GROTTESCHI E FOLLIE

GROTTESCHI E FOLLIE GROTTESCHI E FOLLIE Ultimo capitolo delle facezie " in extremis „: i casi più stravaganti. Non esiste una linea evolutiva nella bizzarria dei testatori, ma una curva degenerativa i Le ragioni della bizzarria testa mentaria non sono sempre adom arate nella lettera delle disposizioni onde " rfc c"}"« solleva fra i1 successibili delusioni e sorprese. amarezza e scompiglio. Molte vol¬ te eg„ nasConde dietro il groviglio assurdo dei suoi precetti la ragiome intima del proprio gesto. por- j ta con sè la spiegazione di quel suo procedere fuori della tradizio ne e della norma, di quel suo di sporre contro i suggerimenti della legge, contro l'aspettativa deglij eredi. Il movente è al di là del-' [l'inconoscibile; al di qua è il ge sto, soltanto, con la sua materia lità di facezia che rasenta lo scherno, con la sua catena di con seguonze, spesso penose e trist.is sime. E' stato detto che gli uomi ni cercano sempre una ragione so prannaturale ai loro atti. Ma l'affermazione può essere estesa in ìogni caso al testatore bizzarro, j questo estroso manipolatore di occulte insidie e sorprese, questo! spietato demolitore di tutti i ca;stelli di cartone che le cqnvenienlze sociali, il buon costume civile, |'e tradizioni hanno eretto sotto ij ! cieli del mondo? Molto spesso ili ! testatore bizzarro non è neppure! i un burlone, nell'accezione con sueta del termine, e la ragione deli jsuo atto e solo nello spiccatissimo) senso che l'individuo ha di sè, nelj distacco che egli vuol dare a sei [stesso in rapporto agli altri, nel-| |'a frenesia da cui è pervaso — lui dannato a vivere senza personali ta ~. di ll;scire: comunque, e magari in extremis, fuori dell'anoni- IB mo e del numero. La fobìa del baffi i Del resto, la bizzarria testamen taria è un fenomeno personalissi [ mo. Non deriva da un indirizzo da !una corrente da una * moda >, ma soltanto dalla natura del testatore. Chi volesse stabilire l'e¬ volutone che il fenomeno ha avuto nei tempo, si troverebbe dinanzi a Isegni labili ed incerti, sporadici ed inconcludenti. Verso la metà del secolo scorso, la bizzarria testa mentaria si riassumeva nella rea*'one dei gentiluomini del vecchio stampo contro la tendenza, che a - . 1 , i, "i ora andava affermandosi fra ì Nel '62, un testatore fulminava di decadenza da ogni diritto ere- ditario il figliolo Edoardo, il pri- mogenito, ove avesse persistito a portare i baffi. In quello stesso anno, un industriale, disponendo legati a favore di tutti i suoi dipendenti, dichiarava, nel testamento, che la liberalità non doveva estendersi a « coloro che non avevano raccolto la sua calda esor-! tazione di abolire i baffi >. Coeva di questa mania, era quella manifestata da altri testatori a proposito dell'orologio, che, a parer loro, doveva essere portato nella cintura dei pantaloni e non altri- giovani, di farsi crescere i baffi. • j menti. Più tardi, tuttavia, lo sfon do della bizzarria testamentaria! ' perdeva questi caratteri di frivo-i ' lezza e di futilità, per assumernei !altri Piu sostanziali, ma più con-j i trastati. Era 1 epoca in cui andavano sor-1 [g-endo le prime società di crema zione e attorno a questi enti, nel' nome di ideologie ormai superate.! si raccoglievano, fra lo scandalo ei lo sgomento chiacchiereccio dei i più, i primi manipoli di adepti. Lai condizione, apposta alla istituzio-j ne di erede o al legato, che l'erede o il legatario doveva provve dere alla cremazione del cadavere del de cnjus, era considerata una aberrazione, una follia. Gli eredi." nella loro coscienza, si sentivano! [autorizzati a non obbedirvi, ma le) società di cremazione non assistevano passivamente alla elusio-j ne delle volontà del de cujus, ed , evocavano in giudizio gli eredi, per ottenere che la condizione fos-[ se eseguita. L'incertezza durò a lungo, sino a che il tribunale di I Bergamo, tagliando corto agli on| deggiamenti della dottrina, dichiarò nell'85, nella causa De Cri! stoforis-Belcredi, che la condizioi ne imposta agli eredi non era conitraria al buon costume e doveva essere rispettata. Questa