L'annuale del Patto Tripartito

L'annuale del Patto Tripartito L'annuale del Patto Tripartito La granitica vittoriosa solidarietà delle Potenze dell'Asse, che darà il volto alla nuova Europa, estende la sua preziosa funzione sino all'Estremo Oriente A un anno dalla firma La grandiosità degli eventi militari e politici susseguitisi in quest'ultimo tempo tende a allungare prospetticamente la loro visuale; o, se non li rende remoti nel tempo, almeno li proietta distanti nella loro valutazione obiettiva, meglio nel loro ripensamento a posteriori. E' il caso appunto del Patto Tripartito, firmato a Berlino il 27 settembre dello scorso anno nel nuovo Palazzo della Cancelleria, alla presenza del Fiihrer, dai Ministri degli Affari Esteri d'Italia e di Germania e dall'Ambasciatore del Giappone presso il Governo del Reich. Lo strumento diplomatico definito fra i rappresentanti più qualificati dei tre Paesi, stretti in una comune azione di convergenza politica e sociale dal Patto anti-Komintern firmato a Roma nel novembre 1937, fu giudicato, un anno fa, come un'intesa vii le e determinante, in quanto, mentre impegnava concretamente in un'alleanza tre regimi e tre popoli affini per aspirazioni nazionali e solidali per comunanza di inimicizie esterne, tendeva a restringere e ad abbreviare il conflitto europeo, rendendo preventiva mente rischioso un intervento previsto come illegittimo, di terzi. Il giudizio di allora è tuttora valido e attuale. Questo Patto Tripartito ebbe una generazio ne così spontanea e risponde a esigenze tanto naturali da far celo apparire, a un anno di distanza, come il maturo prodotto di una politica che supera e trascende il limitato periodo di tempo sul quale ha potuto beneficamente influire. Appunto perchè le relazioni intrattenute dal Giappone con le Potenze dell'Asse erano e sono basate su una comunità di vedute generali e particolari e si fondavano come si fondano su una leale e aperta intesa, in vista di comuni ideali politici sociali ed economici da realizzare contro il vecchio e ottuso mondo dell'esoso capitalismo anglosassone, il Patto, a differenza di certi strumenti diplomatici tanto cari alla irresponsabile condotta di certe cancellerie democratiche, non ha perduto nè il suo valore nè il suo significato. Stilato in un testo semplice nudo elementare, resta ancora oggi alla portata di tutte le intelligenze privo come è di sofismi e di sottintesi, realistico nel contenuto, chiaro nella forma, definitivo nell'espressione. Con i primi due articoli, « il Giappone riconosce e rispetta il compito direttivo dell'Italia e della Germania per lo stabilimento di un nuovo ordine in Europa », e « l'Italia e la Germania riconoscono e rispettano il compito direttivo del Giappone nello stabilimento di un nuovo ordine nella più grande Asia orientale ». E' un esplicito riconoscimento delle rispettive competenze delle reciproche zone di influenza. Non meno esplicito e non meno impegnativo per le alte parti contraenti è l'articolo terzo col quale esse si promet tono assistenza e cooperazione nell'ipotesi che si verifichi, nel la loro azione e nel loro diritto, una dannosa interferenza di terzi. « L'Italia, ia Germania e il Giappone — dice l'articolo terzo — concordano di coope rare nel loro sforzo sulle linee anzidette. Esse si impegnano inoltre a darsi l'ima l'altra assistenza, con tutti i mezzi poli tici economici e militari, qua lora una delle tre parti contraenti sia attaccata da una potenza che non sia attualmente coinvolta nella guerra europea, o nel conflitto cino-giapponese ». Da un anno a questa parte è in atto la più potente coalizione che la storia abbia mai regi strato. Da un anno a questa parte il Giappone, fatta la sua scelta fra i contendenti, è a fianco dell'Italia e della Ger mania impegnate in un conflit to dal cui esito dipende l'avvenire dell'intero mondo civile. La stessa partecipazione del la Russia bolscevica al conflit to europeo, nonché allentare i vincoli politici, oltre che ideologici, del Giappone con le Po tenze dell'Asse, li ha fatti, se mai, più stretti e più profondi in quanto il Patto anti-Komintern che impegna i tre Paesi alleati a fare il muro contro la . disgregatrice azione del bolscevismo nel mondo, precede dquasi tre anni la firma del Tripartito. Celebrando con eguale animo il primo annuale dello strumen to diplomatico che ne regolò lareciproca interdipendenza e jrispettivo diritto, Italia Ger mania e Giappone stanno dfronte, ancora una volta, avecchio mondo usuraio dei capitalisti sfruttatori delle altrufatiche e negatore dell'altrubenessere, per erigersi ancora una volta ad antesignani ed a promotori della civiltà del lavoro che deve riscattare l'Europa e l'Asia dalla c -pini-comunista. tirannide