La figura di von Brauchitsch comandante dell'esercito tedesco di Giorgio Sansa

La figura di von Brauchitsch comandante dell'esercito tedesco La figura di von Brauchitsch comandante dell'esercito tedesco Berlino, 4 ottobre. L'uomo che guida di vittoria in vittoria i soldati di Hitler, il feldmaresciallo Walter Von Brauchltsch, comandante supremo dell'Esercito germanico, compie oggi sessant'anni. Sopra di lui ci sono due sole autorità: quella di Von Keitel, che comanda tutte le Forze armate, e quella del FUhrer. Una gran parte del merito del successi ottenuti finora dalle truppe tedesche va assegnata a Von Brauchitsch, e per questa ragione un foglio vespertino lo definisce stasera «il grande realizzatore dei piani che il genio del FUhrer ha concepito ». Si. cercherebbero invano episodi brillanti, tocchi di colore, nella vita del Maresciallo sessantenne. La sua carriera non è stata avventurósa; è stata la carriera di un ufficiale salito di grado in grado, che, in 41 anno di servizio, ha potuto conoscere tutti gli aspetti della macchina militare e provarsi a risolvere con pazienza e metodo tutti i problemi man mano che sorgevano col progredire della tecnica. Von Brauchitsch, a giudizio unanime dei suoi biografi, ebbe la fortuna di occupare fino dall'inizio posti di osservazione — infatti entrò giovanissimo nello Stato Maggiore e vi appartenne durante 1 quattro anni della guerra mondiale — ma si dimostrò anche fornito della intelligenza indispensabile per afferrare ogni questione tecnica e della comprensione psicologica necessaria per dare una particolare impronta alla educazione dei soldati. Alla direzione di tale educazione militare egli fu messo non molti anni or sono. Brauchitsch è insomma un tecnico, uno stratega ed uno psicologo: alla fusione di queste sue qualità deve la sua attuale posizione, e il popolo tedesco deve le vittorie della presente guerra. Come tecnico il Maresciallo è uno dei creatori della strategia che ha dato cosi brillanti prove in occidente, nel settentrione e adesso in oriente, ed è lecito presumere che egli ne abbia formulati i principi quando comandò fino al 1938 — prima che gli si affidasse il comando supremo delle forze di terra — il quarto gruppo di eserciti a Lipsia, dove ebbe modo di apprezzare le immense possibilità delle nuovissime unità corazzate. Geniale concezione strategica Come stratega egli è uno degli antesignani della tattica offensiva nella guerra moderna. E come psicologo è il maestro di quella scuola che vuole lasciare al soldato, nelle imprevedibili situazioni del combattimento, nella lotta contro gli imponderabili, una completa libertà di iniziativa parallela, ma in certi momenti superiore, alla stessa disciplina. In proposito von Brauchitsch espose le sue idee ad alcuni amici che lo visitarono a Fontainebleau dopo la conclusione della campagna di Francia, poco più di un anno fa. « Non c'è dubbio — disse allora — che sino dal primo giorno della guerra l'iniziativa è stata nostra. I francesi vogliono sempre procedere metodicamente. Anche stavolta, come nella guerra mondiale, il loro modo di fare la guerra è stato schematico. Essi vincolano i comandanti subordinati con regolamento e ordine di cui non vi è esempio nel nostro esercito. I nostri comandanti, invece, sono educati da giovani a prendere decisioni e a compiere azioni indipendenti. Da ciò nasce in loro un fresco impeto. Attaccare ed attaccare sempre di nuovo: questa è la nostra parola d'ordine e in questa I manica, sebbene venisse dopo "una parola d'ordine è racchiuso il segreto delle nostre vittorie. Ma tale principio lo avevamo adottato molto tempo prima che scoppiasse la guerra ». Il segreto delle vittorie germànicha non è, però, tutto qui. Si tratta di un segreto a molto facce, un'altra delle quali è la disciplina innata del soldato e del cittadino. Ma v'è poi un terzo aspetto da tenere presente, quando si cerca la spiegazione dei grandiosi successi' delle forze armate di Hitler: ed è che accanto ad un tipo esemplare dì soldato, la Germania possiede anche un tipo sceltissimo di ufficiale. Il merito ed l'ha 11 Trattato di Versaglia. Allo stesso modo che quel trattato, imponendo al Réich il pagamento di enormi riparazioni, lo costrinse a sviluppare una formidabile industria che- poi produsse l'attuale apparato bellico, quel trattato, esigendo che le forze armata tedesche fossero ridotte a centomila uomini, rese necessario il passaggio al setaccio dei quadri militari tedeschi. E si usò un setaccio fittissimo che lasciò passare soltanto la parte più fine del corpo di ufficiali esistente a quel tempo; il corpo stesso fu oggetto cioè di una operazione eliminatoria che ha dato risultati oggi visibili a tutti. Fucina di condottieri La Reichswehr, unica forza armata permessa alla Germania di Weimar, diventò, in omaggio alla parola d'ordine enunciata in quel tempo da von Seeckt, un esercito di capi. Fu stabilito, ad esempio, che per diventare comandante di reggimento fosse necessario avere i titoli di un generale. Secondo l'opinione del colonnello Soldan, critico militare della Boersen Zeilung, che oggi parla appunto delle origini dell'alta qualità dei generali tedeschi, in questa scelta fatta forzatamente dopo la sconfitta, si deve vedere una delle maggiori fortune annoverate dalla storia militare ger- e delle più gravi sventure. Fu una fortuna, poi, la istituzione della Reichswehr di soli centomila uomini, perchè in un esercito di proporzioni ridotte lo studio delle armi moderne, dei problemi strategici e tattici, connessi con tali armi nuove divenne facile, mentre invece sarebbe stato arduo in un esercito di grandi proporzioni, che è un organismo complicato. La Reichswehr, tenuta insieme dal suo carattere professionale, dalla sua esiguità numerica e dalle vicende politiche interne del paese, diventò una fucina di condottieri. Rapida carriera Von Brauchitsch è uno di essi, è uno dei più grandi. La sua carriera ha avuto le seguenti tappe; alla fine della guerra mondiale egli fu rinviato alla truppa col co mando di un reggimento. Nel 1925 fu promosso tenente colonnello tre anni più tardi colonnello; e fu in questa epoca che si interessò dell'educazione militare dell'esercito. Nel 1931 Von Brsfuchitsch fu fatto maggior generale e nomina to ispettore dell'artiglieria. Nel '33 fu promosso tenente generale e gli fu affidata una Divisione nel '36 comandava un Corpo di armata. Nel '37 dopo un'ulteriore promozione, assunse il comando del quarto gruppo di eserciti Lipsia, e il 4 febbraio '38, pochi giorni prima della marcia in Austria, il Ftihrer lo nominò Comandante supremo dell'esercito. La sua promozione a Feldmaresciallo è avvenuta nel '40 dopo la fine della campagna di Francia. Giorgio Sansa

Persone citate: Hitler, Von Keitel, Walter Von Brauchltsch

Luoghi citati: Austria, Berlino, Francia, Germania, Versaglia, Weimar