Il 50° raduno di guerra

Il 50° raduno di guerra Istituto di Cultura Fascista Il 50° raduno di guerra Le operazioni militari nella guerra contro i bolscevichi illustrate dal ten. col. Curreno - Le adunate in provincia dell'Istituto di Cultura fascista, ha richiamato ieri mattina, come di consueto, una imponente folla * ftalico «fide. Teatro S ci,niuffl™0MrSSn.°. guerra, si e detto; uno per settimana, ciò che vuol dire un anno di questa bella ed efficacissima attività della sezione torinese dell'I.N.C.F. che, seguendo le direttive del Federale, ha presentato al pubblico, attraverso la parola di camerati scelti tra ì più competenti, 1 fatti salienti di questo eccezionale periodo, illustrati con la chiarezza che può derivare soltanto dalla piena ed assoluta conoscenza del l'argomento trattato. A questa prima tappa — non si creda crie i raduni con ieri abbiano avuto fine; continueranno e ad essi, slamo sicuri, arriderà sempre il migliore successo — non si può non rivolgere una particolare parola di compiacimento alla presidenza della sezione dell'Istituto di Cultura fascista ed ai camerati che hanno collaborato alla bella iniziativa, tra cui è un notevole gruppo di insegnanti dell'Istituto superiore di guerra. Il pubblico ha seguito con il più vivo interesse ogni adunata accorrendo numero sissimo; prova migliore questa dell'efficacia dei raduni domenicali al Teatro Balbo. La conversazione di ieri matti na è stata tenuta dal tenente colonnello di Stato Maggiore dottor _ „ ., , H 50° raduno di guerra, orga- ^.^.^"■j^à0?? Provinciale ' 1 di Giuseppe Curreno, Insegnante al ^Istituto Superiore di guerra, che ha parlato sul tema : « Le operazioni militari nella g-uerra contro i bolscevichi ». La sala era stipata di pubblico tra cui si notavano anche reparti di soldati di diverse Armi e specialità. Tutte le auto- ^e.^^^ltt\^S% fS^'X^^SSto^ zionalsocialista. A ricevere le aut?rità si trovavano il prof. Bodda, vice-presidente della sezione m rappresentanza del presidente professor Avenati assente per serviz10. ed alcuni collaboratori. L P°P° 11 saluto al Re ed al Duce, 11 ten- co1- Currenp ha iniziato la sua conversazione che è stata illustrata anche con alcune prolezloni- Egli ha ricordato il tradimento della Jugoslavia che è stita spinta al malo passo dall'Ingnilterra e dagli intrighi della Russia, contro la quale, terminate le operazioni nei Balcani, è stato necessario entrare in guerra per Prevenire 11 colpo alle spalle che sl accingeva ad infliggere e per chiarificare la situazione europea che non poteva sopportare l'infido connubio che era stato necessario in un primo tempo pattuire. La Germania ha vanamente tentato di favorire una evoluzione della Russia nel campo della collaborazione europea; visti inutili i suoi generosi sforzi, posta di fronte al le prove del meditato tradimento ha dovuto iniziare la drastica azione di demolizione del tentativo di bolscevizzare l'Europa. La guerra che ha avuto inizio all'alba del 22 giugno su un fronte di 2900 chilometri è stata oggetto di un attento esame nelle sue lo- giche premesse, nel suoi primi fatali sviluppi da parte del colonnello Curreno che ha anzitutto fatto una accurata descrizione geogranca dei luoghi del nuovo conflitto, Poscia ha esposto alcune interessantissime date sulle forze che la U.R.S.S. ha posto in campo contro quelle tedesche e delle nazioni aieate, ricordando con particolari espressioni di affetto le nostre Divisioni che si accingono in quelle ontane terre a tenere alto il nome d'Italia che ha il vanto di essere stata l'Iniziatrice della lotta antibolscevica. (Il pubblico ha lungamente applaudito). L' Esercito germanico ha avuto ragione, fin dai primi giorni, delle . forze avverse che ha sconfitto e traVjlto ln epiche colossali batta di cui il col. Curreno ha illustrato la trategia. Quandi poi 1 oratore ha letto il Bollettino straordinario del Comando supremo tedesco annunciante lo sfondamento della Linea Stalin, pubblicato appunto ieri mattina, la fola è scattata ln lunga acclamazione al PUhrer ed all'Esercito tedeBCO- Concludendo l'oratore, che ha acutamente esaminato le ripercussloni ln tutto il mondo di que dfrtcrClvedvDscCidsta campagna che si avvia verso a vittoria finale, ha affermato che però si deve sempre considerare 'Inghilterra come 11 principale nemico su cui le forze dell'Asse conquisteranno la definitiva vitto ria per il trionfo della civiltà. Le parole dell'oratore cosi limpide, documentate ed efficaci sono state ^'°I°^tme?te applaudite Ha fat- t0 seguito la proiezione di un in- teressante film Luce sulla guerra, Purp )erl ln provincia hanno avuto luogo le conversazioni preannunciate. A Borgaro ed a None dl Pinerolo hanno parlato i carne Serafino Vigna e Guido Faldello che sono stati replicatamelite applaudlti dalIa fofia ^orsa. cr AmcvcNasnmme«csc(vrfapPsri-J

Persone citate: Avenati, Bodda, Duce, Giuseppe Curreno, Guido Faldello, Serafino Vigna, Stalin