Le trappole per i sommergili contro i tedeschi non funzionano più di Giorgio Sansa

Le trappole per i sommergili contro i tedeschi non funzionano più Una novità vecchia di 25 anni Le trappole per i sommergili contro i tedeschi non funzionano più Berlino, 1 ottobre. Gl'inglesi hanno inventato delle trappole per sommergibili. Lq ricordano certamente quri lettori che hanno risto i bollettini ger manici in alcuni dei quali tali t'rapp„ie sono state menzionate. Il capjtano di corvetta Hessler rivela oqn\ in che cosa co„xjstano. Dal Suo racconto si apprende che l'in venzione non è però nuova, ma cìlc si tratta di un perfezionamento deìle « Q.Ships » impiegate dal l'Inghilterra nell'altra guerra. . ,, II CenSOre-SDia <£hr cos.a erano le *Q-ships »? . /a"» battelli mercantili. A b.ordo eran° installati dei can noni accuratamente mascherati. f£J£"j s™"° re^>'[af/"ndab.ili &'!*aJLte "n cnrico di botti vuote. Quando un sommergibile tedesco sj avvicinava a „na di mcste uni. tó una parte dell'equipaggio ab bandonava il battello sulle scialupps L>v ^ot, senza sospettare iraneW emerneva e lirat£ n suo sì_ ,uro'0 lc &,e cmmonate, Ma una parte dell'equipaggio era rimasta £ bordo deJ£ nva^Je n soU «omarino si faceva vedere cade- mno le maschere e i cannoni da breve distanza scaricavano i loro proiettili contro il nemico. In tal j)!0do alcuni U boot fecero una prematura fine. Senonchè, i tedeschi non furono incannati per lun- go tempo. E' vero che i sommergibili rimasti vittime delle « Q-ships » non ebbero la possibilità di segnalare ,j pericolo. Ma lo spionaggio ger manico era bene organizzato e que7 famoso John Silber che sede„a aj}a censura postale britannica trovò il modo di allarmare il comando della flotta del Reich. L'e- P'«>ajo è già stato raccontato sulUe colonne, di questo giornale alcuni anni fa in una coiTispondenza da Londra, ma vale la pena di accennarvi ancora una volta. John.Silber era impiegato pres¬ so la censura biitannica a Londra. Un giorno gli capitò tra le titani una lettera di una giovane donim inglese che scriveva a una amica di essere felice perchè il marito, ufficiale di marina, le era vicino avendo ricevuto l'ordine di partecipare alla preparazione di un'arma speciale in un porto della provincia. Silber s'incuriosì. La domenica successiva salì sul treno e si recò a visitare la giovane donna atta quale presentò la tessera di censore e mosse poi rimprovero di essere stata tanto inditcreta nella sua lettera, « Certe cose — noli le disse — non si debbono rivelare nemmeno ag i amici infilili ». Entrato cosi in conversazione ?0M la do"na ^ventata, la gua ^^»»r^ 'fit !e'a stat0 se""" "ella lettera, e ! foé t^tlfinaTà'"^ da nave destinata a far da ~g »a ^ruSo^J^^fi^li^l — ™ confidaio'III à mo- tglie. Con opportune astuzie la no¬ che rjgu„rdava appunto le « Q-ships * i-enne fatta pervenire !jj comando germanico. , aueatà auerra a aituìirarp tfi con-eua Heller pubblicato l e„ Deutsche Allgemeine Zei tu gVinqleai no„ ^ebbero sa » „ /;„ dj , *mpiegano contro j soUomarini - « " ... delle navi « Q » che forse sono leggermente perfezionate ma funzionano alla stessa maniera delle antiche. Per coiivincersene, ba , ( teggere quanto scrivc j>uJfi. \ M Sparala, il quale coman\dando un V boot tedesco incontrò dj t trappole, ma anr.:- . fasc/3rsi cogli^r% aUn spravvi- ( j lò d ' j? rf Hessler racconta di essersi'mès- („ aoauato dinantsi a una ba_ -17 _ .. _ . _ se navale britannica. Era una bellissima mattina. Il sottomarino a ,galla si dondolava sulle ond-v. In & m torretta VufficUlle di djfl f a c^nocchìalc \%cnUando ^orizzonte. A un tratto ; f jn di f n soUo_ ^ f s'immerse lasciando fuor d, soltanto il periscopio. 1 1 * ■• • ■ ;Gl inglesi difettano 01 idee I Fin dal principio il comandan:<c "ot° che il battello che sì avvx!C"«n>a navigava in modo strano. j^o?edei>0 a zyg-gag,.con grande ' abilita, tanto da rendere difficile i<*»U boot di mettersi in posizio!^ * tiro. Infine, però, la distan!?™ si era talmente accorciata che |»J non poteva mancare il \bersaglio e infatti fu dato lordtlne di lancio. «L'ordigno — narra il coman'dante Hessler — aveva qualche .difetto nell'apparecchio di titno neria e perciò anziché correre soi to la superficie dell'acqua di tatù^o in tanto saltuva fuori e fu viSt0 dai marinai di guardia sulla coperta del battello». L'ufficiale tedesco che stava al periscopio potè osservare benissimo le sentinelle inglesi che additavano il siluro e facevano gesti di terrore. Ecco poi lo scoppio. Esso avven ne a poppa della ciminiera e una nuvola di fumo avvolse la nave. Qualche minuto più tardi l'aria &i schiarì e attraverso il periscopio si i.-idero le scialuppe in mare pieno colme di uomini « Lì contai — narro •/ comandante Hessler — e mi parve che fossero troppi. Come mai un battello di quel tonnellaggio aveva sessanta marinai mentre normalmente glie ne sarebbero bastati quaranta? ». La sorpresa provata lo indusse alla prudenza, gli consigliò cioè di mantenersi sott'acqua anziché venire a galla. C'era poi un altro fatto sorprendente. Il battello che si era adagiato su un fianco non affondava. Perchè con quello squarcio enorme che aveva nel fianco rimaneva sempre alla su- dispensabile fffl,.^ Oliare un altro siluro. Quesfuitifece un disastro, sventrò la nave addirittura. Allora si videro scene curiose. Dal battello che avrebbe dovuto essere sgombro di equipaggio si lanciarono in acqua una ventina di uomini. Certe casse in coperta si aprirono e rivelarono le bocche dei cannoni che si celava- no dentro di esse. Erano pezzi da 150 millimetri almeno, capaci di [perforare la corazza del più solido Isommergibile. A poco a poco la sore affondò lasciando uscire dagli squarci prodotti nei suoi fianchi botti vuote che si mettevano a vagare sulla superficie dell'Oceano. Era proprio una « nave trappola » che era stata colpita. La prudenza del comandante aveva salvato il sottomarino. Se questo fosse emerso prima di sparare il secondo siluro i cannoni della « Q-ship * lo avrebbero preso sotto il loro fuoco e l'esito dello scontro sarebbe stato probabilmente sfavorevole. L'articolo di Hcsslcr«qui riassunto è oltremodo interessante. Mesi fa. quando si parlò per la prima volta delle « trappole », molti credettero che gl'inglesi avessero inventato qualcosa di eccezionale e di efficace contro i sommergibili. Invece, si tratta di un vecchio strattagemma. Giorgio Sansa

Persone citate: Hessler, John Silber, Mesi, Silber

Luoghi citati: Berlino, Inghilterra, Londra