decisio-j ne fu definita memorabile dai giuristi, ma anche dopo di essa per ! durarono 1 contrasti, con strascl-[ chi ed intermezzi giudiziari. E in tribunale finirono anche gli eredi di quel testatore milanese che dopo aver disposto per la cremazione del suo cadavere, aveva revocato la disposizione qualche ora [prima di spegnersi, tracciando, con mano malferma, poche righe nelle quali diceva « di aver fatto voto si troverebbero elementi per deli neare l'evoluzione della bizzarria testamentaria. La casistica attuale non si rannoda, del resto, strettamente alla casistica del tempo passato. Non esiste una li- alla Madonna e di essere ridiven-rtato cristiano». Al di fuori di questi spunti non nea evolutiva nelle manifestazioni del testatore bizzarro, ma si re- gistra una curva tipicamente de- generativa. Sullo scorcio del secolo passato, sollevò scandalo ed orrore la disposizione di quel sociologo parigino il quale, Imponendo agli eredi di consegnare il suo cadavere alla compagnia del gas, scriveva nel testamento: « Io ho sempre esplicato la mia attività Iintellettuale nell intento di illuni - nare il pubblico e desidero che noLniT ,Se,oVa a "T'na''^gl,'^oi etnTPl SL™ ni ^grottesco del sociologo parigino e sorpassato oggi dalla gamma di1 altri grotteschi. A Bi " proprietario terriero Laza vie era conosciuto da tutti come 11 paladino delle idee più strambe: chiunque aveva un progetto stravagante di trovare in lui un appoggio mo-i rale e materiale Snentosl f 73 an-'rale e materiale. Spentosi a ti ni, mentre ì parenti pensavano alfarlo interdire per impedire che di-|sperdesse la totalità delle sue so- i stanze prodigando aiuti ai folli ed ^1 visionari, egli ha espresso fraielsrrado i iJar Kurrn da attuar" erk"certo li7,i „„ ur,^0oHrt [al visionari, egli ha espress le sue ultime volontà il desiderio! figuravano pure certi ripostigli in t cui aveva fatto collocare sigarette fiammiferi ed il ritratto della pri-1 ma moglie. La bara, secondo le|disposizioni del testatore, avrebbe] dovuto essere deposta nella tomba i di essere sepolto seduto sopra una sedia. Qualche tempo prima di spegnersi, egli stesso si era fatta costruire la singolarissima bara, costituita da una grande sedia racchiusa entro una cassa, dove di una chiesa da costruirsi in una matografica danese ha voluto, in-1vece, presiedere egli stesso alla |detcrminata località, in stile gre- co-ortodosso, con pavimento di vetro, ma gli eredi hanno ottenu-Uto di passare sopra a queste vo- lontà estremamente bizzarre e di dare al de nijus la sepoltura con- .lili nemico della modernità Un magnate dell'industria cine- costruzione del tempio che acco- glierà le sue spoglie. Acquista-1to nello Jutland settentrionale un poggio dove era stata scoperta poco innanzi una tomba pre-istori i ca, egli vi ha fatto cortrufre una cripta enorme, lussuosissima, con mosaici che celebrano le conquiste della tecnica moderna: dal cinema alla radio all'aviazione. Entro questa cripta egli dovrà essere sepolto. Ma il tempio, dopo la sua tumulazione, dovrà essere murato, per essere riaperto soltanto nell'anno 2300 ... In netto contrasto con que-lste adoratore della civiltà mecca-nica del nostro tempo, tale John IMotz, abitante a Guthrie Center, nello Stato di Jowa, ha lasciato : tutto il suo patrimonio, ammontante a parecchie centinaia di migliaia di dollari, per combattere la modernità ed ostacolare la diffusione e l'applicazione dei ritrovati della tecnica moderna. Egli era conosciuto dai concittadini per il suo implacabile misoneismo contro ogni aspetto della modernità. Durante tutta la sua vita si era sempre rifiutato di servirsi del treno, del tram vai e dell'automobile. Come unico mez-:zo... meccanico di locomozione tol- lerava un cadente calesse, tra-scinato da un vecchio ronzino. Pre- sagendo prossima la fine, John proprio capez-lMotz ha voluto al proprio capez-izale il più fidato dei suoi amici, allquale ha espresso la volontà di es-[sere trasportato al cimitero su un carro funebre a cavalli anziché sul |moderno autofurgone. E perchè questa sua volontà potesse