Londra spera che l'intervento abbrevî la durata della guerra

Londra spera che l'intervento abbrevî la durata della guerra L'AMERICA Londra spera che l'intervento abbrevî la durata della guerra Berna, 6 settembre. I giornali londinesi si abbandonano a mille variazioni sul tema dell'appello lanciato agli Stati Uniti da Mackenzie King e da Churchill. Essi illustrano le idee del Primo Ministro canadese, cercando anzitutto di dimostrare l'inscindibile unità dei destini riservati alla Gran Bretagna e all'America. Se le loro sorti sono legate, se le loro ideologie sono le stesse, gli obblighi dovrebbero pure essere gli stessi. Dal momento che la Gran Bretagna ha dato all'America la garanzia d'intervenire in suo aiuto nell'Estremo Oriente e questa garanzia l'America l'ha accolta con molta soddisfazione, ne viene di conseguenza — cosi ragionano gli inglesi — che il governo di Washington dovrebbe dare la stessa garanzia all'Inghilterra per quanto riguarda il suo territorio; dovrebbe cioè impegnarsi ad entrare in guerra, al più tardi, allorché la Germania tentasse una azione contro le coste britanniche. Ciò avrebbe un effetto salutare sui tedeschi e, secondo quanto ha dichiarato Mackenzie King, abbreverebbe la guerra. A tale proposito, il corrispondente londinese della Neue Zìircher Zeitung osserva che nessuno finora ha saputo spiegare come e perchè una simile garanzia sarebbe capace di abbreviare la guerra; ma sta di fatto che tutti a Londra sono d'accordo nel riconoscere che essa avrebbe molta importanza anche per questo lato. Uno dei principali argomenti con cui si sostiene che se l'America non interviene subito dovrebbe per lo meno promettere d'intervenire nel caso di un tentativo di invasione è questo: l'Inghilterra ha enormemente potenziato la propria difesa. Di questa difesa, siccome gli interessi ed il nemico sono comuni, approfitta anche l'America. Ora, dopo due anni, come è possibile che questa non senta il dovere d'impegnarsi a difendere con le armi il bastione del mondo anglo-sassone? A Londra si attende con ansia l'effetto di questi inviti sul popolo americano; ma c'è anche chi teme, a dire il vero, che certe lezioni di morale possano produrre l'effetto contrario a quello desiderato. Fino ad ora. comunque, al di là dell'Atlantico pare si facciano orecchie da mercante. Anche per l'affare del Greer l'attesa in Inghilterra è molto ansiosa. La Suissc, commentando la situazione in un articolo scritto prima che si sapesse che l'attacco era partito non dal sottomarino germanico ma dalla controtorpediniera americana, esprime il dubbio clie l'equipaggio della nave americana abbia potuto cedere ad un eccesso di nervosismo scaricando le sue granate contro un sottomarino che non c'era. Il giornale pone comunque in evidenza la rischiosa politica del Governo jdi Washington, giudicando senza 'precedenti "la posizione che esso ha adottato riguardo al conflitto europeo dal quale gli Stati Uniti restano fuori pur comparendo ormai come il nemico principale delle Potenze dell'Asse. u. s.

Persone citate: Churchill, Mackenzie King