Esploratori italiani nel Continente nero
Esploratori italiani nel Continente nero Esploratori italiani nel Continente nero Questo tempo di guerra in cuiiutte le Nazioni si sentono porta- e a valorizzare al massimo le lo- o benemerenze in ogni campo di ttività per trarne vantaggio di- anzi all'opinione pubblica mon-iale* è più di ogni altro favore-ole alla esaltazione delle vicende gloriose delle esplorazioni e delle onquiste scientifiche ottenute da- gii italiani in Africa. Per questo va data lode incondizionata alMinistero dell'Africa Italiana per aver voluto consacrare con unaollezione di volumi a «I grandi taliani d'Africa» le gesta da essi ompiute e con esse i dilètti inneg.akJij derivanti alla Patria ilaiana. Questi diritti sono inequivocabilmente affermati dai molti sacriici sofferti e dal sangue versato nessuno, anche se pervicace avversario del nostro Paese, potrebbe onestamente negarli. Ma il 28 giugno 1939, nel avuto la spudoratezza di afferma-e. <fe da notare cne pe v, è una Nazione fra le di potenze eu. ropee che non abbia fatto nulla= VoSmf^ opportunamente ££ Teruzzi nella Temps >■, come ricorda il Mini- nvpfH7inr.e al pi "azione al N» 1^*°^"** primo libro della collezione, un Ecco, forse, ««a delle ragioni per e quali essa giudica se stessa nettamente designata in quest'oraa possederne una parte». La menzogna e la volgarità del- 'affermazione trova la sua smen- tita nella storta e ci porta forza- tamente a rilevare che il molto che 'Italia ha fatto è frutto dell operadei suoi figli itahamssimi, che iMpoco che la Francia ha compiuto è frutto talvolta, come nel caso del Di Brazzà, di sacrificio e di sforziitaliani a servizio della bandiera francese. saranno quindi accolti con parScolare soddisfazione dal pubblico italiano i primi due volumi di que3ta opportunissima collezione che sl propone di ricordare in Ita1U| ma> 3opraUutto all'estero, benemereuze che noi consideriamo è b ripeterlo, come altrettantiIl primo volume dovuto ad Al- pegm e diritti storici menco libera, tratta di Antonio £eccmj!d; ira»^Dlpgratl^^ma.mente documentata in cui l'autore riesce a dare un quadro completo del personaggio esaminato. La figura del Cecchi sorte fuori dalle pagine del libro quale essa fusplendente di ardimento, di patriottico sentire, di nobile perse-veranza. ». Il Cecchi, egli dice, èun umanitario nel senso più no-bile del concetto e della parolaEgli ritiene che giustizia e bontàeccitate nello spirito dei negri ai j ■ j„„f „grado a grado, siano destinate afare frutti inestimabili perchèl'uomo tende a ciò che è giusto e aciò che è buono per un intimoaspetto del suo istinto. Per farintendere ai popoli primitivi questa etiea del loro divenire essenata etica de loto divenne, essen do ogni teoria impossibile e senzacostrutto, occorre arrivarci con lapratica e con l'esempio ». Semplici parole che contengono in sintesi le vere immutabili direttive della politica indigena. Ma il Cecchi fu oltre a tutto e soprattutto uno spirito eminentemente politico. Egli aveva inteso la funzione che l'Italia sarebbe stata chiamata a svolgere in Abissinia e per essa, pazientemente, tese a gettare le basi che avrebbero servito a stringere in un anello di possedimenti italiani il territorio abissino, al fine di permettere, con pressione sempre crescente, conquista delle terre che avrebbe-laro dovuto costituire l'impero italiano. Se si consideri questo aspetto della sua opera appare in Antonio Cecchi non soltanto l'esploratore del Caffa e il colto ed intelli-gente autore di 3 volumi densi dnotizie sui territori e le popolazio-Li A^n>n..^t tph„„i„„ ™„ „„„^„nl <*e" Ovest Etiopico ma anchen politico e l organizzatore cui tan-to dobbiamo per l'acquisto dellaSomalia n aecondo volume dà finalmen-. ,,,"""„ il)il,,„ìl „ii=le luce, con Wdevouj criterio, allemomrti'iA Hi Cat-lr. OI o oreria <5n orlmemorie di Carlo Piaggia. Se gleditori italiani degli anni dell'in comprension? ignorante e testarda nou si fossero rifiutati di pubh1i' rp n,,ps.tp memore il nome q l! SS*^"!', " , ° llel Piaggia sareboe ora legato con unanime riconoscimento alia scoperta (attribuita invece ad unostraniero chc l'esplorò successiva-,. mente) di una vasta ed importanregione comprendente quas " bacino occidentale del Ni- lo. La tardiva ma pur sempre ef- "' ficace documentazione varrà autorevolmente a ristabilire l'esattezza storica .a Luwi-tt. Queste memorie non modificate nè corrette, riunite a cura di G Alfonso Pellegrinetti, mettono innsalto. attraverso pochi e sapien ti ritocchi per mezzo di un'appen dice, il particolare carattere mo-, , ,,. . , , «"ale dell eccezionale esploratore..', La vita interiore del Piaggia*come opportunamente dice il Pel-, .^r . ,. . . legrtoetti, « priva di struttura in-tellettuale era però composta dpochi sentimenti intensissimi»*L , , . ,, ., Cosicché 1 attrazione che egli senti per l'Africa, le sensazioni che l'ambiente africano destarono in , . . , lm. appaiono più Vive ed umane dquelle di tanti altri viaggiatori. E « mi che* somiglia piuttosto ad un missionario, ma d ignota fede: un mis>'«v* e Gaggia vuole scoprirel fondamenti essenziali del vivere umano e con essi rinaran» il sursionario che non crede di salvare lui i selvaggi ma piuttosto (aiutando egli un po' ed insegnando a loro qualche cosa e non tropporiesserne lui salvato ». E' un uomo, insomma, che nella vita priunla vita civile e moderna gli ha procurato. Il libro, per chi sia amante di viaggi, è pieno di interesse particolare, data an umano e con essi ripagare il suospirito da alcune disillusioni chel'estensione e la varietà dei luogdi cui tratta, clic sono e rimarranno, tra i più affascinanti del continente africano^ Gli italiani di questo tempo im- periate troveranno nella lettura di questi due importanti volumi, mo tivo di fierezza e fondamento di aspirazioni a maggiori conquiste nell'interesse della Patria, ma. an- che e soprattutto, dell'umanità, Da questi volumi e da quelli che seguiranno balza alla luce della verità che valore, sangue e lavoro, offerti in obbedienza ad un superiore comandamento di civil- tà. danno agli italiani il diritto di aspirare ad un posto sempre più degno sotto il sole africano. Alessandro Lessona
Persone citate: Alessandro Lessona, Alfonso Pellegrinetti, Antonio Cecchi, Caffa, Carlo Piaggia, Cecchi, Teruzzi
Luoghi citati: Africa, Africa Italiana, Francia, Italia
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