Insurrezione di parlamentari contro la dittatura presidenziale

Insurrezione di parlamentari contro la dittatura presidenziale Insurrezione di parlamentari contro la dittatura presidenziale Washington, 18 agosto. dSi può dire che l'insuccesso del s convegno del Potomac vada au-,amentando di ora in ora. Tanto sul- cla stampa quanto nei circoli poli- p'eEdn cano ed assumono forma sempre ; Pju chiara e decisa. Oggi molti b giornali elencano le ragioni sfa- c vorevoli suscitate nei membri deli n Congresso i quali hanno manife- f stato il loro parere sul comunicato .^ emesso dopo il convegno. I Il senatore Pat M. Carran, de- j^ mocratxco del Nevada, ha detto che^ le dichiarazioni di Roosevelt e di, f Churchill sono basate sulla pre-ssunzione che gli Stati Uniti siano ltici i commenti contrari a questo convegno intorno al quale si era fatto tanto fracasso, si moltipli lìlenatore Pat M."%"arVan, de-ideffettivamente nel conflitto, ciò cche non può essere poiché i poteri mper dichiarare la guerra sono di 1»" poi informa il Congresso. Se liei convegno e stata conclusa la for-! melili ai* w guciia buì.u ui -E.°.ni.PHtenza escluslva del Con"! fR «a df alleanza bisogna ben chia-l a >'ire che egli non ha ''autorità per ( assumere tale impegno. Roosevelt !a „•:„„„,.„ e,,i rtpsHnn di 130' f no™. Puo giocare sui aesuno ai iou, ' imTiOTTo?i"Wùò^^ avvertirli ». rII senatore Guy Gillette, demo-]tcratico del Iowa, ha osservato es- j sere fuori dell'ordinario che il pò- E Polo americano sia informato della P £ nolitiea pstera ria fisure di se-'g sua politica esieia na ngure ai se- & condc.piano di uno Stato straniero anziché dai competenti organi fe-|S deraU 1 e gIl democratico senatore Walsh, sdel Massachusetts ha detto: «L'im- ! pegno preso dal Presidente è di suna portata tale che supera i suoi t! poteri costituzionali. Nessun altro, I Presidente nella nostra storia hai 'mai avuto la presunzione di fareI qualcosa di simile. ] « La Camera — ha dichiarato il , democratico John Rankin — non I darà nemmeno 10 voti dei demo- ! cratici per una dichiarazione di guerra». 1 Wort Clark ha osservato essere' particolarmente significativo che j , la politica estera debba essere co-i l municata dalla radio di Londra agli Stati Uniti. Il rappresentante repubblicano del Visconsin, Lewis Thill, ha dichiarato che Roosevelt ha superato I il limite dei suoi poteri con il patto!concluso con Churchill fuori delle. i acque territoriali degli Stati Uniti, ' Roy Voodruff. repubblicano delj -, Michigan, ha affermato che nell| convegno del Potomac sono stati S« ' ««* Per trascinare il popolo!i nericano alla ^g^°e trenta giorni — egli ha proseguito| vi sarà una nuova ondata di e a n i a a a dalla lotta. " Harold Knutson, del Minnesota,ha detto che Roosevelt non vuoleche il popolo americano sappia quanto è stato concluso nell'incon-tro sul Potomac. L'ex candidato presidenziale Landon ha detto: « E' evidente dalle circostanze dell'incontro e dal carattere delle dichiarazioni di Roosevelt e di Churchill lo sforzo di distrarre il popolo americano dallo scopo del convegno. La pre senza di rappresentanti delle forze armate conferma la supposizione che la conferenza abbia trattato S piuttosto di collaborazione militare'se navale che di questioni di pace. E' piuttosto strano che i Capi di due grandi paesi del mondo abbiano fatte delle dichiarazioni su ogni mnmt u.«.m« «*.«... ouve«., fl bbeita senza menzionale que la di|f culto, i, stata foise tale omissio-!— ne causata dal desiderio di non of fendere la Russia atea e comu ^sta-^. rfom„„,ati Jv II senatore Reynold, democratico, ^' N°rt" Carolina pr^'a^^S^fttaS^^iSS^T»Sr* f*™"o. ha infine dichiamto ,^on stendo votare un centesimo peri l™™le °tai1„n.ifc.1le £a PJK2aÌ°. '!icr(cf ir'acvdei North Carolina, presidente del!™ chiese, proscritto la religione e massacrato ì cristiani. Mi doman »? .perchè gli Stati Uniti e l'In ™*Chicago Trìbune ! .^isolazionista Chicago Tribune -^A' =n "ine Ino ari fmnor 1 fe fino da adesso"le"quattro libertà1 Roosevelt che definisce animato l attacca con .veemenza il gesto di ( !aalla sua pencoiosa amoizione, at ' fermando che il Presidente « comi , 5. . t „, come di una nazione non bellige- rante non aveva il diritto di discu- ]tere gli obicttivi del conflitto con jl caP° di una nazione in guerra. Egli n°n aveva diritto di prendere Posto alla tavola di un tale conve'gno- Agendo cosi, ha dimostrato & 6W„ alcun risnnttn tw i di:non^a\ eie *g^™P*tt0 , |SUoi doven costituzionali o pei il giuramento del suo ufficio. Non , soltanto gli è gradito di eludere le ! tradizioni, ma anche 1 limiti delle sue funzioni. Egli è completamen- te anti-americano. La sua discen, denza affioia continuamente. E i un vero discendente di quel James I Roosevelt che durante la rivolu zione prestò giuramento di fedeltà al sovrano britannico. Appartiene a un ceppo che non ha mai com battuto per il paese e oggi lo tra disce sebbene la nazione abbia ri 1 pudiato il suo programma e lui 'stesso. Roosevelt non aveva auto j rita e non poteva trovarne alcuna i per un impegno del genere. Egli era più che fuori del paese: era al di fuori dell'ufficio. Lo spettacolo del convegno era quello di due governanti autocrati, uno dei quali o o I segnava il destino del suo paese o!nei termini di guerra o di pace ase. solutamente a suo libito come se , i suoi cittadini fossero senza voce. ljII paese ripudia questa sua concell zione di governo ». i