DUE ANNI

DUE ANNI DUE ANNI Roma, 1 settembre. L'umanità ricorda oggi quel l.o settembre 1939, che segna l'inizio della grande tragedia che da due anni sconvolge il mondo. L'umanità sa che la Polonia, con i suoi venti anni appena di esistenza statale e coi suoi trenta milioni di abitanti eterogenei, non si era illusa, ad eccezione di qualche pazzo, di poter tenere testa alla Germania, ma fu spinta nel baratro dalle mani dell' Inghilterra, della Francia e degli Stati Uniti, mediante la esplicita promessa di Londra che tutte le forze della plutocrazia sarebbero immediatamente intervenute sui campi di battaglia polacchi. In realtà il popolo polacco non vide nessun soldato inglese, francese o nord-americano, nè sulla Vistola, nè a Kutno, nè dinanzi alle mura di Varsavia. In seguito la Francia ha avuto la lezione che meritava. L'Inghilterra e Washington sono ancora sugli spalti. Il 1" settembre 1939 segna l'inizio di quella tragica quanto poco gloriosa politica inglese e rooseveltiana, la quale è consistita nello spingere innumerevoli Nazioni a precipitarsi, come la Polonia, una dopo l'altra, nel baratro, con la costante promessa di un aiuto anglo - nordamericano, che, in realtà, nessuna delle Nazioni sacrificatesi per Londra ha mai veduta Dopo due anni di lotta e di continue sconfitte, Londra e Washington perseverano in questa loro tattica altrettanto folle e ostinata, attraverso la quale il conflitto sta, pian plano, abbracciando il mondo intero e riempiendolo di inutili lutti e di inutili rovine. Londra e Washington sanno benissimo che non sono in grado, nè strategicamente nè logisticamente, di vincere la guerra, ma continuano ad allungare ed allungare il conflitto, nella speranza, cosi eternizzandolo, di non fare vincere l'Asse. Questo inutile prolungarsi della guerra riflette quel medesimo pensiero di superbia anglo-sas-' sone che spinse Londra a dichiarare guerra alla Germania, proprio quando l'Europa era oramai arrivata all'ultima delle revisioni tedesche. Quest'ultima revisione fu giudicata a Londra un colpo troppo grave per il prestigio inglese, il quale si era apertamente impegnato attraverso la famosa garanzia. Due anni di tragedia mondiale, mille rovine, mille lutti, tutto l'edificio della civiltà in pericolo hanno, come punto di partenza, quell'orgoglio di Londra. Allucinati dalla loro medesima caparbietà, i plutocrati di lingua inglese sono entrati ormai, come Sansone, nell'ordine di idee che crolli pure il mondo e franino pure secoli di civiltà, purché non sia detto che l'orgoglio britannico ha dovuto piegare la fronte dinanzi ad una volontà diversa dalla sua.

Persone citate: Sansone