La Divisione « Sforzesca » accolta trionfalmente a Novara
La Divisione « Sforzesca » accolta trionfalmente a Novara La Divisione « Sforzesca » accolta trionfalmente a Novara Novara, 14 luglio. Stamani alle ore 11 è rientrato in sede il comando della Divisione « Sforzesca », accolto col più vivo entusiasmo dalla popolazione. Hanno ricevuto il gen. Ollearo e il suo seguito, il Prefetto, 11 Federale, 11 sen. conte Rossini, il Podestà, il generale comandante di zona con i comandanti e gli ufficiali dell'Esercito e della Milizia, la fiduciaria dei Fasci femminili con una larga rappresentanza di iscritte del Fascio, e molte altre autorità e rappresentanze. Prestavano servizio d'onore reparti di truppa e della Gioventù del Littorio. Al giungere del treno, mentre tutti i presenti prorompevano in vibranti applausi, le autorità muovevano subito incontro al generale comandante e agli ufficiali, porgendo loro un devoto e cordiale omaggio. Le signore e le signorine del Fascio hanno fatto larga distribuzione di bandierine tricolori e di fiori. L'incontro si è svolto in una atmosfera di entusiasmo, con commoventi manifestazioni di affetto e di ammirazione. Preceduto dalla musica, e dalle formazioni di giovani fascisti, il valoroso reparto ha sfilato per le vie della città tutta imbandierata, fra gli applausi della folla che con le formazioni della Gii faceva ala ai reduci, mentre dalle finestre e dai balconi piovevano fiori. Nel pomeriggio la città ha vibrato nuovamente di intenso entusiasmo, al ritorno in sede dei fanti del 54° Reggimento e alla partenza della gloriosa bandiera del 68.0 Fanteria. Hanno presenziato al duplice avvenimento le maggiori autorità. Si è rinnovata la fervida manifestazione del mattino per l'arrivo del comando della Divisione « Sforzesca ». Gremite erano le vie e le piazze della città. Entusiastico e commosso è stato 11 saluto rivolto dalla cittadinanza ad un gruppo di eroici feriti. Una fiumana di popolo ha applaudito instancabilmente lungo tutto il percorso i reduci dal fronte gre<x>alb&nese, ai quali le giovani fasciste avevano fatto dono di bandierine tricolori.
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