La battaglia nella foresta in fiamme

La battaglia nella foresta in fiamme EPISODI DELLA GUERRA NEL NORD La battaglia nella foresta in fiamme Q ualche giorno fa trovava posto nella prima pagina di tutti i giornali la notizia clic nel settore nordico del fronte orientale si combatteva nelle foreste in fiamme. Successivamente abbiamo letto i primi dettagli in una corrispondenza di guerra, quindi i particolari sono giunti un po' alla volta du tutte le parti ed oggi siamo in grado di ricostruire la più suggestiva delle battaglie, sarebbe più giusto dire delle guerriglie porcile conosciamo bene le immense distese boscose che coprono le rive del Ludoga e sappiamo che in quelle zone la guerra assu-', me aspetti impensati, tanto che telcolonne dei combattenti coirono \ piuttosto una pericolosa ed emo- zzinante avventura. I Altro non può accadere in quel- le lontane terre del nord-est dovei appunto è accaduto ciò che stiamo per raccontarvi: \ Balzate fuori dalla regione del Naistenfarvi che significa v Lagnidelle belle donne», le truppe fin- landesi e ari-maniche puntarono] verso sud-est: obicttivi principali]ed il Cu-\la ferrovia di Murmansk ed il Cu naie di Stalin. A dirla può anche' sembrare una cosa facile: sonai poche centinaia di chilometri, lai regione è deserta quasi, le forze\ nemiche evidentemente non trop-\po numerose. Ma vi sono deiifii ma »: niente strade, nessun pini-, to di riferimento fra i boschi, zoneipaludose nugoli di zanzare, nea- sima speranza di rifornimenti oc- casionuli. [Dunque, questi soldati si mise-,io in moto alla vecchia maniera,\cioè a piedi' alla testa i finlundc- si c},c per il fatto di lirerc sempre fra i boschi vi camminanoliiù spediti, senza perdere l'orien-tamente (in onesta stagione il so- le non spunta ad est 'e. non tra-monta ad ovest, ma piuttosto ver-so nord. Naturalmente, lassù inso nord. Naturalmente lassù in Carelia) — e dietro i tedeschi checostituivano la massa d'urto e di combattimento più importante. Quando incontrarono i russi siregolarono però secondo la tatti- ca moderna, cioè non li attuccaro-no direttamente, ma forzando sul-le ali mentre il centro impegnavacombattimento, crearono una pie- cola tenaglia che divenne una sac-ca. Quando il cerchio fu chiuso.finlandesi e fedescni si misero ad aspettare e questo è un aspetto nuovissimo della guerra. Si misero ad aspettare che gli accerchia¬ ti si decidessero a tentare di usci-Ure dalla sacca. Questa tattica fa probabilmente perdere del tempo ma, in compcn-ìgo limita le perdite di vite umane [nelle fila dei nostri alleati, perchè Waltro è andare all'assalto di un ne-\miro deciso a battersi fino all'ili-\ timo, etltro è attendere che fa fame, la penuiia di munizioni o qualche altro accidente costrin-\ i/ano lo stesso nemico a tentai eima soluzione di forza affrontandolti tiro iucioeiato delle armi auro- maliche abilmente piazzate. Inol- tre questa tattica presenta un al- tro indiscutibile vantaggio. ciocoffre una certezza di vittoria in un tempo più o meno lungo, Tattica infallibile ^on qUesto sistema i reparti finno.liri.malljci conseguii quo un mCÌOfii successi. Dopo ogni vittoria riprendevano il cammino, le tra- baHa«ti carrette riprendevano a saltare sui sassi o a spiofondarcnel fango, una fatica infernale u liraic eivanli. pure andavano, rolltlimavano ad andare. Finche una mattina si sentì puzzo di fumo. Ora, bisogna sapere che da anni i russi hanno in programma dibruciare Ut Finlandia appiccando fuoco ai boschi. Ogni volta che aorqeva ima questione di fiontierasaltava fuori la solita minaccia. Qualche volta i russi tentarono diQualche volta i russi tentarono di mettala in pratica, ma sempre coi, esito negativo. Nell'inverno lOS3-!,n cioè durante il conflitto russo-finlandese, i sovietici pen sarono che la neve ed il ghiaccio