In margine alla riunione romana

In margine alla riunione romana NOTE DI PUGILATO In margine alla riunione romana Molto « tifo * e molte discussioni dopo la riuscitissima riunione romana organizzata dalla Società «Bruno Mussolini» allo Stadio del Partito. Tifo perchè ognuno dei principali attori aveva un folto gruppo di ammiratori, discussioni perchè alcuni incontri, e specialmente quelli Botta-Minelli c Rossi-Oldoini, sono stati molto equilibrati. Sottoposto a critica è stato il verdetto cito ha dato vincitore Botta su Minelli ed anche quello che ha decretato l'esito di parità tra Rossi e Oìdoini. A nostro parere Botta ha meritato la vittoria di stretta misura (l'esito di parità era vietato trattandosi di vn incontro valevole come semifinale per il titolo italiano dei pesi leggeri) perchè ha colpito con maggiore precisione e potenza mettendo in difficoltà tre volte l'avversario. Le azioni di Minelli, se si sono sviluppate con grande decisione e irruenza, raramente sono state efficaci e spesso confuse. Minelli è KM pujtilc dotato di grande coraggio e fiato e che possiede ammirevoli doti di recupero, ma non sa portare i coltri che, di conseguenza, perdono molto di efficacia e precisione. Botta non è continuativo e. perciò accade che l'avversario ha la possibilità di risalire lo svantaggio subito nelle riprese in cui il romano prende decisamente l'inielativa. Così ha perso l'incontro con Minelli nel gennaio scorso. Il combattimento di domenica ha avuto, del resto, presso a poro le caratteristiche di anello di nove mesi fa, con la differenza che allora Botta riusci una sola volta a mettere in difficoltà l'antagonista, mentre domenica scorsa per ben tre volte il pugno del giovane laziale ha- scosso il bergamasco sottoponendolo poi, per tutto il resto della ripresa, ad un severo martellamento. Il pubblico ed i tecnici non hanno potuto, naturalmente, fare a meno di stabilire dei confrónti indiretti tra Botta e Proietti Roberto, l'altra recluta dei «leggeri » che si è esibita domenica battendo nettamente ai punti Fabriani. Ma i confronti indiretti in campo pugilistico non possono avere un grande valore. Certo che Proietti Roberto fa progressi rapidissimi in campo professionistico e pone con autorità la sua candidatura al titolo italiano per la fine del corrente anno o, al più tardi, per l'anno prossimo. * * Oldoini può ben dire di essersela scampata per il rotto della cuffia poiché in noìi buona giornata si è trovato di fronte a un Rossi preparato e deciso. Tutti si aspettavano che U campione d'Italia dei medio-massimi si imponesse, come il suo solito, nelle ultime riprese, ma il finale di Oldoini questa volta è. mancato. Per questo buona parte del pubblico ha ritenuto ti verdetto di parità un regalo che i (/indici hanno voluto fare, allo spezzino. Le nostre impressioni sono state le seguenti: combattimento monotono in cui sia l'unp che l'altro dei contendenti, è soprattutto'Ol¬ j{It■jg doini, hanno dato l'impressione di spendere le energie con una parsimonia impressionante. Rossi ha cercato dì dare a tratti una caratteristica brillante all'incontro, ma il suo giuoco troppo uniforme non ha potuto costringere lo scaltro Oldoini ad uscire dalla sua tattica difensiva, basata su colpi di arresto, tattica che spesso è pienamente riuscita. I giudici, alla fine delle dodici riprese, pur riconoscendo che il più attivo era stato Rossi, non si sono sentiti di detronizzare un campione che, se non aveva vinto, non si poteva dire battuto. Francamente non vediamo nè nel romano, nè. nello spezzino, ormai anziano, pugnatori di valore internazionale e vogliamo sperare ohe Giunto abbia fatto progressi tali da mettere d'accordo' presto Oldoini e Rossi, impossessandosi del titolo nazionale. * *- Una severa, ma giusta applica*zionc del regolamento nella parte che tratta dei colpi di testa, si è verificata nell'incontro GarbarinoPeire. Il poderoso medio-leggero trevigiano, dopo aver messo a terra tre volte il torinese, lo colpiva involontariamente, ma nettamente, con un colpo di testa all'arcata sopraccigliare sinistra producendogli una larga ferita. II sanitario di servizio ha dichiarato che Garbarino non poteva continuare l'incontro e l'arbitro, applicando il regolamento, ha squalificato Peire e assegnato la vittoria a Garbarino. Ripetiamo, j la decisione è stata severa per un {pugile che dominava l'avversario, I ma l'esempio seririrà a. mettere in guardia tutti ì pugilatari che entrano troppo poco di evitare i coìr ■ pi di testa. Ciò che. non abbiamo trovato sportivamente giusto è stata la jsalve di fischi che ha accompagnato Peire agli spogliatoi. Era \già stato abbastanza punito dal i verdetto. Carlo Volpi

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