Le direttive di Tassinari per le colture granarie

Le direttive di Tassinari per le colture granarie Le direttive di Tassinari per le colture granarie L'azione centrale e periferica per lo sviluppo dei grani precoci - Come saranno assegnati i vari premi Roma, 11 settembre. Il Ministro per l'Agricoltura ha tenuto rapporto agli esponenti delle organizzazioni sindacali, economiche e tecniche dell'agricoltura. Erano presenti 11 Vice-Segretario del Partito, Cons. naz. Pascolato, i presidenti delle Confederazioni fasciste degli agricoltori e dei lavoratori dell'agricoltura, 1 presidenti dei settori della Federazione Nazionale dei Consorzi provinciali tra i produttori dell'agricoltura, il segretario nazionale del Sindacato Nazionale Fascista dei tecnici agricoli, i presidenti della Federazione Italiana dei Consorzi agrari, del Comitato nazionale della stampa e della propaganda rurale, del Comitato del Concorso nazionale del grano tra i parroci e sacerdoti, del Comitato nazionale per l'incremento delle concimazioni, i Direttori generali della produzione agricola, dell'alimentazione e della tutela economica dei prodotti agricoli e gli Ispettori agrari compartimentali. Penetrazione capillare Il Ministro Tassinari, dopo aver ampiamente illustrato le disposizioni del Duce per l'incremento delle semine e la parola d'ordine « seminare molto e bene », ha invitato gli intervenuti a voler impartire disposizioni agli organi dipendenti per l'attuazione di un piano di intensa propaganda ed assistenza allo scopo di realizzare la direttiva del Duce vincendo tutte le difficoltà che potranno frapporsi in dipendenza dello stato di guerra pur di assicurare i prodotti indispensabili in questo eccezionale periodo alle Forze Armate e alla popolazione civile. A tal fine può riuscire particolarmente efficace la penetrazione capillare fra le masse rurali che possono svolgere le organizzazioni periferiche dell'agricoltura. E poiché la fatica che i rurali si apprestano a compiere deve trovare una giusta ricompensa, il Governo fascista assicura ad essi un prezzo remunerativo del grano e degli altri cereali. Prematuro sarebbe per altro stabilire, fin d'ora tale prezzo, dato che gli elementi di costo sono suscettibili di variazione durante il ciclo produttivo. Tuttavia gli agricoltori possono incrementare e perfezionare le semine nella sicurezza che nella fissazione del futuro prezzo del grano saranno tenuti presenti tutti gli elementi di costo. La fissazione di un premio a carico dello Stato di L. 200 per ogni ettaro seminato a grano, segale e orzo costituisce un vantaggio a favore di coloro che esplicano la loro attività in zone in cui, per particolari condizioni di ambiente, non riesce possibile conseguire una elevata produzione. In rapporto alla superficie che potrà essere semina ta a grano, il premio di semina im porterà una spesa superiore al mi uiardo di lire. Esso verrà corrispo eto con la maggior sollecitudine in modo che gli agricoltori benefice ranno rapidamente del notevole contributo. Il premio sarà attribuito ai con duttori di fondi, siano essi proprie' tari, affittuari o enfiteuti; per una parte proporzionale alla quota di partecipazione al prodotto viene assegnato ai mezzadri e ai compartecipanti in maniera che lo sforzo comune che gii uni e gli altri compiono trovi adeguato riconoscimento. La maggiorazione al prezzo-base Il Ministro Tassinari ha annunziato a'trcsi la decisione adottata dal Duce di concedere una maggiorazione di prerzzo in favore dei grani precoci che saranno prodotti nel 1942 in ragione di L. 40 al quintale per quelli prodotti nell'Italia meridionale e insulare e di L. 20 al quintale per quelli prodotti nel restante territorio. Ciò, si noti bene, in aggiunta al prezzo-base del grano, alle quote integrative, ai premi di acceleramento od altro cui potrà aver diritto il produttore. E' ai grani precoci, infatti, che deve essere data la preferenza dovunque trovino condizioni ambientali appropriate in quanto essi sono capaci dei più elevati rendimenti sia per l'intrinseca attitudine produttiva sia per il vantaggio che possiedono di resistere e di sfuggire alle maggiori avversità, sia infine per che consentono un anticipo di raccolto che costituisce un fattore della maggiore importanza. Per queste considerazioni la coltivazione dei grani precoci deve trovare adeguato sviluppo anche nell'Italia meridionale e insulare là dove ad essi possono essere assicurate le particolari cure che detti grani richiedono e che gli agricoltori sono chiamati ad apprestare. E poiché in un ambiente nuovo la coltura del grano precoce è relativamente onerosa, è stato stabilito un maggior premio per le regioni meridionali e