inon bruciano e si limitarono ad attende-e l'estate. Ma arriva pii ma la pace e del magnificso incen dio prospettato non se ne fece nttlla. Però ora siamo in estate e lassii tra i tranquilli boschi di be tane c'è anche la guerra. Dunque un mattino, pochi gior-ni or sono tedeschi e finlandesisentirono puzzo di fumo. Lontano, UUille svettanti chiome delle be-\ tulle e dei pini usciva una densa] nuvola caliginosa, ma nessuno vilìaveva dato importanza perchè si I[sapeva già che i russi bruciavano [Witti i cascinali. Peiò questa voltai \la cosa seminava più scrìa. Paavo! \disse: è legna venie quella chc' arde». | Tuffi i soldati seppero subito di'\chc si trattava. Ma si convinseroU,anche che ti a loro e l'incendio non la doveva essere neppuie un russo] e continuarono ad avanzare. In vento soffiava alle loro spalle e\ presto i sensi di quegli uomini dei \«osch\inon percepirono alcun sc-\,n ,' i , Poi un po' alla volta tulli que Isti eterni segni di vita scompar [vero. Qualche: cervo galoppò ver- \so nord e gli occhi umidi erano pieni di timoie. I soldati continna irono ad andaie avanti. Finche ìl udito percepì un rumore simile a [quello di una rapida o di una ca\scata, un rumore che fischiava c gno di pericolo. Camminavano a catena sgusciando fra gli alberi, dandosi la voce di tanto in tanto, Gli scoiattoli e i cervi erano tran-\quitti, sulle fi onde i francolini fa- cevaho a gara di canto con le cin-idallanc. ma per quanto si ano-llasserò il fruscio tremolante el'elle'betulle covriva il loto noitihcn- 1 [Arde la foresta ruggiva, scoppiava e soffiava. E poco dopo le truppe si trovarono di fronte ad un mare di fuoco. I tronchi di pini ardevano come torcie, le betulle si contorcevano e gemevano come, persone vive, i sorbì sprizzavano scintille. Tra i soldati e la barriera di fuoco era un largo tratto coperto di cenere che turbinava al vento. Qua e la larghe radure coperte di muschio fumavano. Era una zona \ finlandese, e Paavo lo doveva sa iperé perchè disse: «E* strano che] abbiamo scelto proprio questo po- sto. Si può tentare di passare», 1 soldati si misero la maschera antìgas e s'inoltrarono sul mu- schio scricchiolante. Intorno ru'v- giva l'incendio. L'aria era ardente, piena di turbinanti lapilli, di nu-iole di fumo acre c pesante. Dopo il muschio venne il funco e più /o)if(ino ?oio stagno biancheggiane di ninfee che contorcevano t peUali cime se avessero un'infinita pena. Una mitragliatrice sgranò i suoi colpi. — Sono di là — eiissc Peifiro. B allora i russi avanzano in quella zona per appiccarvi il fuoco Nel dedalo di paludi e di marcite naturali, il nemico si era posto in agguato ad attendere l'attacco. Pensava forse di essere in po sizione di vantaggiò poteva ah-che darsi che lo 'fosse' ma c'erauna cosa che non aveva conside-rato c cioè che i finlandesi cono-scono questa loro vecchia terra dìCaretta molto meglio di qual un-aue russa ■ -- Paavo diale i suoi conaigll. Una pattuglia di finlandesi partì sulla destra ed i tedeschi cominciarono ad attendere stesi nella fanghiglia. Tutt'attorno la foresta crepitava ardendo e fumando. Ogni tanto i russi sparavano brevi raffiche di mitragliatrice, come per interrogare lo spazio ed il nemico. Ma da questa parte nessuno rispondeva. Passò qualche tempo. L'incendio si esauriva, forse più lontano continuava a ruggire, ma in quella zona sembrava non trovasse più alimento. Ad un tratto una mitragliatrice dal rumore amico sparò decisamente. Sono i finlandesi di Paavo— disse il tenente K. ca a noi. Lentamente, strisciando fra i corimbi e le ninfee I tedeschi avanzarono. Sulle rive opposte tre mitragliatrici sovietiche eranoora toc-piazzate in mezzo al fango; K. le]individuo tra una nuvola e l'altradi fumo. Puntò le anni, ordinò i ifuoro. Il nemico rispose, sembrò esitare, rispose