Battistrada

Battistrada Battistrada I Ciclisti sotto i portici Abbiamo seguito con sincera simpatia il ritiorire di uno sport eminentemente popolare, quale è il ciclismo. Lo sciamare per la città rii giovanili brigate di giovani e di roBuzze montati su bicicletta, ci riempio il (•itore di vera letizia; p come potrebbe essere altrimenti, di Fronte a ta (ita ha Ida uza v leggi ad ria ? Coj tur si potrebbe non essere rallegrati dalla vista di tante, tante figliole, una più graziosa dell'altra, che vi I pascano accanto, erette sul busto, in una séta di «guardi ammirativi? Abbiamo aperto ai ciclisti anche le vie della citta che, sino a ieri, erano loro vietate, abbiamo messo fi loro disposizione le autostrade, al R.A.C.I. si è prodigato nell'escogitare od attuare iniziative che potessero riuscire utili ai ciclisti; nulla ò -stato trascurato di ciò che poteva favor ire il proselitismo e l'Istituto Nazionale L.U.C.E. ha anche inserito nel suo giornale ud interessante pczso per esaltnre la bicicletta, conei- derata come diporto e come mezzo di locomozione. E' assolutamente escluso che i ciclisti abbiano un qual* siasi motivo di lamentela per il mo. dn rome sono trattati dalla colletti- vita. Perchè, stando così le cose, i ciclisti non dovrebbero mostrarsi os- sermenti ai regolamenti municipali come qualsiasi altra categoria di rit- ladini? Vogliamo tacere ilei fattorini delle agenzie di recapito, i qual1 si ritengono autorizzati a percorrere i controviali in senso vietato — per quanto anche questa sia una infrazione non tollerabile — ma ci sembra veramente il colmo che persino sotto i portici del contro ci si debba guardare dall'improvviso irrompere d'un imprevisto ciclista! Ne abbiamo visto uno che, disinvolto e sicuro di so, dava saggio di virtuosismo pedalando tra la lolla, davanti ad un caffè di piazza Carlo l'elico, corno se l'osso stato al Valentino. Lodiamo il ciclismo, incora?- giamo il ciclismo, facilitiamolo, ape- finimento oggi, sino all'estremo li. mito del possi bile, anche modificando i regolamenti ove occorra, ma dove c'è un regolamento, esigiamo che sia rispetta to a neh e ri ai ciclisti. iiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiijiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii