La guerriglia continua sui monti

La guerriglia continua sui monti Mi giogo La guerriglia continua sui monti L'indipendenza e la sovranità violate dalle misure adottate dagli inglesi Budapest, 6 settembre. Entrati nell'Iran, la cui capitale Teheran è completamente tagliata dal mondo esterno, russi e inglesi pare stentino a mettersi d'accordo non solo fra dì loro ma anche con i vinti iraniani. Le condizioni dell'armistizio sembrerebbero ad una parte dell'esercito troppo dure (andiamo però adagio nell'attribuire peso e importanza al comando di questo esercito sottoposto ad una pressione alla quale le sue forze non reggono), quindi il governo non osa sottoscrivere, con la conseguenza che gli invasori minacciano di inasprire i patti. Certo è che .se i persiani vogliono farsi un'idea della loro sorte futura ponendo mente a quanto accade nell'Iraq, hanno poco da stare allegri: gli inglesi hanno fatto condannare a morte in contumacia l'ex Presidente del Consiglio, el Gailani e i suoi principa- li collaboratori politici e militari. Quindi hanno messo alla testa dello Stato Maggiore un generale loro amico, Aminai Omari, che da due anni stava a riposo e siccome le precauzioni non sono mai troppe hanno addirittura affidato il comando e la riorganizzazione dell'esercito iracheno ad un ufficiale inglese, il col. John Ward fino a ieri comandante della piazza di Bassora. Db. quando il mandato era stato abolito, ufficiali inglesi in cariche simili non se ne erano più visti. Altro che indipendenza e rispetto della sovranità! Ed ecco perchè mentre nell'Iran occidentale dei reparti battuti in pianura insistono, nelle montagne, in una specie di guerriglia disobbedendo all'ordine governativo di deporre le armi e costringendo inglesi e russi a disperdere le forze in azioni di polizia, altri 1500 soldati coi rispettivi ufficiali che si trovavano maluccio nella zona occupata dai russi hanno varcato la frontiera turca facendosi volentieri internare a Van. A proposito di Turchia, questo paese si continua a definirlo nel « centro degli avvenimenti del vicino Oriente ». Se si considera la posizione geografica, certo si può parlare di centro. Ma se con la sonora frase si vuole intendere altro, allora bisogna stare ad attendere la spiegazione. Nelle cronache dei giornali turchi — dei quali alcuni continuano a buscarsi sospensioni come è toccato adesso allo Yenx Saba, alla Republique i al Tasviii Efkiar — spigoliamo che è allo studio un progetto per costruire una rete stradale lunga 10 mila chilometri, di carattere anzitutto strategico e non troviamo nel progetto nulla di strano perchè in Turchia, oggi come oggi, strade non ne. esistono e perchè la linea ferroviaria tra Adrianopoli e Svilengrad (frontiera bulgara) distrutta al tempo della campagna di Grecia, non potrà essere riaperta al traffico prima della metà di novembre. Visto che stiamo passando in rassegna i paesi confinanti con la Russia, segnaliamo un articolo dell' Universul di Bucarest che per la Romania rivendica territori ucraini, quindi che il Governo romeno ha espropriato 104 battelli fluviali appartenenti ad ebrei e ha posto nuove restrizioni alla circolazione automobilistica arrivando a sopprimere le corriere dovunque ci siano linee ferroviarie, eccezion fatta del solò tratto BucarestBrasso. In Ungheria, ragioni di salute hanno indotto il capo di Stato Maggiore generale Werth a di mettersi ed al suo posto il Reggente ha nominato Szombathelyi. I. z.

Persone citate: Gailani, John Ward, Werth