La figura del cap. Arrigo barbaramente ucciso dalla RAF

La figura del cap. Arrigo barbaramente ucciso dalla RAF La figura del cap. Arrigo barbaramente ucciso dalla RAF e Roma, 18 settembre. Vittima del recente barbaro attacco dei piloti della R.A.F. contro l'ospedale di Gondar rimase pure, come venne ufficialmente comunicato, il capitano medico Enrico Arrigo, di Civitavecchia, mentre pur sotto il fuoco nemico era intento ad eseguire un atto chirurgico su dl un ufficiale ferito. L'Arrigo, già combattente nella guerra mondiale 15-18, si era recato a sua richiesta nel febbraio 1939 nell'Impero, dove aveva assolto brillantemente il suo compito professionale. All'inizio delle ostilità in terra d'Africa. l'Arrigo era medico primario all'ospedale di Gondar dove ha esplicato la sua alta missione con zelo e passione fino al giorno dell'assassinio di cui è rimasto vittima ad opera dei piloti della R.A.F. L'Arrigo, recentemente, aveva inviato a un collega della sua città natale, dottor Giocondo Dominicls, una let tera che è come il testamento spirituale dell'eroico capitano medico e nella quale è ancora una volta documentato l'alto spirito dei nostri soldati e l'impulso animatore che ad essi dà il foro comandante generale Guglielmo Nasi. Ecco il testo della nobile lettera riferita dall'agenzia Le Colonie: e tndptnVcglmqasrls|Le notizie dell A.O. le sa me- : gito di noi; siamo rimasti soli noi (3 Gondar assediati; ti assicuro, pero che 1 morale di tutti noi ri- P P?.r 3uan- d è 7 e o l à e e e e masti è elevatissimo e to non sono pochi i sacrifici' e le rinunce, pur tuttavia noi non ci arrenderemo mai; è questo l'ordine dell'eccellenza generale Nasi, il quale non risparmia fatiche e tutti i giorni ispeziona le linee di difesa, le perfeziona in modo che gli inglesi non passeranno. A viveri stiamo certo male, ma se tu fossi qui non sentiresti un lamento nè un rammarico per tanti sacrifici e rinunce. Solo abbiamo dato la nostra salda parola di non arrenderci e sta sicuro che non ci arrenderemo. Ho avuto una decorazione. Il comandante dello scacchiere ovest generale Nasi, mi ha concesso sul campo la croce di guerra al valore militare. Mi è stata pure concessa l'onorificenza di cavaliere ufficiale della stella coloniale e la nomina a maggiore medico è imminente. Non so se potrò rivedere la nostra cara città natale perchè la nostra situazione è tale da mettere in bilancio anche la possibilità di non poter più ritornare. In ogni modo ti assicuro che se anche dovessi dare tutta la mia vita alla Patria sono felicissimo di offrirla. Mi hai conosciuto sempre costante nei miei doveri, la mia vita non mi offre di meglio di dedicarmi al servizio senza limiti di sacrificio e morire per il bene altrui. Non so se, e quando, ti potrò riscrivere, ma in ogni modo sappi che ti ricordo sempre con affetto e ti prego di ricordarmi benevolmente con tutti i nostri comuni amici. Un condialissimo abbraccio. Tuo Enrico*.

Persone citate: Enrico Arrigo, Guglielmo Nasi, Nasi

Luoghi citati: Africa, Civitavecchia, Roma