Incontri fra grandi squadre

Incontri fra grandi squadre ftd una settimana dall' inizio della Coppa Italia di calcio Incontri fra grandi squadre Torino-Genova 3-1 RETIt Neri (C.) al 41' del 1.0 t.j Pctron (T.) al 9'; Forraris (T.), al 13'j Menti (T.) al 43' (rigore) dol 2,o tempo. TORINO: Bodnira: Piacentini, Busfi (Ferrini); Ellena, Cada rio, Bariizzi; Menti. Borei, Gabetto, Pctron, Ferraris. GENOVA: Tavoletti; Marchi, Ka.rdelli: Genta, Allnsio. Prrnzzolo; Neri, Trevisan, Bertoni. Ispiro. Cont-i. ARBITRO: Bcrtoglio. Che collaudo, per il Torino, questa partita! Il Genova s'è infatti battuto come se il risultato dell'incontro fosse stato di importanza capitale. Ha giuocato duro, ha provocato incidenti, ha punteggiarlo di falli e di scorrettezze tutti i Jvn(lTlObnovanta minuti, cercando di i»i-|dporsi di forza, di intimidire gli av- rvèrsari, di fermarli con ogni mez-|tmo. La scarsa autorità dell'arbitro nha permesso ni rosso-blu di svoi-l cgere a piacer loro il itoti attraente aprogramma e si è avuta, di colise- rguénza, una lotta accesa quale]*solo nelle più accanite gare di |dcompiotinfo copiai di vedere. 1Il Tarino, che non può ancora Pdisporre di tutti i suoi Titolari, che cqualcuno ne ha in ritardo di pre- corazione e che lavora per leqare.'sito oiitoeo e durali una sempre K■ù gmaggióre consistenza ed un "più|Kbriilante smalto, s'è trovato ^ti(«o ti piglio tempo a disagio nel-| l'urtare contro uìi avversario cheì oltre ad una notevole capacità di manovra gli opponeva anche mia forza rabbiosa, alimentata da una lesasperata volontà di successo, Ai tentatila dei granata di far )a-]«orare Oabatto,a weUi.meno tre-\quatti, di linciare le due a.i. ijfosso-blu hunno risposto con ini'inarcamento sistematico degli no-Ìmini di punta e con interventi hn- pro)i/«fi alki massima decisione, Tttfto il primo tempo è trascorso^con azioni alterne. Il Torino ha jcollezionato calci d'angolo ed il - di Ispiro, del franco palleggio di Bertoni e Trevisan e aeffintra-&„rP„j„„,„ Apitr thir nstrrme Al ^temenza delle due est;cine. Ai, |iGenova ha cotrattaccato con efficacia valendosi dell'ottimo lavoro il" Conti, rovesciando fallosamente Piacetitini, ha avuto via libera ed ha effettuato un passaggio a Neri che ha frutttato il punto. Ma come ha fatto Bertoglio a non vedere il fallo con il quale l'azione s è iniziata? I/ Torino e apparso rinfrancato1 nella ripresa ed ha pareggiato al 9' allorché un pallone indirizzato al centro da Menti è arrivato a Petron che, calciando debolmente, ha sorpreso Tavoletti con un tiro in angolo a fil di montante. Al 13' un fallo in arta di rigore, convertito dalla indulgenza arbitrale in punizione dal limite, ha provocato su tiro di Afen(i. una difettosa parata a terra di Tavoletti e Fer-raris è accorso lestamente per cal-dare in rete. E' stato a questo punto che il Genova, stizzito per il profilarsi della sconfitta, s'è messo a combinar guai. Falli di Marchi, T v visan/Perazzolo e Sardelli hanno doto a tratti, al giuoco, il tono della rissa e meno male che il To- rino non ha risposto per le rime lasciando al pubblico l'incarico di bollare con la sua deplorazione l'azione scorretta degli ospiti. Gabetto, toccato duro, ha dovuto , trasferirsi per cinque minuti ali ala sinistra; Ferraris, colpito con una\ginocchiata nella schiena, è stato\assente per un quarto d'ora. Al-fine uno spintone di Marcili a Ga- betta in piena arca ha costretto l'arbitro a fischiare il rigore. Men- li, specialista, ha segnato raso terra con un pallone non forte maben diretto. Rudezza a parte, il Genova è una bella squadra. Più forte, aparer nostro, delle scorso anno. Wvio ha a giuoco che occoneper un sì quadrai,, complesso; Trevisan è un gran lavoratore;Ispiro un (liovane già all'altezzadei migliori. Gli altri sul solito piano di rcndimenfo. Bella squadra, ma è vero che manca tofalmente di riserve? Il Torino già va ma ancor più andrà quando sarà al completo equando Borei e Gabetto sarannonì forma, lenita mostrato di pos-sedere m Cadano ed in^Baruzzidue elementi di rincalzo di ottimorendiHiBiifd. Le due estreme /ita-no a meraviglia. Petron, seppureancor lento, lavora sodo. Non re-sta che sveltir Gabetto e dar tem-po a Borei di registrare il sitogiuoco. La squadra c'è c si vedeche potrà far molto. Non bisognaperò, pretender- du essa miracolprima ancora che il campionatorilusi. Luigi Cavallero A BERGAMO: Atalanta-Ambrosiartal-Oi La vittoria e arrisa agli ataUintini per una magnifica rete segnata a26' flc-1 primo temilo ila Talianelli un foni- Uro ila venti metri "*H'»"golo alt-o alla sinistra di Canno. Ambrosiana: Calmo; l'oli, Girotti; nuvoli (Battala), l'ozzo, Campateti! (Mariani); Mascheroni (Ca-sori-lti), Comincili Juventus-Liguria 1-0 RETE i Bellini (J.) al 43' del 1.0 t. JUVENTUS: Pcrochctti; Foni, Kava : Depetrini. Parola. I.oratclli : Colnneri. Varglten II (Varerlicn II. Grosso (Vnrgl.icn II). Yarglicn I (Ferrari), Bellini. LIGURIA: Amoretti; Gattaronchieri. Tahor; Callcenii. Pisano, Renoldi (Saliaini); Borrini. Magni, Parvi», ti rolli. Opisso, ARBITRO: Sbotto di Savona. Genova, 6 ottobre. Una grossa delusione per il pubblico accorso foltissimo allo stadio di Cornigliano: il Liguria era pa recchio incompleto, ma la Juventus lo era assai di più: mancavano, alla squadra juventina, ben cinque elementi, se si vuol consi aerare Peruchetti titolare della rete: Olmi, Sentimenti III, Colaus*?' Lushta e Banfi. Le due squadre hanno perciò.giocato alla me 110 PefgJ? e poiché la Juventus ha P,ur tuttavia parecchie linee di c'ass,e ln.JPlù.deJ Liguria, è logico che >a vittoria le sia toccata, per 'ìuanto }& sua. rete sia scaturita RtngK* un fuori giuoco iniziale sfug- gito ali arbitro e per quanto, in K1LO "» arouro e per quanto, in comp esso, i rosso neri abbiano at vaccaio ai più. Poco da rilevare sulla prova delle due squadre. La Juventus di spone di una difesa di primissimo ordine nella quale Rava è in gran di condizioni di forma. I laterali sono già a buon punto, mentre \^S^^^^y^S^^^\Mto di Ulnii. Ma che dire della pri-' ntpLBSmdsir/c"SgnriBprzBedddaqfptrma linea? Colaneri non ha fatto K'ran che (assai meglio ha figura ™> Belimi sulla sinistra) mentre i due Varghen hanno svolto il soli^0 lavoro di spola. Nel secondo jtempo è sceso in campo anche l'an ?lan.° Ferrari il quale, occorre dir- lo, ha dato ai compagni e agli avversari una piccola ma esauriente dimostrazione dì come si giuooa al &?i°\ 2^*25*,,^ aKiCOra SL1?" ^n0 dl risolvere il problema della , ma 1ÌMeau La dlfcsai con ran. |ziano Amoretti in porta, e i due alitanti terzini, sta prendendo quota, e la mediana una volta che riavrà Tortarolo potrà figurare con 0 ma l'attacco, per il mo mentó, non sarebbe neppure capa Ice di ben figurare in serie B. C'è „„ golo uor£0 fra „, Inessi ,n ,campo ieri che sa fare ed * ieri che sa fare ed è Magni. Scarse le note di cronaca. Il Liguria ha messo maggiore Intraprendenza nelle sue azioni che non la Juventus, ma ha fatto anche maggior confusione. L'insufficienza di entrambi gli attacchi è sta r°tta qua e la da qualche bel 1'a azione che ha dato modo alle ldi{ese dl emergere sugli opposti emergere sugli opposti attacchi e ad Amoretti e a Peruchetti di dimostrare la loro classe tuttora intatta. Al 43.0 del primo tempo Colaneri, da posizione netta di fuori giuoco, è entrato in area di rigore: Tabor ha ricupera ì", ."i'Snn"Sn h.,Pf„,fo" £ 'Ufta cheP Sitl^^ò da &o^4 verto la rete c'n un tiro bassa