I tre grandi Popoli e il nuovo ordine mondiale di Giuseppe Piazza

I tre grandi Popoli e il nuovo ordine mondiale I tre grandi Popoli e il nuovo ordine mondiale e o a è e a a a i e i i a i o Berlino, 26 settembre. Le due odierne comunicazioni speciali del comando che danno la gigantesca cifra totalmente senza esempio nella storia di ogni tempo dei prigionieri sovietici fatti dalle armate germaniche nella disperata battaglia di annientamento che si combatte oltre Kiev, bastano da sole, intanto che altre importanti comunicazioni riguardanti anche altri settori dell'immenso fronte indubbiamente si maturano, la misura della gravità decisiva dei colpi a cui la sua delittuosa volontà aggressiva del continente ha esposto il bolscevismo per la sua condanna e perdizione definitiva. Tali colpi da cui esso è certamente destinato a non più rilevarsi si sono oggi infortì come le percosse di una suprema giustizia castigatrice e riparatrice dalle armate germaniche non soltanto, ma dalle armate germaniche in stretta collaborazione e fratellanza d'armi con quelle alleate e volontarie lungo tutto un immenso fronte di duemila chilometri, che è diventato, per effettiva rappresentanza e per ideale mandato, il fronte del riscatto della rinascita e della difesa europea e con essa il fronte vindice e garante della civiltà umana. Il castigo di Kiev E' per questo che il giubilo suscitato ovunque in tutta l'opinione tedesca dalle straordinarie comunicazioni del comando supremo sulla necessità crescente della punizione e della vittoria che si svolge a Kiev — crescendo le cui proporzioni esplicitamente si dichiarano destinate a dover aumentare in future comunicazioni — forma oggi la miglior cornice e la più propria atmosfera alla celebrazione di una data che nella storia del riscatto delle moderne libertà dei popoli e dei supremi diritti delle nazioni rimarrà fondamentale e inappellabile: l'annuale cioè della dnbssiddvtddcpNpdtcrpdgn«dfilcnptvNcsconclusione del Patto tripartito [firmato, come si sa, a Berlino il i 27 settembre 1940. lLa fausta data che tutta la stampa del Reich celebra con ampi articoli nelle sue edizioni di domattina è stata oggi stesso autorevolmente sottolineata a Berlino dal Ministro degli esteri del Reich von Ribbentrop con un ricevimento offerto alla stampa e al Corpo diplomatico non soltanto dei tre paesi inizialmente alleati ma a quelli dei cinque paesi successivamente aderenti alla loro alleanza e che formano ormai con esso il primo ma già possente e nutrito premio delle nazioni costruttrici del nuovo ordine europeo e banditrici del primo statuto di redenzione e di giustizia dei popoli. Il Patto tripartito sebbene assai eloquentemente sul vero blasone dei suoi natali già testimoniasse fin da principio il fatto che esso veniva stretto proprio fra tre potenze mondiali precedentemente unite da un altro patto che si denominava il patto anticomintern, non fu, come tutti sanno, nel suo iniziale momento un atto rivolto contro la Russia sovietica come non fu del resto — e ciò costituì uno dei supremi caratteri che i isuoi autori ~ sempre rilevarono e che gli guadagnò fin da principio il favore dei popoli — un patto firmato contro chicchessia perchè fu soltanto un patto di pace: un patto di difesa cioè della rinnovellata coscienza di taluni fra i popoli più giovani e forti della terra che vedevano minacciato dal plutocratismo e imperialismo britannico e anglo-sassone in genere quel minimum di giustizia distributiva spaziale e ideale a cui non si può a meno di aspirare senza degradarsi e senza suicidarsi. Nel frattempo però la situazione internazionale con la vera disposizione delle forze e dei loro estremi contrasti si è chiarita c integrata; e al maturarsi dell'insidia russa e al gioco del suo flagrante tradimento ognuno ha definitivamente preso il suo posto e il suo nome e a tutti è stato manifesto come l'alleato naturale del plutocratismo e dell'imperialismo britannico soffocatore dei popoli altro non era e non poteva essere che il bolscevismo loro avvelenatore e disgregatore. Intanto a Londra... Così è stato che il Patto tripartito si è rivelato entro l'anno della sua vita come il patto antibolscevico ■— non meno che antiplutocratico — per eccellenza; il patto cioè della redenzione integrale dei popoli da tutti e due queste intollerabili pesti del mondo. Perciò è che questo strumento internazionale risplcnde oggi dopo questo primo anno della sua vita di tutta intera la sua luce di promessa redentrice dei popoli, più ancora, si può dire, che non rispondesse al momento stesso della sua nascita quando particolari situazioni diplomatiche ne velavano ancora qualche aspetto essenziale. L'opinione tutta del Reich lo celebra a una voce a mezzo dei suoi organi rilevando come non soltanto il passalo ma più ancora l'immediato avvenire riserva a questo strumento e statuto della redenzione umana ancora i migliori collaudi. Nel quadro di questa corame ai — ,! moraz.one speciale luce riceve fra i l i i a a l'altro per virtù dei contrasti quella « conferenza degli invalidi -s o delle ombre che il signor Eden ha riunito in questi giorni a Londra mettendola ostensivamente sotto l'alto patronato dell'ambasciatore sovietico Maisky, la quale merita in effetti assai maggiore attenzione che non ne abbia riscossa o che convenga soltanto alla lieve e ilare popolarità goduta finora da questa , assemblea di spettri e di governi e: senza paesi. La stampa tedesca 'non