Il traditore degli arabi di Italo Zingarelli

Il traditore degli arabi Il traditore degli arabi Abdallah, emiro di Transgiordania, s'è venduto agli in- , , _ , , , . glesi per 500o sterline, ma e odiato persino dal padre e dal figlio - Intorno a lui si muovono gli allievi di Lawrence er i suoi Intrighi contro i paesi arabi l'Inghilterra può contare sopra il fedele vassallo Abdallah, emiro della Transgiordania, agli occhi dei nazionalisti un traditore. Spieghiamo tuttavia, una volta per sempre, che la coscienza del sentimento nazionale non è ancora talmente diffusa da formare degli arabi una sola massa compatta, pronta ad insorgere e pronta a battaglie e .sacrifici: la [grandissima maggioranza e anal-ìfabeta, moltissimi arabi menano!pretendere che ivita nomade, e pretendere che Iuomini primitivi, i quali per secoli visscro sotto il dominio ottomano, oggi sentano in maniera compie- ta l'idea di patria sarebbe assur- do. Questo è il privilegio della classe colta, ancora troppo pie- cola' 0 nella stessa classe colta|troviamo individui che non con-ivinti della possibilità di un'orga- nizzazione statale davvero indi-pendente e sovrana restano acces-sibili a influenze straniere di va-rio, se non di ogni genere. Anche fl dottor Sciahbandar, che negli Quando arrivò a Amman, l'odier- na capitale della Trasgiordania, M ai 2 (U marzo delultimi anni è stato l'esponente più popolare e più rappresentativo del panarabismo era in fondo ma^a-ri per educazione, un anglofilo: epagò l'anglofilia con la vita. Il J* f • J 11 patto di UlUda Ma il caso dell'Emiro Abdallah, figlio di Hussein e fratello di Falsai —. due simboli del nazlo- nalismo arabo è diverso: lui che s'era lasciato credere un al- leato nella lotta per il trionfo della grande causa, ha tradito perdanaro ed è diventato un perse- cutore dei nemici dell'Inghilterra, Q— arrlv*; a^ Amman l'od,r- dalla 1921 rose e gelsomini, essendosi lascia fu accolto dalla gente con to precedere da un messaggio incui diceva che accorreva per di videre l'onore di scacciare gl'in-trusi e per far sapere ai nemici che gli arabi formano un solo corpo e che tutto il corpo soffrese delle sue membra uno viene offeso. Allorché, scacciato il ne- mico, ritornerò nel vostro paese — aveva aggiunto nel messaggio —voi sarete padroni del vostro de- stino e la vostra terra sarà nelle vostre mani. Che Iddio vi accor-di gloria e prosperità. Trascorsisette giorni, Abdallah parti da Amman per Gerusalemme e pocodopo si seppe che s'era incontra- to con Churchill, a quel tempoministro delle Colonie, col qualefirmò un accordo: «Questo prò-getto — si leggeva in un arti-colo — sarà considerato come unesperimento per la durata di seimesi e resterà in vigore se accom-pagnato da successo, altrimentiverrà sottoposto a nuovo esame Poiché dell'accordo non s'è più parlato, è chiaro che Abdallah considera i sei mesi non ancora scaduti, oppure trova superfluo procedere a un nuovo esame. Le cinquemila sterline fissategli a titolo di assegno dal maggiore John Philby al momento dell'intronizzazione corrono sempre e il paese è in realtà sottoposto al controllo dell'amministrazione britannica in Palestina. E se nel 1923 le truppe britanniche non fossero intervenute per reprimere una rivolta, Abdallah, che proprio da25 di quell'anno porta il titolo dEmiro, la Transgiordania avrebbe forse dovuto già lasciarla. Mentre l'Iraq si batteva La Transgiordania è per l'Inghilterra un cuscinetto fra oriente e mezzogiorno, un bastione per il litorale del Mediterraneo e una linea di sbarramento della penisola arabica; è un supporto della zona egiziana e palestinese costituita dal triangolo Port Said-Gerusalemme-Haifa ed è una copertura del canale di Suez, che