L'avanzata tedesca raggiunge Murmansk mentre i russi tentano di ripiegare anche dalla Galizia di Guido Tonella

L'avanzata tedesca raggiunge Murmansk mentre i russi tentano di ripiegare anche dalla Galizia L'avanzata tedesca raggiunge Murmansk mentre i russi tentano di ripiegare anche dalla Galizia Il nemico ricacciato ovunque - 763 carri distrutti da una sola formazione tedesca -1 fuggiaschi cercano riparo nelle foreste - Il governo ucraino lascia Kiew Berlino, 2 luglio. IL'immenso fronte russo è en-[trato in una nuova fase di movimento: l'azione offensiva, come sottolinea il bollettino odierno, si è estesa al settore settentrionale e centrale della Finlandia, mentre sullo scacchiere carpatico-gàliziano si nota l'intervento delle truppe magiare. Sul settore posto all'estremo Nord, l'azione offensiva terrestre oltre il confine finlandese è stata preceduta da una serie di attacchi dell'aviazione che, fra l'altro, è riuscita ad affondare lungo le coste della penisola dei Pescatori, nel Mare Artico, un cacciatorpediniere e a danneggiarne gravemente un secondo. Nonostante i gravi ostacoli d'ordine naturale, soprattutto perchè la tundra nordica è trasformata in questo momento in un acquitrino solo, questa azione appare di grande portata per il fatto che si sviluppa in immediata minacciosa viciiwnza del porto di Murmansk e della sua famosa ferrovia, la sola moderna che i Sovicti possiedono al nord. 11 cerchio non s'allenta Sul settore carpatico-galiziuno l'entrata in azione dell'esercito ungherese dimostra che la nuova fase apertasi a seguito della caduta di Leopoli è già in pieno sviluppo. Al nemico non rimane che una sola grande via, quella di Tarnopol, per uscire dal saliente galiziano dove aveva ammassato per il suo progettato attacco contro il centro dell'Europa una gran parte delle sue forze. La perdita di cento carri armati sovietici inflitta al nemico in queste zone basta a far capire di quali imponenti proporzioni sia stato questo fatto d'armi in cui ancora una volta è rifulsa la superiorità dei « Panzer » nonché dei mezzi e della tattica anticarro dei te' deschi. Più a Nord, nel settore tra Leopoli e le paludi del Pripet, dove la punta avanzata tedesca già cinque giorni or sono era arrivata all'ai tezza di Luck e di Dubno, le forze corazzate sovietiche hanno cercato di attaccare i lati del cuneo tede sco. La battaglia che si è svolta nei dintorni di Dubno è stata dura ed ha impegnato per due giorni di seguito le divisioni tedesche di copertura. Le formazioni corazzate sovietiche non hanno però avuto miglior fortuna di quelle che la settimana scorsa avevano cercato di opporsi per l'appunto in questa stessa località all'azione di pene trazione delle colonne tedesche. Il nuovo urto sferrato dai sovietici si è infranto contro la muraglia delle forze tedesche di riserva. Sanguinose perdite rosse L'episodio — se così si può definire una battaglia che è durata due giorni e che è costata ai sovietici la perdita di ben centoventi carri armati — è estremamente istruttivo in quanto dimostra con quali formidabili forze il comando tedesco provvede alle misure di sicurezza all'interno degli spacchi operati dalle colonne celeri. In questo stesso settore della Volinia, dove la base della resistenza sovietica era data da un triangolo ben fortificato, i russi hanno cercato dì appoggiare i loro attacchi di carri armati con l'aviazione. 1 continui attacchi degli aviatori rossi contro le truppe germaniche di copertura sono stati sistematicamente infranti. Le perdite subite in questo settore sono enormi soprattutto in fatto di carri armati durante . la prima settimana di campagna e nel solo settore della Volinia i rossi hanno infatti perduto ben 800 carri armati che rap presentano la forza di quattro in iere divisioni corazzate. A nord del Pripet siamo alla fase conclusiva della grande battaglia di annientamento di Bialystok. Centomila prigionieri e un bottino enorme di carri armati, di cannoni, ecc. sono annunciati dabollettino odierno. Queste