Un bel bagno in piscina

Un bel bagno in piscina GIORNATE TORRIDE Un bel bagno in piscina L'odissea di un cittadino che cercava refrigerio in una giornata festiva e a o a . i o i , i i u e i i > i di i e. a e e e e i. ae ttdi e ui a ti nd e lrhe olno iel a si rel el uso, rto aelto ne eerl- — Un bel bagno. Un bel bagno rinvigorente e rinfrescante! Ecco quello che ci vuole! Emessa codesta peregrina sentenza, il ragioniere ha un improvviso scatto di energia. Dopo poco eccolo pronto: maglietta, bicicletta. — Vado a fare un bel bagno — spiega alla portinaia uscita dai suoi recessi per vederlo inforcare il biciclo color alluminio. — Non c'è niente di meglio. — Fortunato voi! Il privilegiato dalla sorte pedala ora allegramente in corso Stupinigi. La giornata è festiva, 11 caldo equatoriale. In cinque minuti sarà alla mèta. Il nostro protagonista è un signore di 37 anni, con pancetta incipiente, da 15 anni impiegato nella stessa ditta, tranquillo, felice (moglie e un rampollo): tutto famiglia e lavoro. A proposito di lavoro: ecco il primo: mettere a posto la bicicletta. Il ragioniere è arrivato alla Piscina Mussolini. Migliaia di biciclette hanno allagato il posto loro concesso. Dalla piccola tettoia di angolo hanno invaso il prato vicino, hanno raggiunto gli alberi che circondano l'Ospizio confinante, e si allineano innumeri. « Ecco fatto, pensa il nostro protagonista, Il più è fatto ». E si asciuga il sudore dopo essere riuscito (una bella lotta vittoriosa) a richiamare l'attenzione dell'uomo addetto alla custodia, circondato da una folla di postulanti agitatlssimi, a consegnargli il velocipede e ad avere infine, il gettone di riconoscimento. * * — Calma e pazienza — ordina in tono perentorio uno dei dirigenti delia Piscina che presiede nell'atrio della medesima. — Ognuno stia al suo posto senza spingere. Bello spettacolo! Un bel colpo d'occhio, veramente! Appena entrato nell'atrio per prendere il relativo biglietto li ragioniere ha fatto uno scarto da cavallo imbizzito. Una folla tumultuosa sta sostenendo una lotta, che a paragone della precedente alla quale egli ha partecipato per piazzare il suo cavallo d'acciaio, fa sorridere. L'atrio è invaso da giovanotti con camicie senza cravatta e borse con l'occorrente per il bagno. Le signorine, le donne, avvantaggiate dalla moda e dalle tradizioni di cavalleria vigenti, attendono in un angolo che i propri paladini ritornino vittoriosi. Nel frattempo occupano l'estenuante attesa con fitti conversari. — Un poco di silenzio! — grida un ispettore, 11 quale unisce ad un fisico oltremodo robusto, un lungo allenamento In slmile genere di faticosissimi esercizi. — Ci vuol pazienza! A poco a poco tutti passeranno. E sono moltissimi. Alcuni bambini cercano di movimentare l'ambiente con improvvisi ammutinamenti. Risuonano ammonimenti (uno schiaffo: un pianto disperato e Insistente). Allegramente entrano turbe di nuovi speranzosi. Ammutoliscono. SI mettono in coda. Cercano di essere allegri e vi riescono per cinque minuti buoni; poi tacciono: sono entrati anche loro nel terribile ingranaggio. Il caldo è infernale. La calca soffocante. Il nostro ragioniere che si ricorda d'aver praticato molti anni or sono la lotta greco-romana p che da mezzora ha tenuto sul g. piede deatro un piccolo signore to'iroso, si slancia in avanti ricor |rendo enche a colpi di lotta libe ra. Un duello a gomitate (un colpo nella bocca dello stomaco lo ha quasi messo fuori combattimento) con un giovanotto erculeo dapprima e quindi con una signora monumentale ha avuto fasi epiche. Ma finalmente egli giunge allo sportello. — Una cabina, un ingresso, un asciugamano! — grida color minio in viso il ragioniere. Un pallido sorriso gli risponde: la donna (ormai è ridotta un cencio) che è preposta alla vendita del biglietti gli porge un biglietto: — Eccovi l'ingresso — mormora. — E la cabina? — Non ci sono cabine! — Via! — gridano i postulandi che stanno schiacciando il nostro uomo contro lo sportello. — Via! Ci vuole mezz'ora? Un'ora circa è trascorsa da quando il ragioniere è giunto in piscina. Due da quando gli è venuta la luminosa Idea di recarvisi. Quattro quando il ragioniere riesce a spogliarsi. Il sole sta declinando. I ragazzi sono ormai arrochiti ma continuano a urlare a più non posaci. I bordi della piscina sono gremiti di un'umanità tumultuosa e seminuda. I soliti faceti continuano (sono ore che lo fanno) a cogliere di sorpresa i migliori amici per gettarli in acqua. Questa rigurgita di teste, di corpi, di spruzzi. Il ragioniere ha trovato un amico che lo ha lasciato svestire nella sua cabina. Vorrebbe bagnarsi. Si. Vorrebbe farlo. Egli è venuto in piscina con questa intenzione. E' un audace, lo riconosce, deve riconoscerlo; ma proprio vorrebbe bagnarsi. Cerca di avvicinarsi almeno all'orlo della piscina. Vorrebbe vedere almeno l'acqua. Niente. Viene ricacciato, spruzzato, spinto. Corre tre volle il rischio di essere scambiato per un amico di qualche gruppo di faceti che cercano di gettarlo in acqua a tradimento. Si salva a stento, rifugiandosi lontano. Gli esperti ed audaci tuffatori continuano a lanciarsi dall'alto dei trampolini nell'acqua che ribolle d, schiuma e di teste. Giungono nuove e più che mai festose comitive alla caccia di un viso noto a cui chiedere ospitalità in cabina. La sabbia è rovente. Si scavalcano corpi allineati, ci si difende dai ragazzi che corrono, corrono a velocità pazze da un .punto all'altro (perchè mai?); si evitano come si può le varie palle dei diversi giocatori di calcio. Nuvole, di polvere si levano. Il ragioniere ha raggiunto la piscina dei bimbi, con le lacrime agli occhi e implorazioni riesce, con l'aiuto di una mamma pietosa (11 cuore delle mamme è Immenso!), a mettere a bagno, stando seduto sul bordo, l piedi. 1 suol piedi, scottati dalla sabbia e pestati dagli zoccoli del bagnanti più attrezzati... * * — Fortunato voi! — gli dice un'ora dopo la portinaia, rivedendolo tornare. — Chissà come vi sentite! Io invece! Tutto il giorno rinchiusa qui dentro, con questo caldo! Potessi anch'io andare in piscina e fare un bel bagno! G. C. dQssnntuslaccapccclcugnc2as(ClssdMctsFiocco bianco Il nostro operalo Secondo De Ambrosis è divenuto padre di una bella bambina che ha visto la ncdtpClbcsagntdmatpPrpdtfluce all'Ospedale Maria Vittoria, La mamma e la neonata — alla j quale sono stati imposti i nomi. di Luigina e Margherita — go-1 dono ottima salute. [

Persone citate: De Ambrosis