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Madonna di Campagna culla di grandi missionari Madonna di Campagna culla di grandi missionari gRoma ha dedicato una via ai loro nomi Tra le mura del convento cap puccino della Madonna di Campa gna, in quella atmosfera di re-li giosa e severa spiritualità, nella prima metà dell'ottocento, sono nate e cresciute alcune magnili che vocazioni missionarie. Colà sono entrati, nel periodo di pochi anni, tre giovani, che dovevano lasciare traccia nel campo dell'a postdato missionario: Guglielmo Massaia, da Piova d'Asti, Andrea Canova, da Garessio, Francesco Reynaudi, da Villafranca Sabau da. E' li che il grande missiona rio dei Galla, colui che precorse l'odierno movimento missionario 1 africano, maturò il generoso idea le e compi la prima preparazio ne a quella vita di fatiche e di operosità che lo rese celebre e che segnò indelebile il suo nome nella storia dell'evangelizzazione. Gli altri due suoi contemporanei non giunsero alla sua statura, ma lasciarono un nome per le virtù ed iniziative missionarie. A loro di recente il Governatorato di Roma ha dedicato due vie nel set tore dell'Esposizione. Andrea Canova era nato a Ga ressio nel 1806, ebbe giovanissimo ! aspirazioni all'apostolato nelle ì Missioni; avrebbe dovuto recarsi nella Georgia, parti per quella de binazione, ma dovette ritornare a Torino per curarsi di un improv viso male d'occhi. Più tardi par tiva un drappello di missionari per 1 la Bulgaria ed Andrea ne_fu mes so a capo. Venne creato Prefetto apostolico della chiesa di Filippopoli. La sua sapiente operosità aprl le porte dì quel Paese al cattollcismo. Ben venticinque anni faticò in quel campo e colà chiuse la sua vita evangelicamente spesa. Ne raccolse l'eredità P. Reynaudi, nato a Villafranca Sabauda nel 1808; dopo una conveniente preparazione alla Madonna di Campagna parti alla volta della Bulgaria dove, mentre attendeva innanzi tutto al suo dovere di missionario, promuoveva lavori civili per la rinnovazione del Paese. Ciò gli procurò tale stima che fu scelto quale primo presidente del Parlamento bulgaro per ben tre legislature. Venne nominato Arcivescovo col titolo di Sauropoli. La sua Messa d'oro fu motivo a calorose ed imponenti manifestazioni di stima da parte delle autorità politiche e civili. In quel Paese per il cui bene religioso tanto aveva fatto, chiuse la sua mortale carriera. Questi insigni e valorosi operai del Vangelo fecero all'estero onorato e riverito il nome d'Italia. Bersaglieri d'Italia. — La tede ri marra chiusa nel mese di agosto per te ferie,