divisione, -j Si tratta ora di vedere l'uso che a, americani ed inglesi si preparano - ja fare riCiie forze degaulliste cona|tro je colonie e i possedimenti a e francesi dell'Atlantico. G G, Napolitano