Roosevelt e Churchill propongono un convegno a Mosca con Stalin

Roosevelt e Churchill propongono un convegno a Mosca con Stalin -Popò il fallimento &G&Mi "otto punti 99 Roosevelt e Churchill propongono un convegno a Mosca con Stalin Washington, 16 agosto. I giornali pubblicano ti testo di un messaggio inviato da Roosevelt a Churchill e a Stalin contenente una proposta di una Conferenza da tenersi a Mosca tra i rappresentanti britannici, americani e sovietici allo scopo di di Il messaggio è stato consegna- to ieri sera a-Stalin dagli Amba-scutere la questione dell'invio difn,„it„,r- ài n r , nji p oc- forniture ai guciia aaa Kussia. Il messaggio è stato consegna- to ieri sera a-Stalin, dagli Amba-sciatori di Inahilterra e deali Sta , ... ,, ' J u unni a mosca. I plutocrati di Washington c di Londra hanno enunciato i loro otto punti, i quali, se si eccettua la volontà di imporre una più dura ed iniqua Versaglia, sono una ben misera cosa. Ma i due dittatori plutocratici non hanno invitato il dittatore del Cremlino loro allea- to. Ora attendiamo gli otto punti del compagno Stalin su Dio, la fa-miglia, la proprietà, i diritti della G.P.U., la libertà della organizza- zione terroristica moscovita all'è- stero, il destino della plutocrazia anglo-americana, la sorte del Ià-burismo britannico asservito al go- verno conservatore, la bolscevizza- zione dell'universo e la costituzio- ne di una nuova Lega delle nazioni sovietizzate, con sede a Mosca. Stalin si affretta ad accettare la proposta (Dal nostro Inviato) prNew York 16 ae-osto pr. , ' e ' ceUn piccolo esercito di giornalisti radiocronisti e cineasti, si è rac- ia f.r.li„ «Ol ,.,,.,.,7^ W, e*,, !• 1,, ri colto nel piccolo porto di Rocklaiid,\nasu nello Stato del Maine, dove,unRoosevclt sbarca alle tre del po-\semeriggio dal panfilo sul quale era partito due settimane addietro per pruna crociera di pesca che si e ri-' solfa invece in un viaggio di affari Stamane la voce di un nuovo mistero si è diffusa prima e quindi è stata parzialmente smentita; si era detto che a bordo del Potomac ci doveva essere, in compagnia di Roosevelt, lo stesso Churchill che sarebbe sbarcato insieme al Presidente. Un telegramma dal panfilo presidenziale smentisce che il Premier britannico sia a bordo; ma una corrispondenza al New York Times (lice che tale smentita non preclude la jìossibiltà che Churchill giunga negli Stati Uniti « bordo di una nave britannica o,fachVsiYslatto al^ striamo quésta voce e quella chetail Times chiama possibilità anche se ci riserviamo di credere ad essa soltanto quando il fatto sia avvenuto. Il fatto più importante occorso nelle ultime Zìi ore è quello della comunicazione fatta da Roosevelt e Churchill a Stalin chiedendogli di convocare a Mosca una confa cogfndvititti!'Ì?ft!;1"Ìrtro^bberi°Jn i . ìli fr" l;aJ. ^'/%^Si ° «CÌ««f «»'-W^niÌ-° ì?accettato la proposta) alti rappre- Usentannper discute,e, con W sul gl,t Z\t\l7 P * dmdcre le «-aSOÌ SS LO 111 u 111 ». La lettera ali' inizio dice che Stati Uniti ed Inghilterra stanno Lrgià dando il «massimo possibile » I Cdi cui Stalin abbisogna più urgen-hatemente. Ma una delle parti più Jw-jgteressanti della lettera a due è ;rquella laddove si dice che lague r-\ ara «potrà svilupparsi su altri cfronti». ìiUira radiotrasmissione del po-nmeriggio, contrai tornente a tutte le] laltre informazioni, dice poi che la tnotizia della accettazione è prema- rtura e che Stalin avrebbe risposto;magli ambasciatori che gli hannore-'tcito la lettera ringraziandoli e ri- servandosi di rispondere dopo aver sStudiato la