cifre sono naturalmente ben lungidalrappi esentare il totale della retata risultante dalla trasform-zione desaliente offensivo di Eialystok in una immensa sacca di annientamento. A parte il fatto che il rastrellamento non è ancora terminato, si sa infatti che altre sacche minori sono state create nefrattempo a occidente di Minskla loro riduzione influirà senza dubbio in misura considerevole subilancio delle perdite inflitte arossi. Circa lo sviluppo della grandpuntata offensiva che da Minsk ergià arrivata ieri l'altro alla Bef esina non si danno oggi altri dettatici a Varte una precisazione to'pografica estremamente importante confermataci stasera dall'autorevole■ Kriegk della Nachthaus£abe, che cioè lo storico fiume del 'epopea napoleonica è stato passaio a Bobruisk, una cittadina mi¬ e a - sa situata a 150 chilometri a- Su-dEst di Minsk poco lontano dalla confluenza della Beresina con il Dnieper. « E' verso il Dnieper, sulle cui rive è situata Kiew — continua 'autorevole commentatore berlinese — che prosegue ormai, sia in questo settore che a Sud di Galizia, irresistibile l'avanzata t-edesca*. Un fatto di importanza enorme è andato maturando nel frattempo sul lato sinistro del cuneo Minsk-Bcresina, cioè la saldatura della sacca di Lituania e di Lettonia: importanti forze nemiche sono così poste nell'impossibilità di operare o perchè accerchiate o perchè minacciate di ri- \ manere tagliate fuori nel settore\della Lettonia settentrionale e del'Estonia: così svanisce il sogno degli strateghi russi di portare a nord un grande attacco di fianco a cavallo della Beresina. Per farsi un'idea delle perdite subite dai russi nel settore baltico ci si può riferire alle cifre dei primi sei giorni di campagna durante quali i bolscevichi hanno lasciato nelle mani tedesche J^ao carri armati, 90 cetnnoni e numeroso altro materiale bellico. L'occupazione di Riga, che ha un valore assoluto per tutto questo settore in qtianto i tedeschi sono riusciti ad attraversare la Divina — larga qui oltre mezzo chilometro — su amplissimo fronte, toglie ai sovietici l'imbracciatura stessa dello scudo da essi provocatoria mente proteso, in funzione anti europea, verso il limite settentrionale del Reich. In nessun altro centro sono state tributate alle liberatrici truppe tedesche più calorose accoglienze. II giubilo di Riga liberata Fin dal momento in cui sono apparsi nelle vie di Riga le pattu glie incaricate del rastrellamento di eventuali gruppi sovietici rimasti staccati dal grosso ritiratosi ad Est, la popolazione si è abbaiìdonata a grandi manifestazioni di giubilo. Le ragazze nei pittoreschi costumi lettoni hanno infiorato i soldati tedeschi come dei trionfatori offrendo loro sigarette, frutta, birra e quanto di meglio era rimasto dopo le requisizioni forzate operate dai russi. I colori del Reich e la croce uncinata formavano la decorazione comune a tutte le strade e a tutte le case. I Panzer tedeschi hanno dovuto apiirsi il varco nelle vie metro per metro tra una massa di popolo sempre più fitto, animato da indescrivibile entusiasmo. Molte persone balzavano sui carri armati per abbracciare i soldati tedeschi; altri, col viso rigato di la crime per la commozione, stavano sui bordi delle strade col braccio teso nel saluto nazista. Questa popolazione che passava per una delle più calme tra le calmissimo gen ti nordiche sembrava addirittura delirante di gioia. Con le grida di Sieg Heil! Heil Hitler! i lettoni hanno espresso il loro intimo convinci?netno di avere finalmente ritrovato la vera libertà all'ombra della protettrice bandiera tedescaDappertutto le stesse parole: t. Quanto tempo è che vi attendiamo! Da voi solo sapevamo che sarebbe venuta la salvezza e la fine del nostro terribile soffrire. Ah, se foste arrivati prima... Quanti mali mine; quante migliaia dei nostri che si sarebbero salvati dalla morte o dalla deportazione in Siberia... ». Ma di più gli abitanti di Riganon dicono. Temono quasi turbare questi istanti di tripudio. La loro sola