Retroscena della politica americana in un incidente di frontiera di Leo Rea

Retroscena della politica americana in un incidente di frontiera Retroscena della politica americana in un incidente di frontiera La vertenza tra Perù e Ecuador - Si attendono precisazioni da Roosevelt sui maggiori problemi all'ordine del giorno (Dai. nostro Inviato) New York, 7 luglio Lr radio rd i giornali degli Sin- ti Uniti limino 'dovuto orji/i regi- strare mia nuova guerra. qnestaVvolta Ira due repubbliche sud ■■americane La sola parola » ornar-ira» è forse impropria, anche se'usata in senso assola to, per dr.se.ri- verc quello clic finora sembra rs-'sere un incidente di frontiera fra \ Perii ed Ecuador ; certamente imi- propria se cioè confrontata con gliattuali conflitti d'Europa e Asm. Questo non vuol dire che Vinci- ■denle non sia una cosa seria e non vuole nemmeno dire che essa non possa aver conseguenze o almeno risonanze in lutto l'allineamento sud americano, allineamento cui lili Stati Uniti guardano in quc-«ri giorni con interesse acutizzatodal fatto che una delle mnggiorirepùbbliche sud americana: l-Ar-* ... . . ■ _ ..,1). . j„ ^j^fr 0nHoii cudo eh io io &le deciso rifiutò a, far lega con la .. =„„,„„... Vlltica di Roosevelt. contestazione centennale: si trai tu della zana cosiddetta dell'i. O rient.9. zana cuvtuuet&u ucci territorio coperto quasi L'incidente ha origine da. .interamente da foreste, limitala i noni-est dal corsa del. fiume. Putii mago e a sud dal fiume Marano*. o su qualche atlante questa■ zona è- assegnata all'Ecuador, su altrin,""««'» è segnala come terreno in -|«''-'«P"'" e colorata, a stritele, una .|co/ colore che distingue il lenito-o:'io incontestatamente eqnadoria-ei»o. l'altra col colore assegnalo al-i«crnform peruano. Non e la VV'-Ima volta che incidenti di fronUe-o^' del genere si verificano fra i.|due paesi sudamericam, no (il Perù condizionalmente) la mediazione del Brasile, Argentina Stati UniH per comporre la riipula. Il governo di Lima aveva dille buone ragioni p'r essere, sopettoao e per aver accettato condi-Jonalmcnte. l'offerta da governi di Buenos Avrei e Washington. oprattutto di quest'ultimo giae-: che n. Lima si sapeva di certi nr-1 ordi fra. Quiin e Washington, ne-, ordi che prevedevano la cessione, da parte degli Stati Uniti all'Ee^a: dar di qualche fornitura di armi, cosa che è stai n pubblica mente («-mentala alt inverso In stampa pe-|rnunn come mi fntto che, lungi dal acilitare il componimento nella vertenza, lo rendeva p n quanta dava armi in ninna a uno degli Stati in contesa: e il geverno peritano sapeva anche che i giornali americani (abbiamo a suo empo citato il New York Herald!di/fictielTribune.) avevano parlato di cerf* .. ... : ..nArwtt Iti nns-1 rattai i ve per cu i s i vedeva la. po.t-jsibilità dello stabilimento di una | base navale degli Stati Uniti «elle iole Galnvugós, appartenenti al- \ i'Eritadar ; Come si vede questi precedenti — - ' „„. ■ j_*.A nrr offrono ^cawvaccwadat o per dipingere un quadro a tinte, sen sasionali: mene straniere che inveleniscono le dispute, interessi ,;-„.,,ioric ecce 7"'. /• ««-ir/iiio nrr nò ai il cono tei untandoci a segna <-eio < ornis ir i . ;(f((,fi! «™. 'y?V Anzitutto ali scoi"'»"•«" ~ ■ ,.e~rj,irati'lunga il << ■• , ■ e aobia. nut ne m «' mezzogiorno Za I '™™^^, ma intórno alla, T^hacras, cioè in quella cUta' ^^M^'^^^^ ^g, afPacifico. Il go-'^parte di /o laccare tre posti di frontiera pe- ruani, tentativo che è stalo re-i spinto. . ca notato che i giornali digli ■S.rifi I/nifi danno esclusivamente notizie da fonte ecuadoriana: («!campano di' Lima non è ascoltata .«/oberili .„7'''VV.^..r...vó)V«.f,r.»in- voli anta il ^Znòla rT*W.™ dele, se si vogliono notizie autentiche dal Perù'bisogna fare un lungo giro e ascoltare da Buenos Aires ie notizie c le interpretazioni del governo peritano. Questo che abbiamo detto per i giornali degli Stati Uniti, non vale tuttavia per le radio le quali danno insieme alla versione ecuadoriana, quella peruana. Notevole il fatto che il vipar- Uimento di Stalo continua a diredi non aver ricevuto alcun rap- porto circa gli incidenti di fron- tiera e che le ambasciate peruana ed ecuadoriana a Washington « fermano d, non aver ricci■»«<<- cuna informazione dui rispettiliQuanto a commenti, i giornali non si co la disputa e dei suoi precedenti IJ^jTTtìke l'incidente è un risiti n7t'o"delìa''p'iopagaiida mirante a p,oi:oc«ie lina guerra fra Perii ^Ecuador Ulta i/ficrru ; / u l c, ,. " ÌV'oh 'occorre dire cherwimnnnéis » màas* a al quando si parla di propaganda (ed avvertiamo che questa parola, per quanto si scriva in inglese con le stesse lettere e si pronunci pres\ sa poco come la pronunciamo noi. non vuol affatto dire quello che vuol dire in italiano) essa è sempre. dell'Asse, giacché quando è fUtta. dagli altri si chiama « good o «good neighbourmassimo, « pubblicity 2. Va avvertito comunque che per quanto giornali e radio parlino abbondantemente di questa nuova guerra americana, l'attenzione generale non si concentra affatto su di essa: quello che, fino a prova contraria, continuerà a chiamare incidente di frontiera, è poca, cosa in confronto non soltanto ai fatti della guerra antìsovìettica, ma anche iìi confronto ai problemi che gli Stati Uniti hanno di fronte e alle spalle come conseguenza della loro politica nel conflitto europeo. I giornali sono d'accordo nel prevedere che durante questa settimana il Presidente, rientrato dalla prolungata vacanza, avrà da affrontare alcuni importanti problemi: quello degli aiuti alla- Russia e del modo per farli arrivare; quello della richiesta Marshall per l'abrogazio ne delle restrizioni di legge sul l'impiego in campagne di oltrcmare dell'esercito di coscrizione; terzo problema, dice qualche giornai.e. è quello di decidere circa quel- ,0 CÌIS pochi giorni or sono ha det-ito Knox a proposito dell'impiego ideila flotta in servizio di scortaai convogli. Roosevelt finora nonha- voluto commentare tali argo mentì: forse potrà dire qualche cosa domani durante la conferenza stampa, se qualche collega tenterà di insìstere nella domanda, al Presidente questa volta farà comodo rispondere. Leo Rea

Persone citate: Knox, Roosevelt