Amorett, som1lsclllAststlccmlpcdrnvpcm1èuIsin tuffo ha respinto corto e Bel lini ha potuto comodamente rac cogliere e segnare a porta vuota. Nel secondo tempo si sono avute soltanto due cose interessanti: il \saggio di bel giuoco di Ferrari e \q bruciante finale della Liguria |che nel giro degli ultimi minuti ha collezionato una quantità di, calci d'angolo infruttuosi e una al-\g trottante numerosa serie di mi- schie tutte per altro ben risolte idalla difesa bianco nera. Bologna-Milano 2-1 RETI : Bolli (M.) al 39' del 1.0 t.; ReBuzzoni (B.) al 13' e Busoni (B.) al 30' del 2,o tempo. BOLOGNA: Ferrarli Zerbini, Fagotto; Mnlngoli, Andreolo, Vale; Buso, ni. Sansone, PurieelH, Areari IV, Re- g..X7.0nJ. Mioato; a di acrobazie, teMILANO: Zorzan (Rossetti); Beni-orti, liemondini; Antonini. Todeselli- ni, Tonpan; Bollano, Meazza, Bolli, t'appello Kosollini ARBITRO, no l'-i-nimii ii'irK»! AuniiKO. De ìaequall (barese). Milano, 6 ottobre. Per tutto il primo tempo, la SM- periorità del Milano fu notevole. La concretava, nei confronti colBoloana uh maaaior numera di StaaAi*tm «ffln2^r«»Of?- macelli, un giuoco basato siili ni- dine ed una discreta quantità «ilsirnasioilS da rete. Da parte sua,il Bologna non tetterà un atteg-r/ia»ie»to supino: reagiva. eo>irfii-cei'a avanzate, faceva del bel la-"SSSf^^'&^^^Ugior numero di volte, di ownitonon potesse costringere l'avversario a fare. Di modo che, quandoBoffi, à sei minuti dalla metà tempo, poteva finalmente battete Fer-rari, la cosa arerà ogni parrei»-za ed ogni sostanza di giustizia, Bollano aveva portato l'avanzata. ed il tiro del centroavanti era andito ad infilarsi nell'angolo basso della rete, ben fuori delia portata di Ferrari. Subito dopi, Boffi avrebbe dovuto segnare ancora, quando, superato ogni ostacolofon discese irraditi, "due suoi tiri potentissimi sfioravano il palo trasversale. E prima di capitola- re, il portiere bolognese aveva sua rete in parecchie e svariate occasioni. Zorzan, all'altro est re- mo del campo, aveva avuto lavo- 10 in quantità minore, mi in qua- lità sufficiente per dimostrare il suo buon grado di forma. Alla ripresa, il Milano sostitui-ca con Rossetti, il ■ Zorzan stesso leggermente infortunato, ed il Bo- lagna modificava la struttura del-la sua linea mediana, ritirando Andrcolo ed inserendo Marchese suìla sinistra. Il giuoco degli ospi-i;tttoco degli ospi ti continuava all'indica sulla stessa linea tecnica del primo tempo: qualche giuocatore del Milano dava invece segni di stanchezza e di rilassamento, di modo che il rendimento dell'assieme diminuiva presto in proporzioni palesi. Al 13° minuto, Reguzzoni approfittava di un centro di Busoni, che Rossetti aveva deviato a stento, per segnare da pochi passi e ristabilire così l'equilibrio de'punteggio. Come se s'i trattasse digara in cui il punteggio sfesso. r 2.*'- avesse importanza, il Bologna re trocedev% da quel momento l'attaccante Sansone, e di azioni di rilievo da allora più non se ne vedevano. Di togliere l'esito dell'incontro dal suo stato di incertezza, si incaricava, al 39° minuto, Busoni, con una volatina che10 portava libero a pochi passi dalla porta e con un tiro che Rossetti non poteva fermare. Bella gara, in complesso. A fare un confronto, quella di domenica scorsa, fra Ambrosiana e Juventus, fu più vivace, questa fu più tecnica. Palla a terra e giuoco calmo ed ordinato come raramente è dito di vedere. Tanto che11 Milano di questa maniera non è più il Milano tradizionale, ma un Milano più positivo e lineare. Il trio Meazza-Boffi-Cappello è stato visto ieri sotto buona luce.Il Bologna non era completo. MancT/vano Biavati e Ricci e non, \giliOcarono che mezza partita An dreolo e Marchese. Ma è pur seni pre una bella squadra, V. P. '