Bastianini visita a Zara la colonia « Bruno Mussolini » di Giuseppe Ambrosini

Bastianini visita a Zara la colonia « Bruno Mussolini » lina grande corsa, un grande campione Coppi vince per distacco la "Tre Valli" Dopo una velocissima gara in pianura, Bartah porta su S. Fermo un primo at-tacco, respinto ad opera specialmente del brillantissimo Bizzi -- La maglia;rosa corona con una fuga di 60 Km. la sua travolgente offensiva su Viggiùl (Dal nostro Inviato) 1 Varese 1 settembre «L« pi» firn, la più completaAta più piacevole, la più csptcssivaì <*>™' dell'annata e dire anche,\Parecchie precedenti,. Beco ^M^.^,¥*^._I?1frenetica' vivacità, la pienezza 'agonistica di questa gara, la quasi\,/enerale e spasmodica cornila!ti- spasmodica combatti fifa dei suoi attori, il godimento I che essa ci ha procurato nel sus-iseguirsi di azioni brillanti e vio-\ lente', nella visione di un film P"-\ noramico dei pifi incantevoli e ani- imato dalla passione di folle enfu- siaste e, infine, la soddi.sfazio ne di poter trarre indicazioni tecniche di cristallina limpidezza di liete promesse. Spirito nuovo Non ho la pretesa che il mio « discorso ai bianco-celesti », della vigilia, sia stato il seme di così union frutto, per quanto sappia che Leoni e compagni, chiamati a rn«co7fo da Lattuada, lo hanno ieri letto, discusso... e non del tut- to disapprovato. Ma il fatto è che "ini rome questa volti la squadra della Bianchi si è distinta per iniziativa ed ha contribuito a tenere allo il tono della gara là dove esso avrebbe corso ,1 rischio di precipitare. Lo si vide sin dalle prime bal>'<le. Dopo aver galoppato, pancia " terra, m lieve discesa e col ven faVor& *"w " Oallarate finn. 201 a li'i all'ora, ecco balzar fuori, con Laudi, Leoni, Zuccotti e Bini e prendere d'un salto ZOO metri di vantaggio. La mossa di passisti di tal folta allarmò subito i rosso-verdi e Magni, Favalli. Ricci e Volpi presero le redini dell'inseguimento, che fu serrato e incerto per paiccchi chilometri. Poi ai fuggitivi venne a mancare l'aiuto di Bini, che si sentiva afflosciare una gomma, e allora, la bilancia cominciò a pendere dall'altra parte, finché Favalli irruppe fra l'avanguardia con Bartali, Coppi, Bizzi. Cinelli, Servadei, Godio e Taddei. Il successivo rallentamento permise agli altri di rientrare a Vergiate. Poi si riprese, nonostante il vento fattosi contrario, a filare spron battuto Sesto Colende (km. STI ancora sulla media di lik- Bastò una tirata- di fiuto per dare a Introzzi e a Destefanis lo spunto per un'altra furiosa sgroppata che spezzò il gruppo in due parti, nella prima delle quali Leoni e Biz >«u uwio u...... wn, e Bizzi, con Vdletti, furono i principali autori de; ricongiungimento generale eosiechè fummo a'vfpBgcmSi lasciò ad Aligera /km. J,!>) il lago Maggiore filando sempre a .'li di mèdia, e poco dopo Roma natii e Generati s'involarono sulle ondulazioni che seguivano e Biz e Leoni, con Servadei, si prodigarono alla caccia, che. durò andando a Ciltiglio (km. 65, media .',2,2 distacco l'IO"). riaccostandoci al lago frustato da un maestrale nuverso e violento e bordeggiando sino a Geimignaga (km. SS, medio 1,0. distacco l,r,"). La firma al coni rollo frazionò gli inseguitori e CineHi. Valetti, Destefanis, Bram- », Magni S., Generati e Coppi urono i primi a riprendere i due poco dopo. Fin qui, dunque, i bianco-celesti avevano svolto unti parte prima- ria e la corsa aveva vibrato essen andtcscozialmente per merito loro. Ora, sul ?»