manca di rilevarlo. E' stato del resto da più parti più volte notato negli ultimi tempi la risibile tendenza britannica di servirsi sempre più di quella pallida assemblea di spodestati e di governi in esilio non soltanto come punto di appoggio per rivendicazioni cadaveriche, quanto come punto vivo di partenza prima base e matrice di costruzioni e di ideazioni de! nuovo ordine da succedere al defunto istituto ginevrino e da contrapporre a quell'altra grande più vera ed effettiva Società delle Nazioni fornita di concrete rappresentanze di paesi e di mandati di popoli che si è formata appunto attorno al Patto tripartito il cui prestigio ideale come banditore del nuovo ordine di domani non poteva a meno di preoccupare fin dal primo momento il mondo anglo sassone. Ora, impressione generale è che nell'odierna riunione « interalleata » di Londra tale tendenza abbia per la prima volta definitivamente corpo e coscienza politica; e ciò è avvenuto appunto con l'introduzione in essa in maniera sottolineata e solenne del primo rappresentante di una potenza viva ed attiva, la Russia, che vi ha preso subito, con l'ostentata condotta del signor Maisky, una posizione preminente e dominante. Ne è anche una prova il fatto che con l'intervento attivo dell'ambasciatore sovietico una deliberazione, è stata presa per la creazione di un ufficio permanente che ha appunto il compito di mettere allo studio i problemi del dopo guerra. Con ciò — si osserva — la Gran Bretagna non fa altro che confermare se stessa e la sua concezione politica continentale riallacciando direttamente la sua azione a quella della vigilia della crisi europea, quando, col famoso richiamo della Russia nel consesso delle nazioni, la potenza sovietica stava per mandato britannico e per lo sbracciarsi del signor Litvinoff assumendo una posizione pressoché di arbitra In Europa se la dina- nIidrdrTtpnrglt [mite rivoluzionaria antisanzioni i sta dell'Italia non avesse fatto già luna volta saltare quel torbido so gno facendone giustizia definitiva, Ora il signor Maisky ha preso il posto di Litvinoff ma l'intrigo politico è sempre quello. La conferenza atlantica Quale sia questo intrigo e a che cosa miri appar chiaro alla stampa tedesca che commenta questo interessante complesso di avvenimenti. Lo scopo è uno ed è sempre quello: lo stesso cioè che risulta da tutta l'azione dell'impero britannico mirante a fondare la potenza militare russa nel continente sulle rovine di quella tedesca. Si tratta cioè di realizzare in pieno l'esigenza già ufficialmente proclamata a Londra di un'Euro pu senza la Germania ma con la Russia la quale dovrà assumere, specialmente dopo l'umiliazione della Francia, una raddoppiata funzione di « spada continentale » dell'Inghilterra o dell'anglo-sassonismo. Questo senso e nessun altro ha la sottomissione formale deliberata a Londra agli otto punti atlantici fatti accettare al conses ltngnprrLl iso degli spettri unicamente per va- è a a o e l o i e a o i è o a i l a a a i o e . a o a a o e a e e a i a o rame l'accettazione da parte del la Russia che è stata come una in vestitura. Cosi — si potrebbe an che osservare — anche questa voi ta il nuovo consesso delle nazioni che dovrebbe essere nella concezione avversaria il primo strumento del nuovo ordine, sorge sotto il battesimo di un decalogo di :< punti anglo-sassoni » (per fortuna, se Dio vuole, diminuiti di numero di quasi la metà); e si potrebbe spingere il parallelo fino all'osservazione curiosa — ma egualmente rivelatrice dell'oscuro persistente paticolarismo di fini americani — che tra le ombre dei t'ivi come dei morti anche questa volta l'unica che manca è la maggiore e prima ispiratrice d'ora e di allora, l'America. Nella conferenza atlantica — si osserva ancora a Berlino — aveva dato all'occhio la completa astensione sovietica mantenuta dai due personaggi anglo-sassoni che per vari riguardi così di politica interna americana come di terzi paesi si erano fatti scrupoli anche solo di pronunciare il nome dell'alleato continentale. Ora invece a Londra la Russia ha ripreso in una volta tutto il perduto tacendosi senz'altro ratificare dall'Inghilterra, si capisce a nome anche dell'America, il suo mandato di decisiva influenza nei futuri destini d'Europa. Il momento è apparso ai signori del Kremlino dei più favorevoli; dopo che agli inglesi con l'aggressione all'Iran e stata loro aperta la porta dei vicino oriente nel momento culminante in cui più Inghilterra e America sembrano aver bisogno della Russia come loro « spada continentale », Stalin ha creduto giunto il momento di pregare gli amici anglo-sassoni del bolscevismo di passare alla cassa di politica estera per definire senz'altro, dal continente al Mediterraneo la futura determinante influenza politica della Russia in Europa; e si può essere certi che questa fa oggetto non meno che la questione degli aiuti dei conversari a tre che si svolgono a Mosca. A tutti questi torbidi sogni si risponde a Berlino coi fatti: coi formidabili fatti delle forze armate tedesche ed alleate che sul fronte comune della difesa continentale come sui fronti marini ed oceanici si incarica e si incaricherà nel segno della rinascita europea e mondiale concorde nel Patto tripartito di togliere definitivamente ogni terreno di tradimento intenzionalmente già consumato ai danni del continente e con esso ai danni dell'intero mondo civile. Giuseppe Piazza

Persone citate: Maisky, Ribbentrop, Stalin