preoccupazione in questo momento è quella di festeggiare nemodo più degno l'esercito tedescoDove appare un soldato germanico centinaia di persone gli si fanno attorno; tutti vogliono stringergli la mano; tutti vogliono ringraziarlo; tutti vorrebbero poter leggere nei suoi occhi qualche desiderio per poter essere i primi a soddisfarlo. Le odiate guardie rosse sono scomparse: i gendarmi lettoni ricompaiono a regolare la circolazione nelle vie con la loro vecchia uniforme e sono salutati con alte grida di gioia. Mai Riga ha conosciuto ore di più grande entusiasmo. M'ii i soldati di Hitler ssono sentiti circondati fuori di casa da una atmosfera di più calda e vibrante riconoscenza. Anch'essi hanno ormai dimenticato le lunghe inarco e gli asprcombattimenti che hanno preceduto l'entrata a Riga. Un resoconto della P. K. che ci dà i primi particolari di questa vittoriosa asiane riferisce che già dall'aba dell'altro ieri sera repaiti dassaltatori tedeschi erano liusciti a penetrare lungo il ponte del la linea ferroviaria fino alla stazione di Riga portandosi a con tatto diretto col grosso bolscevico che ancora occupava la città. Il brillamento del ponte sulla Dwina impediva- a questo gruppo di valorosi di -iguadagnare le loro posizioni dopo arditissime puntate. Quando alle 9 del mattino, rotta definitivamente la resistenza i snidati tedeschi riuscivano a portarsi in forze oltre il fiume e a far crollare le ultime resistenze nemiche trovarono frammisti ai morti soi:ictici i corpi dei loro eroici compagni. Non tutti erano morti. Uno che stringeva ancora nel pugno una bomba a mano al momento in cui i compagni furono sopra di lui e gli volsero il viso alla luce spalancò d'improvviso gli occhi e riusci in un supremo sforzo a pronunciare quo- ste. tre parole: «Settima compa gnta, presente » I particolari di cui disponiamo stasera in merito alla conquista del più importante centro del settore meridionale, cioè di Leopoli, confermano che anche laggiù la iberazione dal giogo bolscevico è stata salutata da tutta la popolazione con grandissimo entusiasmo. Accanto agli ucraini che naturalmente esultano per la realizzazione dei sogni più grandi dei loro capi, là librazione dalla tirannia russa è stata salutata con gioia anche dalla popolazione polacca. • Gli orrori delle carceri rosse Soltanto gli ebrei che a Leopoli sono, come è noto, in gran dissimo numero sono naturalmente a terra; con i rossi, tutti gli ebrei di Leopoli avevano natu Talmente fatto causa oomune;molti di essi pagheranno il giusto castigo; i maggiori responsabili delle stragi fatte a.Leopoli in questi due anni di dominazione rossa (nel sottosuolo della prigione si dice che giacciano i corpi di quattromila persone massacrate dai sicari rossi) sono in fuga; tra essi il Commissario politico dei sovieti il quale ha alzato i tacchi già al secondo giorno della guerra. La presa di Leopoli che è stata portata a termine nella notte dal 29 al SO giugno è stata preceduta da combattimenti asperrimi. Soltanto pochissimi prigionieri sono stati fatti fra i difensori della divisione russa composta da montanari del Caucaso i quali hanno tenuto duro fino all'ultimouomo. I bolscevichi avevano inoltre disposto a semicerchio, ad Ovest della città, un gran numero di carri armati convinti che in tal modo sarebbero riusciti a rompere qualsiasi tentativo avversario. Gli alpini tedeschi sonoandati all'attacco non solo con la«Flak» pesante e con obici dacampagna ma con cariche di di- namite e con i bidoni di benzina infiammata. In tal modo il cerchio di ferro dei bolscevichi è stato rotto. Le spoglie dei carri giacciono a centinaia attorno alla città. La maggior parte degli equipaggi sono bruciati nei carri stessi. Quelli che si sono posti in fuga sono stati falciati dal tiro delle mitragliatrici tedesche. Guido Tonella Una delle zone periferiche di Leopoli, con i segni poche ore dopo l'ingresso delle truppe tedesche. della battaglia, (Telefoto)

Persone citate: Galizia, Heil, Heil Hitler, Hitler, Luck, Volinia