ancora poi tacque. [Allora i tedeschi balzarono'avan ti e riderò quello che stava ac-\ cadendo. [\ \ La lotta fra fumo e fango / finlandesi attaccavano venendo itili tuto opposto ed ì russi, 'presi fra due fuochi, cercavano 'di portarsi in posizione. meno [svantaggiosa. Le mitragliatrici 'crepitarono, qualcuno cadde, una arnia renne ubbumiuniitii. Ma le ■altre due furono nuovamente piazzate e ricominciò il c.mbattimcn to. Alle spalle dei russi bruciava' il bosco. Negli altri angoli della foresta avvenivano tanti altri \combattimenti come questo. I ne- \'"'"''' si cercavano fra le fiamme ed " rumo, affomanao net fango. ■sentendosi scottare dal tremendo ■ calore. Le maschere erano aoffo-l ««»'.' ma togliersele valeva dire [lasciarci Ut pelle. Tutti i soldati si erano impiastricciati ' la pelle di fango scoperta e quando trovavano dell'acqua ai buttavano dentro a corpo morto. Poi camminavano avvalli in nubi di v:ip:re. Finlandesi e tedeschi si avvicinavano sempre più ai russi, che si difendeva na ed indietreggiavano. Le fiamme sempre più basse serpeggiavano sul muschio disseccato. Ben presto i russi sentirono sulla schiena il riverbero del fuoco e capirono che ogni via di ritirata era tagliata. Ma non limaselo indecisi. Vennero avanti e continuarono a spetraie. I feriti abbandonati vedevano con orrore\le fiamme avvicinai si e urlavano, t disperatamente: ma nessuno /il svelta i ascoltava. Neppure quando e/neZ/e urla di agonia superarono ogni altro rumore, neppure alloia ci fu chi dette ascolto. Solo il tenente K. disse: «Bisogna fare alla j he mitragliatrici consumavano nastri su nastri. I ntssi non vole¬ . .„ rano saperne di arrendersi. Allora due pionieri germanici Konrad Seiffert e Werner Klahn, salta- roiio davanti a tutti e accolsero verso il nemico. Dieci, venti metri. A terrai Al secondo balzo d sol- dato Self fert cadde, rimase qual- che istante a tura potai alzò di l>0 "n russi appostati attorni tarma fu schiantato via. me nuovo. Il soldato Klahn non volse neppure, spiccò il volo du solo per il terzo balzo. Rapido come un lampo corse addosso al nemico c lanciò una dopo l'altra due bombe ri mano. La mitragliatrice russa cicpitò diapciutamente. ed l soldato Kldhn cadile. Ma le bombe arrivarono a segno ed il grillino alti tre la mitragliatrice cessava di funzionare. Konrad Seiffcrt raggiunse Werner Kldhn. — Come va Werner? — Mi hanno preso! ■— Anche me. nella spalla. E tu ? Werner fece un gesto vago. Xon sapeva. Disse: —■ Ci vuole un'altra bomba Konrad. Ce la fai? E il soldato samrntc in piedi ed esegui ciò. Poi la nebbia velò il suo squardo. Ma il nemico era vinto. Ncl fumo arre, nell'aria ardente, corscio voci di vittoria, richiami amichevoli, scantino di congralulattoni. sul campo del nostro scontro il tenente K. medicava i suoi bravi soldati dicendo: * Non è nulla, che dh.minc! Che cosa sono pcche pallottole' Sono tutto bucato signor te in nte, i ' Seiffert ■— Tinnii il buco maggiore con questa! — disse l'ufficiale. — L7io ■presa a Calais. E attaccò sulla giubba del soldato la sua duce di fiero di prima classe. Il pioniere Seiffcrt arrossi e socchiuse gli occhi. — Anche tu l'avi ai, Kldhn. ■— Va bene signor tenente. Così andarono le cose nei lon Sei/ fert e Kldhn andarono all'ospedale — e dopo tutto era anche gitisto con quel gruppo di russi che isposc con fatica Konrad /uni boschi del nord-est quando i russi vi appiccarono il fuoco. Self- avevano spedito all'altro mondo rotio della vittoria che apriva lorola strada verso gli obbiettivi asse- — eri ebbero la Croce di ferro. Quanto agli altri si accontenta- gnati. Felice Belletti Berlino, 11 agosto.

Persone citate: Felice Belletti, Konrad Seiffcrt, Konrad Seiffert, Seiffert, Stalin, Werner Klahn, Werner Kldhn, Witti

Luoghi citati: Berlino, Finlandia, Murmansk