™»©, < Bd ecco, infatti, alle prime rampe, Volpi all'opera, sostituito, dopo 2 em., da Magni, al cui scatto ri- sposero più pronti Ricci, Canavesi, Volpi e Destefanis, e un po' meno Cinelli, Crippa, Cottur e Felini. Un successivo attacco di Ricci o fece rimanere solo con Canavesi e Destefanis, ma Cottur si riportò sotto e allora stillò via Destefanis: cedette Canavesi, ina poi tornò con Volpi. Dietro, ti 100 metri, Coppi teneva la. distanza, ma d'un tratto, fu Valetti ad annullarla per primo, imitato dagli altri sul falsopiano. Quarantacinque uomini passarono insieme a Varese (km. 10!)) sulla, media di 38,5. Era finita la plinti parte della corsa e la sita coloritura e la sita media estimoniavano di una insolita, eccezionale vivacità. B'ópo tanto prodigarsi non si puó far colpa a nessuno se i 29 km. da Varese a Como rapprcsenocono imo zona di riposo, una pista di slancio per la seguente offensiva affidata agli arrampìcaori. Prima di Pontechiasso (km. 1.',!,) riuscì a Cinelli, Bevilacqua, Destefanis, Leoni. Landi, Cerasa, e Cottur di presentarsi al rifornimento con una quindicina di secondi di precedenza sugli altri. Ma al termine, della neutralizzazione, utti iniziarono insieme la immedi San Fermo. gcircshhslzmfesaaersdtacms"pGli attacchi di Bartali e Coppi E fu qui che si aprì la seconda parte della gara, con fin attacco ,.,rf„ Hi ónrt„n Noi che. non asWn^oeto oSsi Hreiso ri eravamo un vo' altar- dati aì rifornimento, quando ci ri lllmmn jn festa v'eo\cìlimo che Bart'ili era già rimasto solo con Cottur, inseguito da vicino da Gerasa, più indietro da Leoni, De- stefanìs Succi, Ricci e Landi e, più indietro ancora, da Cinelli, Bergamaschi, Bevilacqua e Bailo Mai nonostante l'impegno dei due allocanti, Leoni e Destefanis ripresero con impeto, Ricci, Cerasa e Landi con più pacata progressione. A un minuto e mezzo da questi sette premeva un gruppi. di diciassette unità in cui Bizzi Vir-im e Canavesi erano i più at fili, mentre Coppi faceva la parte rfr' gatto in agguato. Il riavvicinamento e il successivo ricongiungimento, dopo Cantclla. dei ritardatari fu opera qua si esclusiva di Bizzi. stupendo, animirevole e instancabile nel demo lire l'ardito piano di Battali, il quale su un tratto di strada sabbioso, giuoco d'equilibrio r di forza per andarsene di nuovo do solo, FdvH^ 'mii Leoni riuscì ad agganciarsi al- iti sua ruota e farlo'rinuncìare al tentativo. Tutti ripresero e seni forò seguisse unti relativa bonaccin. Invece, si scatenò la tempesta con una raffica portata all'improrvist, d'i Coppi sulla breve sa lita di Viggiù, che sconvolse di colpo la (orinazione. Bastarono a Coppi i 400 metri che conducono ai paese per pi eliderne 100 u Bur- cpic 1 /«li e il doppio a Bizzi. Volpi. Cot-itur. Bailo, Mollo. Vicini c Cana- Avesi e per far piegare sulle ginoc-\ìchia e definitivamente, Leoni, Gui\nelli e Ricci. \ Si pensò, a questo punto, che] 1^p/*^~j r"""h 'Birri questa punto aspettasse Bartali < c'erano I 'ancora da fare 61 chilometri) o\\'rì"e .Boriali riuscisse a raggiitng«-\ "iti discésa Coppi e a involarsi Invece, scesii I con 7»i nei" Varese. iaj ]aqo di Lui/ano, si controllò, do \pn porto Cercsio. un vantaggio di \ copiti s« Bartali di l'20" r uno isti ali altri. a> quali si erano an ,„•,-,„fj servadei, Mara e Laudi, di 2'20". Ormai la maglia rosa aveva preso il volo e. lungo le rive del lana, fino a Panie Trcsa. i distacchi aumentarono e continuarono ad annientare sulla salita di Marchirolo. in cima alla quale Coppi precedeva Bartali di 2'55". Vicini. Bizzi, Canavcsi. Bailo e Volpi di S'IiH", Mollo. Laudi. (>''•"• e Servadei di 4'30", Mara di 5'. Si profilava sempre più nettamente una grande vittoria di Coppi e soio rimaneva i;i dubbio la; sorte di Bartal' e l'assegnazione, dei posti d'onore. Il primo dubbio* svanì quando, staccatosi Volpi, e caduto Cottiti- nella discesa di Grantola. gli inseguitori si trovarono a ridosso di Bartali che. riconosciuto ormai vano ogni sforzo, aveva desistito e si faceva da essi assorbire. A attillilo 'Km. 224) l'affermazione di Coppi, in vantaggio di 4'25" sembrò assumere proporzioni crescenti e impressionanti. Invece, il finale fu a beneficio di cftt Inalatemi a inseguirlo e per inerito specialmente di Vicini. Bi."i, Ca-i navesi. Servadei e Bailo Essi