Parossismo democratico per il progressivo disastro sovietico di Giuseppe Piazza

Parossismo democratico per il progressivo disastro sovietico Parossismo democratico per il progressivo disastro sovietico Nuovi tentativi di allargamento della guerra con la manomissione dei neutri Berlino, 16 luglio. Dopo la rivelazione del giornale svedese Aftonblndet sulle segrete istruzioni date dal signor Roosevelt alle sue navi di sparare sulle navi tedesche per provocarne la reazione e creare il casus belli a carico della responsabilità del Reich, rivelazione che ha rafforzato in questi circoli la convinzione che la politica americana si senta giunta al bivio delle sue decisioni, una serie di altri sintomi e rivelazioni e pubblicazioni più o meno volute,, hanno nelle ultime 24 ore confermato ancora di più a Berlino la convinzione di questo punto critico a cui la politica . americana sembra essere stata sPinla °>1 precipitare della carta rU8Sa nt>1 &%co complessivo della su? .guerra L'attacco russo, cioè, alle spalla della Germania che era previsto per un certo momento più in là, costituiva l'ultima grande riserva, la «grande speranza» e la «grande certezza» su cui poggiava tutto il gioco della coalizione angloamericana per preparare alla Ger- svzSriscrdlechcaucnrlaluagdlaf« oal'r^tóM « ""SS ! §sa «guerra dei due fronti > che i dtante altre volte svenuta a^!^otmtsita estrema incarnazione per talffdefinitiva liquidazione della Ger- ^'qprevidenza e tempestività del Fiihrer doveva finalmente avere con l'entrata in scena del colosso russo contemporaneamente a quella del colosso americano la mania e dell'Asse. Nervosismo in campo avverso nz«sScnonchè, anche qucsla volta come le altre, il Fùhrer ha sven- ,. lato il gioco e scombussolato in 1™amano all'avversario le carte pri ma ancora che egli avesse potuto non solo giocarle ma anche solo disporle. Di qui l'evidente nervosismo che si è impadronito del campo avversario, nervosismo che cresce visibilmente a mano a mano che si accentua il disastro delle armate russe nell'evidente paura di non fare in tempo a salvare il piano già per metà compromesso dall'azione di sorpresa del Reich ricostituendone possibilmente i resti. Di questo disperato tentativo ha fatto parte l'occupazione dell'Islanda improvvisamente decisa ed affrettata, precipitando il salto fatale dalla politica apparentemente difensiva dell'emisfero a quelli apertamente offensiva e intervenij tista nell'emisfero non proprio; nonché tutto l'insieme di notizie, voci e suggestioni tendenziose che questo salto hanno accompagnato circa l'estensione possibile del me ! desim° principio ad altri paesi co ime l'Irlanda, le Azzorre e 1 isola ÌCapo Verde; e infine^ancora ^ordine dato dal signor Roosevelt alle navi americane venute ormai a star di casa nel campo stesso di battaglia europeo di far fuoco su quelle della Germania ai fini provocatori cosi efficacemente spiegati dall'autorevole organo svedese per addossare alla Germania la responsabilità del casus belli, mettere il Congresso davanti al fatto compiuto giustificando nel con I | rutto itul"i"ULU B""»""«"'">' vc' """"" tempo se stesso davanti al suo polp^to dl-™ere ^u--m-^:*M ^" teSaESarSTaUk^S^SS^ | meno dubbici! sul momento critico pegno di non trascinarlo nel conFto. La politica provocatoria e deli- berata che sta metro a tutti questi | atti e manovre è sempre più net in cui la politica della coalizione democratica crede di essere giunta e che la stampa del Reich ac ! curatamente raccoglie. . Le lusinghe all'Irlanda e : gnor Willkie - da competitore di- (ventato ormai depositario fedelis- e Isirao delle confidenze politiche del - ! Presidente — dell'intenzione di Roosevelt a lui stesso già da tem¬ i|po confessata di dare alla flotta e|atlantica l'ordine di fare fuoco e ! sulle navi tedesche. Fra essi è an-1che la pubblicazione dell'autorei | vole pubblicista di Washington, a Lawrence, bene introdotto negli i ; ambienti della Casa Bianca, il qua-: le riprendendo il suggerimento già -! dal medesimo Willkie dato di islanl dizzare l'Irlanda, apertamente di- advaddtaeczteggtHmsinctttinpdtzsdvrltslènicenaamc^i! chiara che naturalmente stabilire luna base americana nel nord ulIsteriano dell'Irlanda non avrebbe iiiiiiiiiiiiiii il > iimiiiiiiimiminiiiiiiiiii sqppedcCdtrrcras—gtscfggpdn senso se non come un primo passo verso una vera e propria