da Akaba potrebbe essere minacciato. Qualche settimana prima che l'Irak insorgesse contro l'Inghilterra con le armi in pugno, l'Emiro Abdallah, che nell'autunno de'39 non ha perso tempo a rompere i rapporti diplomatici con la Germania, schierandosi dalla parte « delle democrazie », diede a Gerusalemme un banchetto in ono ™: delle delegazioni dei villagg venute a salutarlo, e nella circo stanza sottolineò la necessità d ■ Istanza sottolineo la necessita, ui creare un fronte arabo, dato l'ap-1 prossimarsi del pericolo della guerra, che egli allora vedevajgiungere dalla parte della Turchia. ! H fronte arabo da lui divisato era inaturalmente un fronte ostile al-1 l'Asse e ligio all'Inghilterra e che [Pcr tali suoi congeniti vizii non.nacque: l'Emiro restò quindi solo nella sua attitudine anti-irachena'c filo-inglese mentre l'Irak si bat- teva contro il più grande Impe- >'o del mondo. Ne fece di tutti ij colori e moite mogli c serva negra, che però ha avuto l'accortezza di non dargli altri|prendere fini col dover . all'interno misure paragonabili : allo stato d'assedio; rafforzò an-! che la guardia attorno al suo pa- lazzo e confinò a Maan il figlio Talal, al quale, per aver capeg-'giato pubbliche dimostrazioni prò Irak e contro l'Inghilterra, ginn- gevano lettere di plauso perfino! dalla Palestina, mentre Abdallah; riceveva minaccie di morte e co-jpie dei manifestini distribuiti nei villaggi palestinesi per indicare in lui il peggiore traditore della dcausa araba. Padre e figlio non si amano: Abdallah, politica a parte, ^ troppi vizi e una delle ' mote mog , da lui sposate a eredi. Talal, trentenne è ambizio- ; so e odia il genitore. Abdallah non ha consentito che |lette a favore dell' espellere gli stranieri sospetti, con alla testa i giovani siriani solleciti a portare il loro aiuto alle rivolte palestinesi, e ha tentato di arruolare volontari in Siria, nel Gebel druso: non c'è riuscito perchè gli sceicchi, riuniti dai capi, hanno riconosciuto che i drusi non potevano battersi contro gl'iracheni e hanno in conseguenza impein Transgiordania si facessero col-!Irak, ha fatto' dito gli arruolamenti nelle forze transgiordaniche. In cambio i ca- pi feudali più autorevoli del Gebel druso hanno indirizzato un mes- saggio al Governo Gailani, a Bag-dad, per proclamare la loro soli- darietà e dirsi pronti a sostenere sacrifici. L'atteggiamento dell'E- miro Abdallah verso l'Irak, ha scritto un giornale arabo di Bei-rut, costituisce un delitto di cui la storia prende nota; nessuno si [aspettava che l'Emiro si fosse ri voltato contro gl'inglesi, perchè se ne conosceva l'impotenza, ma egli avrebbe dovuto almeno com-ilportarsi a simiglianza di tutti ijdsovrani arabi. La Transgiordania fè stata viceversa la base delle ope- razioni e contro l'Irak e contro la Siria, perchè ammassato il mate-1 riale e concentrati gli uomini fat- iti venire da Caifa, gl'inglesi han- j Gno in un primo tempo determi- onata la caduta di Bagdad, impa-i dronendosi alla frontiera irache-1 Gna del fortino di Rutba, e in un fosecondo tempo hanno potuto mar- i ciare su Damasco, attraverso De- cra. Caduta Bagdad, Abdallah, ai Iprimi di giugno, ha dato nel suo! cpalazzo di Bagdad un ricevimen- zserto to in onore degli ufficiali inglesi ■ Pche avevano partecipato alle ope-j drazioni, felicitandosi per il loro peroismo, decorandoli e abbrac-1 fciando cordialmente i più elevati j in grado. Potenza della sterlina oro. Ma«rplla «ttnrfa v> raoswiw aiuna» Ma gli è che in fondo, a sua, Abdallah non comanda: i veri padroni e governanti della Transgiordanla sono degli ufficiali bri- dannici. Avete voi mai sentito no- minare il tenente coonnello Pre-|derick Paeke, un allievo di Law-1 = .1 £ casa ! : addietro, contava all'incirca due-iUAn,biaV~LeiJÌÒn, Tempo ! mila uomini; la Deaeri Patrol è;oaragonabile alla Lesione stra in quanto accoglie senza' ^~'~'0 "àÌBcriSl^é^ttóU^H irabll, \£ti d d BDlrit„ fli av 'ventura o desiderio di evitare con- j leggi con la giustizia. Le due unità! sono state recentemente fuse sotto! il comando di Glubb: FrederickIPaeke è infatti ritornato in In- "•liuteria, senza essere diventatouna leggendaria figura e appagan-ì dosi del titolo di Frederick Pascià. Ma il maggiore Glubb rivaleggia 1 con Lawrence, e a motivo della' sua mascella storta già s'è presoj dagll arabi n nomignolo di Abu! Hneik. Scoppiate le ostilità nel-lrirak, di nessuno s'è parlato tan- j to come di lui: furono bene i suoi uomini ad arrestare e a ferire sul- ]a strada di Bassorah il sindaco di' Bagdad in fuga. Poi raccontarono! che Glubb fosse morto all'ospedale, di Amman in seguito alle ferite riportate ella battaglia di Rutba1 e che la salma l'avessero mandata a Haifa: anzi non l'avevano col-1pito a morte gl'iracheni, ma gli| stessi legionari arabi, che trovan- dosi di fronte od altri arabi s'erano decisi a liquidare il proprio capo, passando quindi dall'altra par-' te. Non era vero: Abu Hneik è. tuttora vivo e conserva il suo! ascendente sui beduini della Transgiordania e dei deserto iracheno,i ai quali dona fucili e oro. e coltiva! ia fedeltà di moìu capi che con iùi| *a™° ^^nSSSSBUme ami-1 storta .> | batterà il deserto, i cupi «mici non lo tradiranno e le tribù transgior- daniche esiteranno ad accendere ifuochi della ribellione. j t 1 DU'IL ! JOnll I HllDy j Sono stati i Lawrence — uh idealista sconfessato dal proprio'Governo, affatto indifferente, anzi ostile al panarabismo — i Philby. i Glubb, i Paeke e donne come la Geltrude Bell a buttare nell'Ara- foia intera le tosi della influenza britannica contro la quale oggi si cozza; nella storia moderna dello^Iràk il nome di Geltrude Bell ri- corre forse con la stessa frequen- za di quello di Re Faisal. Johndi Re Faisal. John |Philby. figlio di un piantatore di tè matico, scrittore, aveva un gran palazzo verde alle porte di Gedda, ch'è la città dell'Arabia saudiana dove gli europei si fermano, e una di Ceylon, non si fece mussulmano per potere andare anche alla Mecf;a' la citta santa interdetta a qual»l^i europeo? Esploratore, diplo "'."nrhTJ e.qua™° ^<™ara si ru nei emua, *venao ionheua iBMnntto w^sce- dove perditi anni ricopri la ca ,, casa nella capitale Riad e una alla Mecca. Fu lui a indicare e. Londra, fel,t,oCrLnani fon Kg* ' c0- La-"ciat° Posto rica di consigliere finanziario ed „„7a =, favnre del nrin" senza f\ei ^e}90 "[tA%°™_,a!i?™- c'Pei si fece ricco a milioni col mo nopolio della vendita allo Stato de-^li; iut®6,i'' destinati al trasporto dei pellegrini alla Mecca e col re- 'a«vo esercizio. Per,effetto della sua conversio- ne all'Islam — non molto gustata da tllttl gl inglesi, sebbene coni- Piuta Per meglio servire gl'interes- 31 ^i Sua Maestà britannica — in Al'aRÌa Jonn Philby porta il nome dl Scikv Abdallah- Nel '39. ses- santenne, s'era ritirato in Inghil-terra' ma ora sembra sia ritornato nella terra dl sabbia e dl fuoco: seSn0 che la diplomazia britanni- ca' Pur detestandone il duro ca- rattere, ha riconosciuto di aver bi- 30?"0 dl lui °Sm ePoca ha 1 suo1 Lawrence. Durante la scorsa guer- ra' 11 teatro d'azione di John Phil- ov fu la Mesopotamia. La vita H< un tale uomo è piena di mistero; 1 libri di un tale autore sono inte- ressantissimi; l'attività di un tale agen,';e~ metà-, idealista, metà uo. 1110 d'affari | è pericolosa e seria. Italo Zingarelli BEIRUT, luglio. II itCtpzjej gvpac Colonne di cavalleria attraversano la Dwina su ponti di barche