riuscirono — ve. lo dice l'ordine di ar-i rivo — a ricuperare l'24" in menói di 18 chilometri. Ciò non tolse nulla al trionfale finale di Coppi, accolto al gremito stadio varesino dallo scrosciante, applauso che si meritava. Ben vigilato da Vicini e Bizzi, Bartali non tentò neppure l'ultima carta sulla salita di Galliate, ma riuscì • [ | ■ I ij \! I prendere la ruota di Viriiii ofl'ingresso in pista, dando la pro'pria a Bizzi che precedeva Bailo e Canavcsi: quest'ultimo, sul rettilineo di fronte, risalì fino in testa, donde scomparve Viriui: all'uscita dell'ultima curva si lanciò Bizzi in mezzo alla pista e poi appoggiando leggermente all'esterno, dove veniva'ad attaccarlo Bailo, il quale, giunto alla sua altezza, se ne fece con mano punto d'appoggio per saettare e batterlo di mezza macchina. Seguirono nell'ordine Battali, Vicini e Canavesi. Ma il gesto di Bailo non sfuggì ai giudici, che decisero per il distanziamento. l41cartCDue bandiere di fronte Vorrei che queste note dessero a voi l'impressione che i fatti hanno dato a me: di una grande, indimenticabile corsa — ottimamente organizzata — di un « fuori classe » che ha conquistato una splendente vittoria, di avversari che si son battuti con valore e con onore. Coppi, sornione e gente, fors'anche non del tutto sicuro dei suoi mezzi, ha iniziato in sordina, ha lasciato che la corrida iniziale facesse le sue vittime, che Bartali desse fuoco a tutte le sue polveri e poi, all'improvviso, ha dato una zampata da leone e ha fatto il vuoto attorno a sé. Respìngere e allontanare per 60 Km. la reazione degli avversari coalizzati è impresa di uomo assoluta-', mente superiore, non sminuita dal\ fatto che è terminata in calandoÀ e che la corsa si è svolta a t»/fo| suo favore. Se ieri c'era un campione che avrebbe, forse, potuto tener testa a tanto diavolo scatenato, questo era Bizzi. Egli ha scontato l'errore di farsi sorprendere da Bartali su S. Fermo col massacrante peso di un inseguimento che ha risentito quando Coppi ha, a sua volta, attaccato. Nel complesso della corsa il « inorino » ha retto degnamente il confronto col vincitore e s'è. pienamente meritato il posto ".He ,>«! spalle. Bartali ha presunto tròp¬ po partendo B2AmS2l,,. igl«re/(l-j,2M1v4mgpresto ull'offeh-i isiva, quando ancora aveva di frtin- 'e avversari freschi. Mi guardo \beiie dal parlare di un suo accorido con Coppi, di un doppio, su \cesstvo attacco con lui conca la I. ] Orma, la rivalità fra i due è 'to<?- Ma cerio e che se Bartah I \«on è riuscito a «tacereP?/ \>"°"° '"' contribuito atta mUorta * marca, sfiancando gli avversari i c',e poppi ha poi potuto più factl-\■ ,•se. ; , * i mente battere. Per questo si può dire che egli ha fatto bravamente tutto il suo dovere, anche se si de• ve confermare che, per quest'an[ no almeno, il « re della monta| gna » non è più lui. Leoni, ammirevole in pianura ■ per la sua spavalderia, r crollalo I al colpo di Coppi. Ciucili, inaisi-] inno, non ha mai brillato. Con es-\ si c calato Ricci, ma dopo un pro-\ fieno lavoro per la squadra. Ca-\ j navesi c Virini si son difesi strenuamente, al pari di Bailo. Serva\dci. Mollo. Laudi tquesti spesso ardito e sempre laborioso), Mara e Volpi, il solito preparatore delle ! azioni dei compagni maggiori. I Cottur, piacevole e promettente sino all'attacco di Bartali è »mil-!calo, prima ancora di cadere, du- rnnte nurlln Hi Conni tante quella di Loppi. LLa giornata ha segnato la qntn-\tu vittoria dei colori verdcrosso, e la quarta ad opera di Coppi, ginn-,lo sempre solo al traguardo. Ha riconsacrato, cioè, la fama di unni grande marca c ingigantita quella vi. ». nit„ t... ,...^:.o rfi un nuovo astro. Ma ha anche cementata la simpatia per la han-.(fiero biancocclestc, ieri svento-] laute ardita e fiera in ogni settoreidella lotta, resa dalla, combattività dei suoi uomini fiammante e affascinante. Giuseppe Ambrosini