comunicazione. s.psiuaiuio la comunicazione. (s/ giornali d'oggi si sono affret-, ptali a indicare la probabile com-\pposizione della delegazione omeri- rcatta da inviare a Mosca. Per gli Stati Uniti andrebbe Hopkins per l'attuazione della legge «presta ed affìtta ». Naturalmente questi sarebbe accompagnato da ufficiali di rpzz.sallo giudo dell'esercito o della ma- snna ,n modo dice il Journal Ame- rican, da formare l'equivalente di clina missione militare. cInutile dire che i giornali e le prodio americane scrivono e parla- mn l,:>•<,?, Hi mirarti r.nì, trrc n-.fi • no a lungo di questa conferenza;' ma, a parte la consideratone pre-- dliminole, che eroe la con/erRn.'.aid(qualcuno la chiama pomposamente consiglio di guerra) è il primo lisultato dell'incontro fra il Presidente degli Stati Uniti e del Premier britannico, di sostanziale essi dicono poco. Più interessante ci sembra quello che ha detto in proposilo un radio commentatore il quale ha riassunto in tre punti gli scopi del convegno. Primo, egli ha detto, e quello di inviare alla Russia i materiali più necessari per cent inuare la resistenza ; secondo, lsciatppc quello di accertare la situazionestrategica m cui si trovano 9''; esercìti russi; terzo, quello di n- antere perchè la Russia mantenga intatto l'esercito nella zona orien-■ tale. Fra ite pun l'uomo e d , gran lunga il più interessante. /i>radio commentatore ha detto ìi Soiiet ftanno nelle ProvincieÌorientali siberiane un certo numero di divisioni e die gli Stati Uniti e l'Inghilterra desidererebbero che tali divisioni non fossero impiegate sul fronte attuale. Non soppianto donde il commentatore abbia tratto la sua informazione e quale fondamento essa abbia; tuttavìa non ci sarebbe da restare sorpresi se!almeno in p-trte essa fosse vera Essa indica la permanenza di quella politica di pressione sul Giappone ripetutamente denunciata da questo come accerchiamento e recentemente ammessa darla stampa americana che l'ha spiegata come potitica alternativa a queììa di distensione-. Non sappiamo comc j russi, sospettosi quant altri mai di qtlttti e di tutto, prenderebbero unìWtale suggerimento. \dQuanto alle reazioni interne, e «soprattutto quelle del Congresso, ìdall'incontro Roosevelt-Churchill, le snotizie di oggi confermano quello rche abbiamo scritto ieri; gli stessi\lni nvtortTi vnneri'dl'n fili i'ir>r\\ì ncennn vgiornali rooseveltofili riconoscono rche, mentre gli avversari prete-\M oggi una che merita di essere ri- C,fer'tu- Essa e stata fatta dal de- \stnno 0 denunciano, quelli favore- d 1 'o!i ,lanno niente o poco da dire, d \Fra i= obiezioni interessanti ve n'ec oggi una che merita di essere ri- C\ferita- Ess" ? stat" fatta dal de- \P"tato Thill il quale ha sostenuto esservi delle ragioni per dubitare che, Roosevelt incontrandosi con Churchill abbia agito in piena cu- i o a a n i l - pitcità delle sue funzioni di capegdel potere esecutivo. Dopo aver ri- cordato che vi fu una speciale de-\cisione del Congresso per dare Ilpoteri a Wilson per agire con pie- nu capacità durante la conferenza [della pace, ha aggiunto «che l'i»- contro Roosevelt-Churchill è 'av-'i I venuto fuori delle acque territorio-, -i/i degli Stati Uniti. Il Presidente a ; avrebbe agito coi poteri nsces- - sari? ». Abbiamo riferito questo - punto, punto elegante, come si di- a icc i" linguaggio curiale; punto sot- -l'"6» co»ie si direbbe in linguaggio - diplomatico perche esso è. senza H- dubbio notevole : ma che esso pos- - avere effetti pratici c da dubi- i i 'f"'c forte. Del resto basti pensare \phe finora non è