Due tele del Caravaggio salvate dalla distruzione mercè un difficile restauro

Due tele del Caravaggio salvate dalla distruzione mercè un difficile restauro Due tele del Caravaggio salvate dalla distruzione mercè un difficile restauro Roma, 9 agosto. Fra le opere eseguite in Roma r dal Caravaggio fra il 1570 circa i a e a 1610 so^ due nlagnifici qua-gdri| esposti in una buia cappellais della chiesa di San Luigi dei Fran-lrcesi- Si tratta precisamente della c « vocazione » e del «martirio» di d San Matteo, posti originariamente s accanto a quel possente «San [vMatteo e ]'Angeio», dipinto a 20! vanni e oggi conservato al Kaiser ilaFiedrich Museum di Berlino. gIn questo quadro è imperniato i c un episodio della giovinezza deliegrande artista narrato dai primi ! d biografi: che cioè la singolare! vespressione di potenza emanante I rpo' volgare, riuscissero! dalla figura del" santo riuplln m y;^8»^^ SStaSSl oatm ai ^temporanei, obbligan do il Caravaggio a rifarlo par-' jcadendo. Con grande conscio del gravissimo | che le preziose tele correvano " Caravaggio a rifarlo par zialmente. I due quadri erano ri masti per secoli in uno stato di abbandono quasi completo: cosi che nessuno aveva una chiara idea dei danni loro arrecati dal tempo. E nessuno sapeva che una delle tele, cambiata nel Settecento, si era allentata qua e là, producendo nei punti corrispondenti del colore pericolose screpolature. Un giorno poi si ruppe una conduttura dell'acqua della chiesa e lo stillicidio finì con l'inzuppare addirittura il quadro del « Martirio >. Fortunatamente la Sovrintendenza alle gallerie ne ebbe sen-. _tore e avvisò immediatamente i PMinistero di quanto stava ac ildbrlaM_ qcelerità ; aDerisolo mpel1^ „ IdMinistero scavalcò le difficoltà mi- rrocratiche e legali aggravate dal ] particolare stato giuridico della i chiesa di San Luigi e ordinò la ' rimozione e l'immediato restauro dei due quadri. Essi vennero trasportati alla Galleria Borghese, dove si provvide dapprima a farli asciugare. ! A dare un'idea della rovina che minacciava ormai le due tele ba- nera dire che per dieci giorni di,ila il «Martino» getto fuori ab- rondante fioritura di muffa Poi, ( sotto la personale sorveglianza del,.Sovrintendente alle gallerie,1 Pelhccioli, di Milano che già a- i veva restaurato poco tempo fa uri deSa?a^.Sresr^ difficile dalle dimensioni delle te- 'le fmetri 3,40 per 3,80). Il restauro ha anche confermato! in parte il racconto dei primi bio-i grafi del Caravaggio, in quanto; sotto al « Martirio di San Matteo > i t^K^o^Ste' ••' r'"^"*r'^ i ln rea ra. non si può panare ui| un completo rifacimento del qua dro dovuto a critiche o a ineom P" n *ione dei contemporanei. Si il^ P*Vttosto 1 d'ordine tecnico da parte del ca-: wEnfeT^S^&I ; ]a scena e in aito rompendo con 'la chiazza luminosa di una fine-l etra la desolante oscurità della !- parete. Raffigurando il « Marti rio » aveva tenuto troppo in alto la scena, in netto contrasto con il precedente quadro al quale pure doveva fare da contrappeso all'ai- a tro lato dell'altare. Rifece allora il disegno, spostando la scena in basso e, per non lasciare in alto una superficie completamente nera, la spezzò con una macchia di luce: un angelo calantesi su di una nube. Tutti questi contrasti di ombre e di luci, essenza principale, anche se non unica, dell'arte del Caravaggio, appaiono oggi in tutta à la loro violenza: una violenza che -: come la sua vita, s'è placata neli la tragica fine. I

Persone citate: Kaiser

Luoghi citati: Berlino, Milano, Roma