insulari. Un altro provvedimento di grande rilievo, soprattutto per le popolazioni delle zone di alta collina e di bassa montagna dove vi sono molti terreni soggetti al vincolo idrogeologico, è quello in forza del quale gli agricoltori saranno esonerati dal rispetto di questo obbligo e potranno procedere alle semine in terreni sodivi e saldi. In proposito saranno prontamente emanati i relativi provvedimenti i quali sono caratterizzati da una estrema semplicità. A parte l'efficacia degli accennati provvedimenti, il Ministro ha come altre volte conchiuso accen nando ai dovere imperativo di mettere in atto tutti gli accorgimenti e di impiegare con il massimo discernimento i mezzi capa ci di esaltare la produttività dei terreni, considerando come ogni sforzo che tenda a superare le difficoltà inevitabilmente create dallo stato di guerra, è ben poca cosa, di fronte al sacrificio di chi combatte. Sulle comunicazioni fatte dal Ministro ha preso la parola il vi ce Segretario del Partito Pasco lato, che ha portato all'azione la piena adesione del Partito e, suc, . "salvamente, i Presidenti delle Ce derazioni agricole hanno par 1 nome dei rurali. La riunio¬ ni è chiusa con il saluto al Dace. nhmtmmsisdmcpcscndzteimlllAtBMEUPRSRclbcmLfMEdMdMMLa direttiva del Duce per la mio va. campagna agraria ha formato oggetto del rapporto tenuto dal Ministro Tassinari agli esponsnt' delle organizzazioni sindacali economiche e tecniche dell'agricoltura. La direttiva è, come sempre, precisa e aicura nella sua lapidaria conciaione: k Seminare molto e bsjie»: ciò significa che gli agricoltori italiani, consapevoli dei doveri che l'ora impone, non dovran- fRA no limitarsi a seminare quanto hanno seminato negli anni scorsi, ma dovranno seminare tutta la terra che è possibile seminare, in modo che non una sola zolla rimanga incoltivata. Da uno sguardo venerale, alla situazione alimentare del Paese impegnato in una grande guerra si rileva che, malgrado gii oltre duecentomila ettari di terreno seminati in meno nella scorsa annata cerealicola al confronto di ciucila precedente, e malgrado le avverse condizioni atmosferiche durante la stagione delle semine e la mancanza di apporti integrativi che noi ricevevamo dall'estero, la saldatura fra il vecchio e il nuovo raccolto si r> compiuta nelle mi-gliori condizioni. Il pane è assiru.-rato, e con il pane tutto ciò chenecessario al popolo italiano.Tutte le misure attuate dal Ministero dell'Agricoltura per disciplinare i consumi hanno pienamenteraggiunto lo scopo, senza turbareil ciclo produttivo agricolo. A questo proposito si può direche le necessarie restrizioni impo-ste nel settore delle carni, non sol-tanto hanno permesso di salva-guardare il nostro patrimonio zootecnico e di provvedere all'ingente fabbisogno delle Forze Armale; ma hanno anche dato come risili tato che il nostro patrimonio zoo-tecnico e oggi superiore, sia pure in lieve misura, a quello che avevamo all'inizio della guerra. Oggi si dispone, infatti, di un numero maggiore di capi bovini -e suini rispetto a un anno fa. Da ciò non si deve dedurre, naturalmente, che le misure restrittive potranno essere rallentate, ma si traggono alcune conseguenze di particolare importanza per l'economia agricola, e cioè che è assicurato ai lavori dei campi una maggiore forza motrice animn?e che compensa in parte la deficienza dei carburanti, e che è assicurata inoltre una maggiore quantità di concimi -\naturali oh* compensa la Aeficien-\za di quelli chimici, e che infine e restano inalterate tutte le pradn.\zioni zootecniche dalla carne al e' latte, al burro, ai formaggi, ai grassi animali. Per la nuova campa (ina. granae'ria no>i basta però — come si è \dctlo — perseverare su, quello che e\finnra si è fatto. Nella maggiore - estensione delle coltivazioni ai[deve -\trovnrè il compenso alle difficoltà -I?" mantenere Vallo livello raggimi e ; lo con la ha/Inolio del tirano. I Nel campo produttivo dell'Olio si\ può dire che anche per questo im-1 portantissimo alimento, il. Miniate-] -\r" dell'Agricoltura stabilirà a suo[tempo i prezzi del prodotto della] innova campagna, in modo che essi' situiti equi e remunerativi. ! Posto dunque termine a tutti i, lavori inerenti alla decorsa campa- [qua, completando anche sollecita-[mente le consegne aqli ammassi, il rurali si dedicheranno ora con moU I e i o n e e a tiplicale energie alla nuova. I provvedimenti disposti dal Duce con la concessione di premi e có:i la fissazione di nuovi prezzi dei cereali della prossinia campagna sono la testimonianza della vigile cura con la quale il Regime segue la nobile fatica dell'agricoltore. ■"►

Persone citate: Duce, Pasco, Tassinari

Luoghi citati: Italia, Roma