stalo detto dove ile navi americane ed inglesi si tro-,cavano quando i due uomini Kàn-\no avuto i loro colloqui. bNeali ambienti del Congresso si'è lamentato che mentre gli inqlesiiavevano con loro dei giornalisti,.fotografi e cineasti, gli americaniìavevano precluso l'accesso ai rap- presentanti della stampa. Il rap-'presentante repubblicano ha viva- cernente commentato tale fatto. ti Interessante da ultimo rilevare - ia u„ea adottata da uno dei aior- ■ * ti _ a d,\na]j p,,; categoricamente amilo- e,un e sostenitori della politica 'roo- -\seveltiana. a j] Ncw York Times dedica il suo r primo editoriale a contraddirei-' quello che ieri ha detto il senatore]rìWalsh circa l'azione intra pprcsa, \dal Presidente senza l'autorizza- «ione del Congresso. Il giornale| ìdopo aver scritto che tale opinione sarà echeggiata da altri ed in pa- rolc molto meno moderate di quel-] \lc del senatore dei A/nssor/iiise/i:.'!.j vico vrtet A\t e* inyÌB/t0<l0« fi' mi din /fi I ricorda due precedenti: quello dil\M onroe che ha proclamato la sua Congresso prima di acquistare il territorio della Luisiana. Si po- dottrina senza chiedere il parere\ del governo e quello di Jeffersoniche non aveva l'autorizzazione del Congresso prima di acquistare i/' territorio della Luisiana. Si po- j o Irebbe rispondere che una ennn-,e dazione di dottrina fatta in tem-' po di pace non e paragonabile fi?- - la dichiarazione sottofirmata in eggienti giorni da Roosevelt e Chur- - chili se si ticn presente, se non -\aìtra, la premessa del punto sci; Ile, quanto all'acquisto della Lui- siano, si potrebbe contrapporre un a [precedente successivo. Ci dica il - New York Times se e quanto Se-'vard, segretario di stato del tem-, po, ha dovuto sudare caldo e frede do prima di ottenere il permess- dal Congresso di acquistare l'Alao ska. Ma non intendiamo polcmìz- zurc col Times: ci interessa piut- tosto mettere in chiaro la sua lio nca di difesa: all'inizio del suo ara Hicolo aveva sostenuto che la tcs- del senatore Walsh coincide co- quella di Lindbergh e cioè «cfte Roosevelt ha instaurato un govcre ino dittatoriale, che ha tradito l-,promesse agli elettori e che h-\compiato un'azione equivalente ad boi colpo di stato col forzare un i'popolo riluttante ad una politica iieslera impopolare ». Più oltre il ,.giornale dice di credere che « per iìquanto è reso noto » Roosevelt non - preso alcun impegno che giu-'st'fichi l'accusa di avere tradito - ffH impegni presi. Il succo e lo scopo dell'editoriale è appunto qui: e "elio sminuire circoscrivendo a - ■<< quanto è stalo reso nato* l'ini - portanza dell'incontro. E non si- può dire che rgicsta non sia la via pi" intelligente per coprire l'ozio-o «e del Presidente, ei Leo Rea ]realizzazione pratica degli accordi ,di Montoire del 24 ottobre 1940 e delle conversazioni di Berchtcsga- |den dell'I 1 maggio scorso, miranti e al superamento della fase di armi- stizio. Non che si creda a una vit- ] torio, già totale del pensiero della jcollaborazione, perchè mutamenti I nnnì r.i« .J : .-. — ...'.ili ».! : lcosi profondi come quelli che si propongono lànascita di un nuovo doglie'del parto; ma l'in- dirizzo è buono, si dice a Berlino, e merita di essere guardato con un\regime politico francese dai resi- idui dell'antico provocano naturai- niente le doglie del parto; ma l'in- 'dirizzo è buono, si dice a Berlino. j e merita di essere guardato con un ,contegno di benevola attesa. Par-' ticolarmcnte notevole sembra qui l'affermazione di Pétain che la «ri- votazione nazionale non possa at-- tuarsi solo dall'alto. ; G. S.