Il premio di operosità e i licenziati prima del 13
Il premio di operosità e i licenziati prima del 13 Secondo lo spirito del Duce Il premio di operosità e i licenziati prima del 13 Ieri si è iniziato il pagamento del «Premio di operosità» agli operai in base all'accordo interconfederale stipulato a seguito delle direttive impartite dal Duce. Si era ritenuto che tale pagamento potesse essere esaurito in una giornata; per esigenze tecniche ciò invece non è stato possibile, e continuerà lunedi ner concludersi al massimo entro martedì, salvo per i casi controversi per i quali l'accordo potrà trovare un'applicazione pratica entro il più breve tempo, anche perchè, per questa come per alti e questioni che potessero sorgere, se si vuole che il premio sia efficace occorre che sia tempestivo. A proposito di punti controversi è da rilevare che il caso degli operai licenziali prima del 13 giugno, da noi prospettato, presenta un secondo aspetto il cui intei esse è assai più vivo. Data infatti la- chiarezza della dizione dell'accordo, il quale stabilisce che il premio è concesso « a favore di tutti i lavoratori in servizio adii data del 13 giugno », sembra difficile che il premio venga negato all'operaio licenziato antecedentemente se egli al 13 « era in servizio ». La ditta che tentasse di far valere il pretesto del licenziamento per sottrarsi al- l'obbligo della corresponsione, avrebbe in partenza causa perdu-ta; c per quanto timori in questo senso ci siano stati espressi — onde il nostro quesito — a ragion veduta è da ritenersi che nessuna ditta sosterrà una tesi smentita a priori dai termini dell'accordo. C'è invece il caso degli onerai licenziati prima del 13 e che si ton vista liquidata l'indennità sostitutiva, del preavviso. E' un caso che ci si assicura abbastanza esteso e che rende sospetta la frettolosità adottata per l'occasiona nel pagare l'indennità, mentre questa, normalmente, viene corrisposta solo per mancanze disciplinari. Si è forse voluto evitare con ciò che gli interessati fossero anch'essi « in servizio » il 13? Se cosi è, si tratterebbe di una scappatoia per sotti-arsi ad un obbligo preciso, e la soluzione da adottarsi non par dubbia: ripristinare per il licenziato il criterio della presenza in servizio al 13, che si sarebbe effettivamente verificata senza la preventiva e — ripetiamo — sospetta liquidazione dell'indennità di licenziamento, e sostenere anche per lui la piena legittimità al premio e in conformità allo spirito che il Duce ha impresso all'accordo. E' quanto faranno i Sindacati dei lavoratori, per i quali la questione assume un duplice aspetto: «" diritto e di umanità, essendo inconcepibile che chi senza sua colpa resta già senza lavoro, sia p-ivato di un legittimo beneficio concesso per necessità straordinarie a, coloro che continuano a lavorare.
Persone citate: Duce
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