trovare ; esecuzione, egli ha ordinato l'ac-lquisto di un vecchio carro funebreche l'impresa del luogo aveva daimolti anni relegato in rimessa. Po-[scia, il Motz ha consegnato all'a- mico il proprio testamento con iljquale dispone che tutte le sue sostanze siano destinate alla fondazione di un istituto che dovrà combattere la modernità in ogni for- rma possibile, e dovrà erogare, an-| nualmente, cospicui premi alle per- j sone che si segnaleranno per atti intesi ad ostacolare la diffusione dei principi e delle applicazioni della tecnica moderna. Naturai- mente, per disposizione del testato- re, dall'organizzazione dell'istituto; dovrà essere bandita ogni applica-j zione della civiltà meccanica: gli, uffici dovranno essere sprovvisti di : luce elettrica, di telefono e di macclune da scrivere ed il perso- ; naie che vi sarà addetto non potrà Uservirsi di automobili e di altri | mezzi moderni ! II testamento di John Motz non;ha precedenti. Ma è probabile che Lnella sua crociata contro il pro-' Igresso il bizzarro testatore non, avrà neppure imitatori. Senza tre- gUa si ripetono, invece, i lasciti 'deg,i zoofìH' Kd 1 leKatÌ non SOn° ^empre istituiti in capo agli ent.. cne hanno per finalità la proteziOv 1 i 'e,'edl debbano « corrispondere cen alla sua diletta gat l.. ... , , . b |tina Mlchv.' Per la buona comPa i ^uln?ue"nl°. • i?ue.sta DeaH° ! ine degh animah' sovente, in capo aUe bestlole stesse clli 1 lU" sponenti si erano affezionati in vita. A Lancester, in Pensilvania, lady Streetner, una vecchia signo- lra aiscendente ^"'antica nobiltà! [anglosassone, ha disposto che gli, più di un| L.er„..*S^ff |! a la sua.sola conso-ilazione ». Follie d America, d'ac-jcordo. Ma anche al di là dell'A- tlantico, dove siffatte disposizioni suscitano interesse e commozione e sono riguardate come inequivo- che prove di gentilezza e nobiltà>d'animo, la bizzarra volontà del j t testatore non trova sempre facile ; esecuzione. Nel caso di lady 1 Streetner, sono insorti i nipoti, |obbiettando che il lascito dei cen-;] tornila dollari essendo stato fatto : i direttamente a Michy, la disposi-[ zione testamentaria deve essere ^-, nf;l1™*" aveva affidato in custodia ; | Mtchy._ E costoro, sostenendo la ma aei lascuo, nanno annullata perchè la gattina è sprovvista di personalità giuridicaI U non potrebbe in niun raso pre-| tendere e ritenere la somma. Se-1 nonché, in opposizione ai nipoti I della defunta, i quali rivendicava-1 no naturalmente a profitto della[ .massa il capitale legato alla be¬ suola, si sono fatti avanti i c0m- ponenti la famiglia a cui la rfpja1 affermato che 1 centomila dollari! .spettano a loro, per le cure che| l van prestando alla « diletta he- istiola della compianta lady». La: decisione dei giudici non è ancora e a nota. Anche per dei giudici faci- Ioni si tratta di una decisione dif-|lìcite! Gatti cani colombi Il caso di Red è analogo, mi. più accidentato di quello di Michy. Il"ea e un magninco can barbone,,al °.uale la Padrona, l^uisa Uoli- nar; una "cca vedova di Chicago, i Iha lasciato morendo tutte le sue 1j : s?s1tanz.e-.,11 laso'.to tiJttavia, è stato fatto per interposta persona. Red aveva una giovane protettrice, Maria Hunter, la figliola del portinaio, e la vedova Dolinar, lasciando tutto il suo patrimonio a Red, ' ha disposto che Maria Hunter era tenuta a prodigargli telpiù affé uose cure godendo in; cambio 1 usufrutto del capitale ft-| no a"a morte della bestiola, epo-[ « in cui .1 capitale stesso sareb- *e passato alla Società zoofila di L: Chicago. Attraverso la fortuna piovuta sul capo di Red Maria [Hunter era divenuta d, co po una ragazza ricca ed aveva potuto at-; tuare 11 s,1° sogno, quello di dedi-|l carsi all'arte lirica. Manco a dirlo, |i'carsi all'arte lirica. Manco a dirlo l Red era trattato come un princi[pino: aveva il proprio medico cu rante, dormiva su guanciali di vel | luto ed una cuoca specializzata vegliava sulla sua dieta. Senon-l ; che, nel gennaio scorso, Red è.l scomparso misteriosamente dalla 1 casa della cantante. Rapito dai'i « gangsters » ? Pare di si. Patetici [e disperati si sono levati gli ap- : pelli delia giovane cantante, men- j tre alla ricerca di Red sono stati sguinzagliati i migliori segugi della polizia, ed alle cantonate del- le strade, in tutte le maggiori cit- tà della Confederazione, sono ap-' |parsi a centinaia i manifesti che j riproducono le fattezze della be- stiola. Tutto questo non fa soltanto sorridere. Induce a considerazioni profondamente amare. Vien fatto di pensare, in cospetto di questo ; sciupio di fortune, all'umiltà di j qilei legato: «un posto al caldo, , neiia stalla, d'inverno, che un : montanaro della Val di Susa, tale Serre, otteneva anni fa da un pa- ; rentp e che gli eredi si ostinavano U non riconoscere. Per non dare | esecuzione alle, volontà, del de in que- ! j'hs, gli eredi si appellarono al tri;bllna!e ed aMa col.te. E solo si ac Lutarono quando la corte di To',.jno cniari che il legato , 8tione ,. non produce un diritto reale di uso ma una cosidetta ser- vitu irregolare, dalla quale deriva ,lna semplice obbligazione perso- .na,e dell'erede verso il legatario», v Egualmente bizzarro come 1 la- sciti delle due vecchie signore di oltreatlantico, ma più umano, sep- pure ancora coreografico, il lascito del latifondista Limbok Alessandro favore dei colombi del- ! la città di Gycir, in Ungheria. Il , Limbok godeva di molla popolarità per il suo grande amore ver-so gli animali ed era chiamato il «papà dei colombi*: tre volte al | giorno, in qualunque stagione e |con qualunque tempo^ egli si re- icava nella piazza del Ring per di- jstribuire il becchime ai suoi pro- tetti. Morendo. Alessandro Lim- i Dok ha lasciato un testamento in ■ cuj destina 500 mila pengo al Co- mune, a condizione che provveda->alla, nutrizione ed al ricovero dei •j colombi cittadini. Un nipote del ; defunto ha impugnato il testa-1 mento, rivendicando la somma destinata ai piccioni, ma il tribu;naie di Gydr ha respinto l'impu: ^nativa e, preoccupandosi che la [disposizione del de cujms abbia' deg-na esecuzione ha invitato la , vanno tuttav.a, sempre disperse lin questo modo. Talvolta la desti- ; nazione è nobilissima, anche se la disposizione testamentaria che la [ consacra è inconsueta nella formaiI | 1 I 1 [ jin queato municipalità di Gyor a provvedere, al più presto « un adeguato rifugio * per i tubanti eredi del ricco; latifondista. Bernard Stiaw contro i giovani : Le ricchezze dei testatori non ! e si colora della bizzarria. Cosi, | l'industriale svedese Adolfo Lind gVeen, spentosi pochi mesi or sono:a Stoccolma, ha lasciato ai figlioli soltanto quanto è necessario «per formarsi una posizione » ed ha ile |atinato il grosso delle sue sostan ze, circa sei milioni di corone — trenta milioni di lire —, per lacreazione di un ente che he davenire «in aiuto dei giovani retti e laboriosi ai quali la mancanza Idi una piccola spinta iniziale pre-,giudica spesso tutta l'esistenza ». n testatore ha spiegato, nel det- i tQre quegte disposizioni, di avere 1,*, OMervaf0 nel corso della jsua vita che tutti coloro i quali senza sforzo vengono ad avere molto danaro, attirano, prima o poi, l'infelicità su se stessi e sui congiunti. Ed è da questo pericolo l^bST ~£ e^f spettato." L'ideai; , non ft E. , |mente diffusa nel Nord America!ribadita recentemente!„iche egli ha voluto salvaguardare [figlioli, lasciando ad altri quanto [[ed è gtata da Bernard ShawHl 'gTande'umo L,st „ Ie riferendosi al modo ^ cui d£,porra delle proprie so st ch£ rendono a qualche dlecina di milioni, ha dichiarato ;cne si preoccuperà esclusivamente |dei vecchi delle vedove e dei |bambini, trascurando totalmente i giovani perchè « non c'è maniera più sicura per condurre i giovani alla rovina che promettere loro nna eredità» l Secondo altri, tuttavia, il pe .ricolo può essere ovviato ove il !