IL RE A NAPOLI
IL RE A NAPOLI IL RE A NAPOLI Sui luoghi colpiti e tra i feriti Ardenti acclamazioni del popolo 1 mmiiimiiminimmiiiimiimimimiiimmi Napoli, 21 luglio. La Maestà del Re Imperatore è giunta oggi a Napoli, ricevuta alla stazione centrale dall'Altezza Reale il Principe di Piemonte. L'Augusto Sovrano, accolto ovunque da fervide manifestazioni della folla acclamante, ha percorso minutamente tutti i luoghi colpiti dalle recenti incursioni aeree. Dopo aver visitato le famiglie rimaste prive di alloggio e riunite nella scuola Alberto Mario, il Sovrano si è recato agli ospedali dei Pellegrini e di Loreto, interessandosi alle condizioni dei feriti ivi ricoverati ed avendo per tutti una parola di conforto. 1/Augusto Sovrano ha lasciato Napoli alle ore 19,30, salutato alla stazione dalle Altezze Reali i Principi di Piemonte e dalle autorità civili e militari. Anche la scorsa notte, l'Altezza Reale ,Ja Principessa di Piemonte, ancora prima del segnale di cessato allarme, si è recata a visitare le località colpite dall'incursione nemica soffermandosi presso coloro che apparivano più bisognosi di soccorso. La pia e augusta dama, che ha rilevato ovunque il fiero e sereno contegno della cittadinanza, ha avuto per tutti affettuose espressioni di comprensione elargendo i suoi regali soccorsi. Successivamente la Principessa si è recata agli ospedali dei Pellegrini e di Loreto e ovunque ha profuso il suo cordiale e amorevole interessamento. Nel corso della notte anche il Prefetto, il Federale e altre autorità civili e militari hanno visitato le località sinistrate. Nel pomeriggio di oggi Maria di Piemonte, che per tutta la giornata ha preso vivo interessamento dei feriti dell'incursione nemica, ha ripetuto le sue visite nelle lo¬ calità colpite e negli ospedali cittadini originando ovunque una serie di gentili e commoventi episodi, che hanno ancora una volta lumeggiato la figura materna e benefica dell'augusta Crocerossina, alla quale i feriti degenti nei vari ospedali hanno manifestato l'espressione della loro gratitudine e devozione.
Persone citate: Alberto Mario
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