I tecnici turchi suonano a morto per i sovieti di Italo Zingarelli

I tecnici turchi suonano a morto per i sovieti I tecnici turchi suonano a morto per i sovieti Stalin s'è scordato che tra la campagna napoleonica e quella odierna è passato più d'un secolo Uer Istanbul, 7 luglio, i . j < j — Sfondata la prima linea difen siva nemica, è nella .Russia Bianca che i tedeschi si accingono a rompere anche la seconda ritenuta molto più vasta e il ritmo futuro della loro avanzata dipenderà adesso dalla rapidità colla quale essi potranno portare sul posto l'artiglieria vesante e nuove masse di fanteria. Ai critici militari il sistemn, difensivo russo non sembra abbastanza profondo per poresistere all'impeto offensivo dei tedeschi i quali hanno sconfitto i carri russi ben costruiti e manovrati con coraggio. Secondo alcuni l'insuccesso dei carri russi è dovuto alla mancanza di organizzazione che ha costretto ogni carro a combattere individualmente senza poter ricevere ordini dal comando centrale. Mosca annunzia oggi la formazione di un nuovo Corpo detto Opolsevia paragonabile a quelli della Guardia metropolitana inglese e dei famigerati cetniki o comitagi serbi, incaricato di operare sia al fronte che nsi territori oc-cupatt. Non saranno però questifranchi tiratori a salvare coi loroatti di sabotaggio e di distruzione un esercito regolare di milioni e milioni di uomini già scosso nelle sue fondamenta e che in ogni caso non ha tempo di aspettare che l'armamento e l'equipaggiamento dei membri deU'Opolsevia siano completati. L'armata rossa, scrive oggi ZTkdam, è condannata alla sconfitta, sta per essere sconfitta e sarà sconfitta. Ci vorrebbe un miracolo per vederla arginare l'avanzata tedesca e quindi battere gli eserciti del Reich. Perciò invece di attendere la realizzazione di tale miracolo, che taluni aspettarono invano dall'armata francese, saiebbe più savio e prudente prevedere la-vittoria tedesca. L'ultimo messaggio del camerata Stalin è lo stesso amaro quan- to disperato appello lanciato da \n - j .. „ i :„ m.n «1 Reynaud nel maggio del 1940 al l'indomani dello sfondamento di Bedan. Ora che la guerra ha assunto un carattere di rapidi movimenti, è impossibile che l'armata rossa si dimostri superiore alla tedesca sopra un fronte che si esten¬ de dall'Oceano Glaciale Artico ali Mar Nero. \ Nel suo discorso alla radio, Sta- Un poi ha detto che l'accordo rus-\so-tedesco del 19S9 ha permesso\ai Soviet di completare in pace la preparazione dell'esercito rosso. |l fatti però-^ insegnano che egli si i Reich \ Ln r.on„.. , jgS9 j„ dunque, commenta il Tan, \non „n successo, bensì un errore j del quale la Russia subisce inganna, giacché se la Russia in venti mesi di pace ha potuto completare gli armamenti, la Germania dal canto suo ha trovato modo di eliminare il pericolo ad ovest e di affermare la sua egemonia sull'Europa intera distruggendo quanti resistevano. Un anno e mezzo di preparativi non è bastato all'U.R.S.S. per montare una macchina capace di.,misurars\\ col re conseguenze. La parola «erro formidabile' organismo deh I„,..,„ . . Aclusione dell'accordo del\jI""W rr. » dobbiamo intenderla adottan , hi* 11 vrr% <: * 'u ' ffi" bis che l U.R.S.S. una volta schie-ratasi dalla parte della Germaniaavrebbe dovuto perseverare su questa via ed astenersi di assu-mere un' attitudine minacciosa contro il Reich, specialmente dopo la capitolazione francese ed il ritiro del corpo di spedizione britannico dall'Europa. Non esistendo più nessuna forza continentale capace di battere la Germania ed essendo palese che l'Inghilterra e l'America non erano in grado di attaccare l'Esercito tedesco Russia assumeva, come nuto, un contegno ostile verso laGermania, questa avrebbe potutose lactrte- facilmente dirigere contro di essa 7- *„..«.„ .. - t. _ 7._ vittoria sul nemico non si ottiene rinculando, bensì battendolo e co- stringanolo a concludere la pace e scacciandolo dal paese. La stessa campagna napoleonica non fu MW? scon!>tta »'.a "» insuccesso, 1x1 scrittore tiene anche a ncor le sue forze non impegnate altro ve e sconfiggere l'esercito russo. Altre deplorazioni Stalin continua ad attirarsi col suo infelice parallelo fra la campagna, napoleonica e l'odierna, e il generale Ilisan Sabis dice a Stalin che la dare che nel 1812 lo Zar e i suoi eserciti erano padroni assoluti del paese, mentre oggi, se l'esercito rosso si ritira lungo il Volga, alzeranno la testa per distaccarsi dall'amministrazione sovietica gli ucraini russi e bianchi, i georgiani abitanti della Crimea, i turchi di Kazan, del Caspio e dell'Azer beìgian e perfino i cosacchi. lì generale Ali Faud Erden, comanàa.ite dell'Accademia di guer- »h ha detto aH'Ikdam che in guer- ra oppure in una battaglia la situazione non si riproduce mai in maniera perfettamente identica di quella che avrebbe potuto es sere nel passato. A fianco delle divisioni corazzate e motorizzate di Hitler, le divisioni di fanteria e le brigate d! cavalleria lanciate ™»™0 Mnsca da Napoleone fanno ì PeffeUo di tartarughe, ; ", . . L'ex - ambasciatore tedesco a [Mosca Von Schulemburg è giunto col personale dell'ambasciata alla frontiera turca dove attende per lo scambio col personale dell'ambasciata sovietica in Germania. Con lo stesso treno di Schulemburg viaggia il ministro di Romenia Gafencu. Il personale diplomatico consolare A'U.R.S.S \ russo proveniente da Budapest e da Bucarest,\e arrivato oggi alla frontiera bul-'garo-turca, proseguirà presto per Italo Zingarelli