L'OCCHIO DELLA SCIENZA nel più profondo mistero della vita di Amerigo Ruggiero

L'OCCHIO DELLA SCIENZA nel più profondo mistero della vita L'OCCHIO DELLA SCIENZA nel più profondo mistero della vita La possibilità di prevedere i caratteri dell'evoluzio- ' • - , ne e di influirvi con i bombardamenti dei raggi X NEW YORK, luglio, iL'affascinante mistero riell'o- rigine della vita e dello sviluppo degli organismi viventi ci)'era stato considerato per secoli co- me irrisolvibile e da relegarsi tra1 ì fenomeni la cui intima natura r.on sarà mai conosciuta, viene attaccato da tutte le parti con, avere i grande vigore e con perseveranza illimitata. I progressi fatti negli ultimi anni c persino negli ultimi mesi sono semplicemente stupefacenti. La scoperta dei « gene » Qualche tempo fa avemmo occasione di riferire sugli studi e ali esperimenti fatti sui gene di una mosca della fruita, laìDroghila e sui meravigliosi ri- sultati che se n'erano ottenuti. Ri- corderemo che questa mosca pei avere i cromosomi di grandezza non comune ha permesso agli scienziati di studiare il compor- lamento dei gene che li compon- gono, sotto una svariata quanti- tà di stimoli. I cromosomi sono contribuiscono in parti uguali al loio numero i! quale è fisso per ciascuna specie sia animale che vegetale. I cromosomi sono sii elementi essenviaii delia nmeréà e. enu es.-sen'!ia11 aella prociea- zione perchè trasmettono i . ratteri proprii della specie alle °enerazioni future Sotto il mi- croscopio i cromosomi della Din- sopitila appaiono come piccoli serpenti a striscie chiare e oscu- re. In queste striscie si adden- sano i gene che costituiscono perse stessi la chiave del problema della vita. A quanto è stato fino- ra assodato dagli studiosi di ge- netica, i gene controllano Pappa- rire e'lo sviluppo di tutte le ca- ■ratteristiche proprie degli esseri.viventi e probabilmente anche i processi da cui dipende la loro crescita, Precisamente nell'anno 1927 i gene della mosca delle frutta fu- iono sottoposti al bombardamene to dei raggi X e nella seguente generazione si verificarono mu- tamenti di natura straordinaria. Si venne così a scoprire che i prò- cessi dell'evoluzione della specie potevano essere enormemente ac- eelerati e persino radicalmentemutati. Negli ultimi due anni le ricerche sono state condotte sul inondo vegetale e i risultati che gli scienziati hanno ottenuto trattando varie piante con la coi- chicina, una sostanza miracolosa che si estrae dalle radici del ero- co autunnale, conosciuto comu- nenienle come zafferano, sembra-no quasi fantastici. Il fatto che' più impressiona il profano nei'riguardi delle nuove conoscenzeottenute con le ricerche geneti- che è la identicità del principio della vita nelle piante e negli ani- mali. Nei grandi laboratori di genetica dell'Istituto Carnegie. situato in Long Island (New York), sono esposte grandi car- te murali dei gene e dei cromo-somi della mosca delle frutta c deila pianta di stramonio ch'èistata scelta come preferito sog- getto di esperimento per la di- mosti-azione delle variazioni in seguito al trattamento con la col- chicinu. Mentre si notano alcu- ne differenze queste sono supe- rate di molto dalle somiglianze, In ambedue i casi le cellule della riproduzione contengono un nu-eleo fornito di un numero fisso di cromosonì, In ambedue i ca- si nei cromosomi si addensano igene, ciascuno dei quali o grup- po dei quali forniscono una ca-ratterìstica definita all'organismo vivente. Il lavoro compiuto di recente ehe ha quasi dell'incredibile e che per importanza uguaglia se non supera tutte le maggióri conqul- «te della scienza biologica, è consistito nell'identificare i gene che danno origine a certe carat- teristlehe nelle creature viventi, Con enorme pazienza e con in- numerevoll ore consumate In esperimenti di grande originalità e genialità gli scienziati sono riu- sciti * Identificare le caratteri- E^to«ta SVS2 Per alcune specie sia animali che vegetali sono quasi complete. Nel caso della pianta di stramonio, Per esempio, sono stati indivi- duati circa cinquecento nuovi .'