Musicisti grandi e minori nella Settimana senese

Musicisti grandi e minori nella Settimana senese Musicisti grandi e minori nella Settimana senese (Dal nostro inviato) Siena, 8 settembre. Il Vivaldi, il Bassani, il Torelli, maestri del concerto orchestrale, il Galuppi, il Piatti, maestri della sonata, il Marcello, il Caldara, lo Steffanl, maestri della vocalità, hanno occupato gran parte del primo concerto, cui accennammo, e del secondo di questa Settimana. E il secondo, diretto con acume, gusto e ricercata finezza dal maestro Roberto Lupi e affidato all'organista F. Vignanelli, a) clavicembalista R. Gerlin, ai violinisti F. Scaglia, P. Carmirelli, C. F. Cillarlo, alle cantatrici A. Anzellotti e S. Danco. ha destato largo Interesse e convinte approvazioni. F-a 1 maestri veneti ancora poco noti al pubblico dei colti concerti, è venuto ora in luce quel Francesco Antonio Bontorti, « dilotta nt»* » e sacerdote di Tiento, che visse dal 1672 al 1149, e sol- tanto nella giovinezza, trascorse qualche anno a Roma. Modesto, non fu ignoto a Bach, tanto chi1 quattro Invenzioni di lui vennero per errore stampate fra le opere del grande Giovanni Sebastiano. Ma questo caso non toglie nè aggiunge nulla al reale valore del Bontorli, che il prof. Guglielmo Barblan ha recentemente illustrato in una monografia, elaborandone parecchie composizioni, dello quali tre sono state qui eseguite con buon successo. Un Concerto per archi e cembalo è solido e vivace. In un Concerto per archi e assai pregevole un Recitativo del primo violino, vago, sognante prima, patetico e drammatico poi, sopra uno sfondo dl sensibili armonie degli archi. Un Mottetto per il Signore. cioè una cantata spirituale, pei' soprano, archi c cembalo, del 1703. è pure attraente e piacevole. Consta di due recitativi, non comuni nello svolgimento, e di tre arie, su testo latino. Questo è un arcadico omaggio a Gesù, un'offerta dl fiori e di devozioni, un'invocazione delicata, un godimento della divina natura: infine uh alleluia. Melodie eleganti, graziose, anche patetiche e toccanti, arie e ariette ben fatte, vocalizzi quasi teneri gorgheggi, modulazioni dell'armonia sulle parole più psicologiche, richiamano alla memoria la sensibilità e il singoiar tono della poesia d'accento religioso nel primo Settecento. Questa cantata merita d'essere accolta nel repertorio della musica da camera. Un Intiero concerto è stato dedicato a Claudio Montoverdi. Canzonette a una, due e tre voci e cembalo, madrigali a quattro, cinque e nove voci, sono stati eseguiti con accuratezza dal <r Piccolo coro di Sunta Cecilia » a Roma, il cui direttore, Bonaventura Somma, già più volte lodato, ha rinnovato la prova della sua concertazione sagace, corretta ed efficace. Con parecchi solisti, con lo stesso coro e con vari strumenti Alfredo Casella ha con la sua sicura musicalità diretto la famosa Sonata sopra. Sanata Maria, e il salmo Laetatus siivi. L'udizione, benché numerosa di pezzi, è parsa breve per la bellezza propria monteverdiana, e ha lasciato di sè un vivo desiderio e un bel ricordo. A. Della Corte

Luoghi citati: Roma, Siena