«Judith triumphans»

«Judith triumphans» Concerti e Teatri «Judith triumphans» di Vivaldi ai Rozzi dì Siena (Dal nostro inviato) Siena, 8 settembre. Il giubilo di Venezia per le vittorie sul turchi nel 1715 e '16 ebbe una eco anche nel Pio Ospedale, cioè nel Conservatorio della Pietà, dove il maestro dei conceru- l'illustre don Antonio Vivaldi. i" appunto nel '16 Incaricato di compc -re un oratorio celebrante Ia potenza dello Stato. Le ospealtere, le giovani e valenti cantan ti e strumer.tiste dell'istituto esclusivamente femminile, lo ese guirono nella loro sede. Allegori camente fu scelto il tema di Giu ditta che uccide Oloferne e trionta, in Betulia. L'ebrea vendicatri ce simbolizzava Venezia, e il ti ranno il turco, Vivaldi, eHe due anni prima a veva scritto per lo stesso Ospe date l'oratorio Mouses Deus Pha raonis. s'attenne alle usate forme, Escluso, per l'influenza della Spagna, lo Storico, l'oratorio allora differiva dal melodramma per l'argomento, biblico o agiografi co; ed era sovente un poco più ricco di mezzi, disponeva cioè dei coro e di strumentisti numerosi, Le partiture degli oratorii risul tavano perciò a Venezia e altrove più complesse di quelle del melo- drammi scenici. Salvo qualche eccezione a Napoli e a Firenze, non furono mai sceneggiate. Lo spettacolo era lasciato ai teatri; e la lettura del libretto, per lo più scevro dell'intricatissimo intrec ciò di maniera metastasiana, fa cilitava all'uditore la comprensio ne della vicenda drammatica. Mi sono perciò rallegrato che qui si sia rinunciato al proposito, prima annunciato, di rappresentare la Giuditta vivaldiana con scene e costumi. E' sempre bene tenersi | [;l all'originale. Vivaldi seguì dunque lo schema dell'oratorio praticato dalla scuo ja napoletana: recitativi secchi e arie col da capo, qualche recita- tivo obbligato, qualche coro; an che qualche strumento meno usa- M^tófnSj^ salmoè, cioè una specie di oboe. l'organo. Di tali strumenti il mae stro Vito Frazzi, incaricato della elaborazione della partitura, ne ha sostituito qualcuno, altri ne ha espunti insieme con le arie, circa dieci su trenta. Egli ha tagliato quasi due terzi del recitativo e ac colto l'idea della Direzione artisti ce. della Settimana di sostituire le voci femminili dei personaggi ma schili con voci virili. Si sa che gli Ospedali veneziani istruivano sol tanto <.le figlie », e si è certi che anche Jtiditha fu cantata da don ne. Sarebbe stato tanto curioso e PanotaflomstdeivtotahasefiecideIadecoraDnie Mpr[annttitlilItlitRelillleIdIlIdlilllililVeIrElIrIrIWToldiiiS.ldMAMMSTollSiTeI'ViMLSS Gran, Sacerdote contralti eilSer- \v° di Oloferne soprano: Affldan-iP-do ta\\1 parti al baritono, al tenore, \ n-cancellata una nota tipica del n tempo e dell'opera d'arte, e. come1 al'sSlito. s'è Tato a. pUbbÙco una i inesatta nozione culturale. Infine nì Vivaldi segui l'altra consuetudine t.to intonare il testo latino; questo i era tornato un poco in onore alla f. fine del Seicento. Io Tutt insieme questa musica vi-1 n valdiana non e diversa da quellaIFo mimninde clic rlp«cri delia sua Ultmpuioe, tue uescu- e}1"™™ °»e anni or sono. Suona i maestosa, splendida, ne la pastoi nienarai^wii ar,-hi ncii-intor i sa Pienezza degli archi, nel ìnter vento sobrio e colorito deg 1 stru- - • .. „„,;„., _„,,„ „5„;„._„i„ - " solisti, nella magistrale lII, ! 1-. vocàle> esPerta f. persuasiva." Non I T- sernPre pregne ai pathos, le melo- L s'ascoltano volentieri, grazie Ui alla loro venustà e al sapiente ,' svolgimento delle arie, tutte col maestro An- ti t. ti -i di tali musi- ; | che e Ut1 analizzatore e un Inter- l Pr.ete «celiente, un vivificatore, e stesura armonistica, nella pretta IJo f^f^,^111^^.?.-15™*™?™?? „„t!„? e ^7. i S„ì„„S,,i„, e """"Sfè SLÌSSWS S^XT^ Sa S£E?^J&S2SLF.& StóEto «ano opportunamente lo spicco e I - a^^^^ al flnìnk?™*'^™ £"!ri"h*! nella maggior parte generiche, tratteggiano alquanto i persona*- gì maggiori. Oloferne e un rude gagliardo, che talvolta attenua illpiglio irruente per vagheggiare el1 sedurre la bella matrona; così nel-,P l'aria Sede, o cara. Giuditta è parr.,ticolarmente eEpressiva allorché si I fìnge turbata {Agitata infido flae''') 0 s'appresta al colpo mortale m- ('» sonno prof lindo), ma ha pure n-, maestro Guarmen 1 oratorio ha : avuto zelanti esecutori nelle si- ta ' S^0Te Nicolai e Corsi, nei signori io i Reali, Del Signore e Oassinelli. di ' Caloroso successo, nell affollatis eisimo Teatro del Rozzi, mtai ha 1 e-ìmomenti delicati (Transit aetas). a i Vagaus, il servo di Oloferne, ha o- accenti vigorosi. Non manca dund ; 1ue la caratterizzazione pur nella o monotona fissità schematica delle o1 arie. Ma soprattutto è da pregiare le1 qualità elevata e specifica del ro la musicalità strumentale. Concertata e diretta con alta ro 'a musicalità strumentate. ui Concertata e diretta con alta ei esperienza e gran senso d'arte dal n. maestro Guarmen, l'oratorio haA. Della Corte

Persone citate: Antonio Vivaldi, Del Signore, Della Corte, Vito Frazzi, Vivaldi

Luoghi citati: Firenze, Napoli, Siena, Spagna, Venezia