/oie. dei quali, più di settanta, s' e riconosciuto essere contenuti in alcuni speciali cromosomi. Lo scienziato può, per esempio, met- tere " dito sulla carta dei ero- Monòmi della pianta di stramonio e affermare con sicurezza: in questo punto si trova il gene che dà alla pianta una corteccia ruvida, o che produce ciuffi di PeHi oppure è causa dell'albini- amo. Allo stesso modo, nel caso della Drosophiin, Io scienziato conosce in quale dei cromosomi s' trova il gene che dà origine al colore degli occhi, o alla gran- dezza delle ali, alle striscie sul- l'addome ed altre particolarità del genere. Finora più di cinque- cento gene della Drosophila sono stati con sicurezza identificati; s'immagini ora quale enorme la- voro sarà richiesto per identifi- care i rimanenti che si prevede raggiungano i tremila. . j L evoluzione ' Come abbiamo accennato avan- ti, si è sperimentato che un bom- bardamento di raggi X e di altri elementi radio-attivi modificano profondamente la natura dei gene. Qualche volta questi ven- gono alterati o distrutti, altre1 volte la loro disposizione attra- verso la lunghezza dei cromosom rimane mutata. Allo stalo natiijrate, probabilmente a grandi in tervalli, i gene possono essere spontaneamente cambiati da cau- se ambientali come da tempera- ture estreme, vecchiaia, acclima- fazione a zone estranee a quelle abituali. Ma quando l'organismo è soggetto all'azione di correnti1 radio-attive i processi dei muta-imenti vengono enormemente ac- eelerati. Un gran numero di imi fazioni possono verificarsi - nello spazio di due generazioni e scienziati cominciano a svolgersi sotto i loro occhiai mec gli veder canismo dell'evoluzione. Perchè, il fatto incredibile è che gli spe rimontatoli conoscono in anticipo quello che avverrà quando la Drosophiltt e. assoggettata ad una forte dose di raggi X. La meta, delle mosche cosi trattate probabilmente rimarrà uccisa. Tra quelle che sopravvivoranno al cune avranno dei discendenti e tra questi appariranno alcuni ti pi di mutazioni in proporzioni definite, che gli scienziati pos sono predire in anticipo. Essi so no al caso di dirvi quante piccole mosche nasceranno con le ali quasi rudimentali, «uajltecon g occhi b.anch per manca za di pigmento e quante con altre spc cid li anormaliva. Mai 1 umanità è stata più pros sima a penetrare .1 misero della creazione corno in seguito a que ste scoperte, Ce un fatto ancora più meraviglioso. Trasformazioni permansiti I mutamenti prodotti dall'a zione degli elementi radio-attivi non restano limitati alla vita dei l'individuo in cui sono apparsi, Essi si trasmettono permanente mente itila loro discendenza. In altri termini di qui a diecimila anni i discendenti delle mosche, assoggettate a] bombardamento dei raggi X continueranno ari avere occhi bianchi cri ali ridotte per la semplice ragione che i gene creatori delle caratteristiche normali, cioè occhi colorati n grandi ali. sono stati per sempre alterati. Per far intendere meglio | l'importanza di tali risultati ram mentiamo come procedevano gli scienziati di qualche generazione , addietro quando brancolavano nel buio tentando di risolvere il mi stero dell'evoluzione e della va riazione delle specie aminali e vegetali. Essi si ostinavano a praticare delle mutilazioni in al ! cimi animali nella speranza di veder apparire nella discenden : za individui con quella particola re anomalia. Al lume delle cono jscenze attuali era fatica spreca ta- Si potrebbero tagliare per mille generazioni consecutive le c0(le di toP> c,a esperimento che nella discendenza apparirebbero I sempre topi con la coda lunga co Ime quella dei loro antenati. Ma j distruggete o alterate il gene, originatore della coda lunga, e I risultati saranno ben differenti, Accoppiate due individui apparsi senza coda per la distruzione del gene specifico, continuate ad ac- eoppiai e tra loro i discendenti con - questa particolarità ed avrete e I prodotto una razza di topi senza ' coda. L'azione dei gene è uno dei meccanismi più complicati e in, teressanti che esistano in natura, 'Come si possano applicare i ri sultati di questi studi al miglio ramento della razza umana, ve ; dremo prossimamente. | Amerigo Ruggiero

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