IRRIGIDIMENTO GIAPPONESE di fronte alle provocazioni anglo-americane

IRRIGIDIMENTO GIAPPONESE di fronte alle provocazioni anglo-americane IRRIGIDIMENTO GIAPPONESE di fronte alle provocazioni anglo-americane La "Reuter,, agita lo spauracchio dell'invio della flotta britannica in Estremo Oriente • La condotta di Tokio è tracciata dal Patto Tripartito Roma, 4 agosto. La Reuter informa ria Singapore che la dichiarazione fatta ieri dal Ministro australiano della Marina che in caso di bisogno l'Inghilterra manderà la sua flotta nel Pacifico, ha prodotto grande impressione in Australia ed in tutti i britannici d'Estremo Oriente. La Reuter dice che la dichiarazione del Ministro è pubblicata a titoli di scatola su tutti i giornali australiani i quali vi vedono il segnale che l'Inghilterra si è finalmente decisa ad agire contro la minacciosa e progressiva avanzata dei giapponesi. Con molto riguardo per la flotta nord-americana la Reuter aggiunge che l'Australia, pur sapendo che in caso di bisogno gli Stati Uniti impegnerebbero nel Pacifico tutta la loro potenza navale, si sente infinitamente più sicura sapendo che in quel momento vi sarà nel Pacifico anche la flotta inglese. Evidentemente gli australiani non hanno un'opinione troppo elevava degli ammiragli e de- pvtttrrnnUrlnmSsenord-americani ed ! channo la leggerezzao l'impertinen-\sza di scriverlo. itLa Reuter aggiunge che l'Au-\dstralia si rende esattàment'j ^onto che l'invio della flotta inglese nel\cPacifico esigerebbe del tempo, ma!bFliiptntempo intanto le poderose forze navali britanniche esistenti -nel Pacifico e la flotta nord-americana potrebbero assicurare un'efficace lavoro difensivo fino all'arrivo della flotta di sua Maestà Britannica. Il poco conto in cui gli australiani hanno l'aria di tenere la flotta nordamericana contrasta bizzarramente con l'enorme importanza di arbitro del mondo che si dà il Presidente Roosevelt. Probabilmente, il linguaggio degli australiani interpreta il tradizionale stato d'animo dei britannici verso i nord-americani più di quanto lo interpreti la prosa ufficiale di Churchill il quale in questo momento vede gli Stati Uniti attraverso la lente della legge « prestiti ed affitti». Al linguaggio provocante, nervoso e spesso nevrastenico della stampa anglosassone, fa riscontro in questi giorni il tono pacato della stampa nipponica la quale dichiara che di fronte alla evidente ostilità degli Stati Uniti e dell'Inghilterra, il Giappone non ha altro da fare che « terminare i suoi preparativi in vista del peggio ». Il giornale Asahi dice che la collaborazione esistente fin dal mese di gennaio del 1941 fra l'Inghilterra, gli Stati Uniti e Ciung King, spiega e legittima l'accordo concluso dal Giappone con le autorità francesi per la difesa in comune dell'Indocina. Il giornale aggiunge che ormai l'Inghilterra, gli Stati Uniti, Ciung King e le Indie Olandesi formano un unico blocco il quale cerca di includere nella sua cornice anche la Russia sovietica. Ciò che in questo momento Londra e Washington chiedono alla Russia in cambio del loro aiuto, è molto importante per il Giapone. Il Giappone, dice l'autorevole giornale, ha con la Russia un patto di neutralità ma se la Russia risponde « si » alle domande anglonord-americane la condotta del Giappone è tracciata dal Patto Tripartito. Più forte sarà la pressione che Londra e Washington eserciteranno su Tokio, più risoluto diventerà il Giappone nel fermo proposito di realizzare i suoi ideali in Asia Orientale. Il giornale Yomiuri Shimbun, a sua volta, partendo da informazioni provenienti da Hanoi, richiama l'attenzione del Governo sulla preparazione pratica e sistematica dell'Inghilterra e specialmente degli Stati Uniti per accelerare l'offensiva di accerchiamento del Giappone. A questo scopo, la Cina, secondo il giornale, servirà di prima base d'offensiva, mentre, a breve distanza, verrà l'unione di Ciung King e di Mosca nel fronte antigiapponese. Le prove di quanto afferma l'Yomiuri le vede in questi fatti: 1) La costruzione di numerosi aerodromi nella Cina sud-occidentale, comprese Ciung King, Kveiyang e Yunnan; con una suesa di 42 milioni di dollari. 2) La'spedizione di 600 aeroplani americani per dette basi. 3) L'invio di 200 piloti inglesi ed americani e di 100 piloti russi alle stesse mete. 4) La costruzione accelerata di una linea ferroviaria fra la Siberia e Lanciù. <- Con ciò — scrive il giornale — il conflitto cinese e la guerra europea verranno legati insepara bilmente ». In un lungo articolo destinato alla politica degli Stati Uniti d'America il Japan Times pone in ri lievo che gli Stati Uniti hanno sempre perseguito una politica imperialistica. Inutilmente il Governo di Washington cerca di dissi mularlo dietro le sue prediche mo rali, che non possono cancellare le prove del suo desiderio di allargare sempre più i proprii domini Washington ha esteso la propria influenza molto lontano dal nuovo mondo e in territori appartener ti ad altri popoli. Lo sfruttamen to degli investimenti all'estero ha 10 scopo fondamentale di elevare 11 livello della vita negli Stati Uniti e di altri paesi naturalmente favoriti, a spese dei popoli ad essi sottoposti, i quali debbono essere soggetti alla potenza plutocratica americana. Il giornale, rilevando il fatto che gli Stati Uniti hanno creato basi militari sia nel Pacifico che altrove, rileva che ciò non è avve nuto perchè gli Stati Uniti mirano ad una « comune difesa » con altre nazioni in quel settore, poiché si tratta di territori che -si trovano nell'Estremo Oriente e che sono essenziali alla prosperità del Giappone e di altre Nazioni. L'at leggiamento degli Stati Uniti mira inoltre a sollevare l'opinione pub blica americana e del mondo con tro l'Impero nipponico, impiegan do inoltre le sanzioni economiche e spingendo altri Stati a f.we lo etesso. Se il popolo degli Stati Uniti facesse uno studio franco e com- s pleto sulle attività del proprio governo e le comparasse con l'attività svolta dal Giappone, ne risulterebbe una differenza fondamen tale. E' tempo che il popolo ame ricano riconsideri la politica impe rialistica che mira alla repressio ne di qualsiasi paese straniero che1 non voglia allinearsi con gli Stati ,Uniti. iI

Persone citate: Churchill, Roosevelt