occupazione dell'isola e cioè del Libero Stato irlandese: e da buon americano e seguace di Roosevelt egli si preoccupa già del pretesto da creare, dell'invito cioè da provocare dal governo irlandese come già da quello dell'Islanda, cosa la quale — dice — non è difficile visto che l'Irlanda ha già una volta chiesto aiuti di armi e munizioni all'America le quali valgono bene una o anche più basi navali. Del medesimo ordine di pubbli cazioni e manovre indiziarie Infine, le quali dimostrano con chiarezza che grossi piani bollono nel la pentola americana la cui coi luta è prossima a maturazione, è anche la pubblicazione dei due noti glossatori ufficiali della politica della Casa Bianca, Pearson e Allan, i quali nel loro Times Herald fanno improvvisamente sapere che « il governo degli Stati Uniti ha or ora dato il suo pieno consenso al progetto fatto dal governo del l'Unione Soviettica che cioè l'In hilterra crei il nuovo fronte in ! §Pa£«i e in Portolano allievo i dr, 2 t b , . ° !^»,^^^, so. ora tutte le altre, appare sintomatica alla stampa del Reich perchè, mentre rivela come meglio non potrebbe V'unita e la fusione effettilff,,? 'S^SJS^SSS. ^11™™ ^"f. °°J 1^"e,..ociem0crafz^, ^n 'quello del bolscevismo mette il dito nella piaga cioè, sul punto essen ziale di tutti questi piani e agi- «ttatuffcM si fondano e si girano. nudo noè ,. 1™^^ S£t%£*&8^abbattere 'a Germania. a d i j o i e - - l i ¬ a o , i à - La tenaglia spuntata Ancora una volta — si osserva a Berlino — quello che sta in fondo a tutta questa ripresa di attività propagandislico-manovriera avversaria caratterizzata come è da tanta noncuranza e dispregio degli interessi dei destini stessi di terzi paesi e di popoli Uberi che altro non chiederebbero se non di essere lasciati in pace fuori del conflitto, è sempre il criterio iniziale e fondamentale di prendere te. Germania nella tenaglia di una guerra a due fronti, tenaglia che già tante volte la vigilanza e il tempestivo intervento di Adolfo Hitler ha tolto di mano all'ultimo momento ai suoi nemici e che ora si crederebbe di poter riafferrare in grande stile e sul piano intercontinentale evidentemente contando su una durata indeterminata della campagna russa. La stampa tedesca continua in tutto ciò — come espressamente si insiste sempre nel precisare — nella sua attitudine di limitarsi per ora soltanto a constatazioni diagnostiche e obiettive della si tuazione esente da qualsiasi intenzione anche solo prognostica che spetta unicamente alla direzione del Reich, la quale già tante altre volte ha mostrato di saper vittoriosamente fronteggiare e sventare le trame avversarie. Quel che da tutto questo quadro, come conclusione legittima da parte di tutta la stampa, si crede di poter trarre è però unicamente la constatazione dell'identificazione perfetta di interessi e di fini delle democrazie col bolscevismo e della meditata e organizzata consegna del Continente intero come preda e premio alle armate rosse una volta che avessero abbattuto il baluardo germanico. E' — qui si osserva — quelloche viene fuori del resto senza" nos-^.ZS^^^r™.£?%*^P«^e e sibilità di dubbi oltre che da tutto quanto sopra anche dalle sempre più esplicite formulazioni della propaganda britannica; cosi, per esempio, dalla piena ammissionedella « naturalezza » dell'alleanzacon Mosca pronunciata ieri daChurchill nel suo discorso comedalla significativa apparizione aeitermine di «accerchiamento d'Eu-ropav che ha figurato ieri nellarappresentazione del dicitore uffi-ciale della radio britannica a ca-ratterizzare il momento e l'azioneattuale della coalizione anglo-rus-so-americana; a tutto ci# infine— si conclude - si devono aggiun-gere le ormai frequenti ed apertetrattazioni di tanta parte Sellastampa britannica suite funzioneche spetterà al bolscevismo nellefuture « rivoluzioni » che l'Imma-ginazione illusionistica degli inglesi si compiace di collocare nepiù o meno immediato avvenire dei territori occupati dalla Germania, rivoluzioni che il blocco della fame dovrebbe, come si sa, provocare; e si avrà l'esatta misura del cinismo con cui Londra « Wash-S^'^'TimJwS rieiC^"SSR^m flìlfnp,™8SffiStaìSS"poli stessi deH Europa alla disriu-sione bolscevica se la Germania e l'Asse ora come sempre nei secolnon fossero li a difenderne e a garantirne le sorti. Giuseppe Piazza

Persone citate: Adolfo Hitler, Pearson, Roosevelt