| giovane erede sia sottoposto ad 'una prova. E di questa opi-.opi nione " si è dichiarato il pluri- : niilionario americano Peter Ray-; nold, il quale, istituendo erede uni-l versale il figliolo Jack, ha cosi dl-j| sposto nel testamento: «Il mio patrimonio sarà posseduto da mio figlio quando questi, per almeno 'tre anni, sarà venuto ogni giornoj ;irw^,X1XS"i avrà ripetuto sulla mia tomba il comandamento ricordati di onorare, il padre e la madre ». Sulle prime, l'erede rifiutò di accettare l'eredità a questa condizione, ma, persuaso dal magistrato che la clausola era pienamente valida e i beni paterni ove non si fosse assoggettato alla prova voluta dal !che avrebbe finito col perdere testatore, egli si è risolto ad intra prendere quotidianamente il pelle grinaggio al camposanto ed a ri petere sulla tomba del genitore il precetto cristiano cosi ricco di ammonimenti. i Una condizione consimile era stata imposta anche da un egri- ' coltore piemontese, tale. Carmelo Giannitei, al fratello Adolfo, isti- tuito etede universale in odio agli altri fratelli. «Mio fratello Adolfo, però, dal giorno in cui entrerà in possesso del mio patrimonio - aveva scritto il de cujus nel tesia¬ i mento — dovrà ogni mattina, alle nove, recarsi al camposanto e re aitare sulla mia tomba i.n'Arc M„ ria. Mancando all'appuntamento anche una sola mattina, o andan dovi in un'ora diversa da quella da me voluta, egli perderà ogni diritto all'eredità, la quale dovrà in tal caso essere divisa in parti eguali fra gli altri miei due fratelli Angelo e Riccardo t. Ora, accadde che l'erede, una mattina mancò all'appuntamento che il de I icuju.t gli dava quotidianamente [d'oltre tomba. Era a letto, ammaj lato di polmonite, e lo provò con lun certificato medico. Ma gli al tri fratelli, che per otto mesi inin- terrotti avevano montato la guardia al cimitero attendendo l'oc casione che poteva farli entrare in possesso dei beni dell'estinto non si acquetarono dinanzi alle r'agioni di forza maggiore opposte dall'erede ed intentarono causa, so stenendo che la condizione imposta dal de cujus era stata violata. Apoteosi del tardi Anche in questo caso la bizzarria testamentaria non è semplice, pura face7'ia- B ta,e non è neppure nel caso della signora Mac Gregor Philipps, la quale, lasciando 25 mila sterline all'università di Leed, ha stabilito che questa somma dovrà essere impiegata per l'insegnamento delle buone maniere, attraverso corsi che dovranno essere frequentati dagli studenti, ma ai quali « i dirigenti del Vun^eralta d4ovranno intervenire . . . p„_. fano,ia a i S^LJ-' ^ ' fj testatori che hanno tradottoili verri le lóro u° t:—,- ,ml„n.> _ |recente un^vvoc^dl BelCTado! sono ricorsi al sistema delle paro- ; le incrociate per far ammattire gli 2redi. E pura facezia è, infine. ia bizzarria di quel testatore lon dinese, sir Goodban, il quale lasciando un patrimonio di ven jtitre milioni ha offerto la più .categorica smentita al vecchio |adagio: «la puntualità nella vi ta è la sorella maggiore del suc cesso >. Sir Goodban, uomo che si 1 era fatto da sè, giungendo ancor giovane ad un posto di primo pia|no nell'industria londinese, godeva fama di essere l'uomo che ave- Va battuto tutti i primati del ri- tardo nel Regno Unito, perdendo il maggior numero di treni, mancando a tutti gli appuntamenti, giungendo trafelato, ultimo, a tutte le cerimonie, le più importan- Spegnendosi, sir Goodban ha la sciato questo testamento: «Io ho Soduto semPre la pessima reputa- f">ne di non essere stato puntuale agli appuntamenti, durante tut ta la mia esistenza. Sarei assai te¬ tl della vita. anche quella delle aue nozze. lice di tener fede alla mia reputazione anche in morte. E poiché non è in mio potere di ritardare l'ora della mia morte, sia ritardata, invece, l'ora del mio trasporto funebre. E cioè, questo avvenga venti minuti dopo l'ora fissata, in guisa che, attendendo, i miei amici riconoscano me vivo in questa mia premeditata facezia mortuaria ». Senonchè il desiderio dell'estinto non ha potuto essere esaudito percne i apertura del te- „ame.,!? .J*L*Unf" va ' Francesco Argenta rali, e la disposizione che ordina- I ritardo nelle eseqi conosciuta... in ritardo. I procedenti Articoli «ni -tTeetampn. li hfcznrri » sonn >i.uii pubblicati noi f^js ig settembre.' 28 a5t'!',0 0

Luoghi citati: America, Bergamo, Chicago, Nord America, Regno Unito, Stoccolma, Ungheria