La vecchia bandiera antibolscevica sventola in testa agli eserciti dell'Asse di Giuseppe Piazza

La vecchia bandiera antibolscevica sventola in testa agli eserciti dell'Asse La vecchia bandiera antibolscevica sventola in testa agli eserciti dell'Asse Churchill e Roosevelt in obbedienza alle plutocrazie, rinnegano tutte le loro manifestazioni ostili al comunismo sovietico Berlino, 26 giugno, iQuella che Mussolini, battez- zando l'Asse chiamò a Milano la «vecchia bandiera del Fascismo? sarà dunque portata da soldati;italiani sul fronte d'Europa nel'quale si fonderà nella lotta contro;il nemico della civiltà la nuova co-1scienza stessa del continente. Elsurà accanto a quella del Reich la]bandiera sorella e primogenita |Questi sentimenti di gioia, di cor- responsione e di rinnovellata fratellanza di armi emanano intrattenibili dalla vistosa sottolineatura degli annunzi che i giornali dedicano al fausto avvenimento reso noto dall'odierna rivista militare del Duce. Sotto questi aspetti il fronte d'Europa si salderà e si slargherà in un immenso alone ideale nella coscienza dell'Europa e del mondo; e anche la notizib della partecipazione della legione volontaria spagnuola contribuisce grandemente a questo slargamento ideale del « più grande fronte >, della guerra comune. Lo pseudo europeo del Nord Con l'ingresso in guerra della Finlandia poi, oggi formalmente deciso dal Parlamento di Helsin-ky, l'immenso fronte si salda e si integra di uno dei suoi fram-menti più essenziali nella sua im-mensa estensione che va dal ma-re Glaciale al mar Nero; e l'opi-nione tedesca esalta degnamente anche questo avvenimento comegrandissimo è significantissimo. LaFinlandia ha un titolo speciale per essere festeggiata in questo fron-dHSioiSHKi un anno prendere le armi contro di esso. Essa lo ha fatto, cosi la. prima come la seconda volta, con pari sentimento della sua alta re- sponsabilità di paese libero e de- cìso a non far gettito della propria libertà e indipendenza e a cui la storia riserva ancor oggi il privilegio di fare da <. scudo europeo del nord » contro l'aggressione antiumana e anticivile della bestia asiatica. In Germania tanto più si ha titolo a pienamente valutare il contributo dalla piccola nazione dato per la seconda volta alla causa europea in quanto che la prima volta non si fu in grado — secondo la frase di Hitler — di « poter parlare > e di esprimerle i propri veri sentimenti. Sul piano diplomatico la situazione si è nelle ultime 24 ore arricchita dopo la rottura delle relazioni con la Russia sovietica annunziata ieri da parte della Danimarca di un altro importante elemento: la dichiarazione cioè della neutralità simpatizzante svedese che più che neutralità potrebbe forse dirsi non belligeranza simpatizzante. Sempre nel piano diplomatico la più viva e soddisfatta attenzione trovano infine a Berlino le dichiarazioni del ministro turco Saragioglu in occasione della ratifica del patto di amicizia con la Germania. Le dichiarazioni corrispondono direttamente — si os-ra^wi» — serva — allo spirito del preambo-to del patto: il loro valore e an-che aumentato agli occhi della o-pinione tedesca dalle parole cheil ministro ha dedicato alla per-sonale iniziativa del Ftihrer a fa-vorc dell'amichevole sistemazionedei rapporti fra ì due Paesi. Il complotto fra Londra e MoscaUn articolo del ministro Goebbels sul VoeZfcisc/ter Beobacftter richiama gli avvenimenti odierna quella che fu « la vecchia bandiera » "del nazionalsocialismo, la lotta cioè contro il bolscevismo nel fronte interno della Germania, lotta che ebbe del resto come si sa nella persona stessa dell'odierno Ministro della propaganda del Terzo Reich uno dei suoi pionieri più convinti ed attivi: e non vi è alcuno il quale non ricordla sua celebre requisitoria contro il bolscevismo da lui pronunciata in uno dei primi congressi del Partito a Norimberga, requisitoria che si può dire costituì la prima formidabile documentazione della dichiarazione della guerra internazionale da Hitler dichiarata al bolscevismo dopo che il nazionalsocialismo, aveva già completamente riportato all'interno la sua vittoria. A quest'ultima riferisce in ogni modo oggi il Ministro i suoi rilievi nell'articolo in questione notando come ora come allora cosi nel campo internazionale come in quello nazionale inazionalsocialismo si sia trovato di contro la medesima alleanza del bolscevismo con la plutocrazia che formano evidentemente per natura un tutto indivisibile. Anche allora a Berlino la lotta era contro gli uomini che si annidavano contemporaneamente nenido bolscevico della Rothe Paure come in quello giudaico deBerliner Tageblatt. L'articolo deministro descrive poi a linee impressionanti la complottaziontentata dalle due forze negatricdel mondo moderno sempre collegate per abbattere il nazionalsocialismo quando esso fosse già stanco da qualche anno di guerra e ne segue le vicende e le segretmene che misero al fine il Reich davanti al grave e urgente pencolo al fianco. Ma il FUhrer vigilava: e colui che diede il segndella misura colma fu alla finChurchill stesso con l'ultimo sudiscorso alla radio in cui l'avventuriero confessava pressoché apertamente le sue segrete mencon Stalin e gli aiuti promessigli Fu quella l'ora che la direzione politica e militare del Reich decise di rompere gli indugi Si spiegano ora tante cose — nota la stampa — che tutte insieme confermano la premeditazione complottazione e la piena consapevolezza britannica di che avveniva a Mosca. Si spiegper esempio non solo l'azione dell'aviazione britannica nelle ultimsettimane intensificata nelle zonquell idei canale, e della Germania occi-.l dentale ma si spiega anche la Si- !r*a e si spiega anche l'azione di m Sollum: tutto ciò In funzione dii;alleggerimento della pressione te- e'dcsca al fronte russo dove l'attac-j;co si preparava ed era pronto aj1 lanciarsi. JEl II medesimo discorso di Chur]chili a cui si riferisce l'articolo del | ministro Goebbels e che è quello a pronunciato il 22 giugno nel quale | j come diceva —■ <; il giorno'in cui le i armate russe lottavano contro il medesimo nemico con incrollabile ieroismo e bravura». Eppure, gli 1 risponde la stampa tedesca, non j sempre il Primo Ministro britan inieo l'aveva pensata così nè sulle | armate sovietiche nè — pare — ; sul bolscevismo stesso; e viene cii tato il suo discorso del 20 gennaio si parlava degli ammonimenti dati a Stalin che « non erano rimasti inascoltati > è anche generalmente a buon diritto citato oggi dalla maggior parte dei giornali per la occasione che esso dà di metter in rilievo l'opportunistica e piuttosto pagliaccesca mutevolezza di giudizi della politica britannica. In quel discorso nel quale il signor Churchill praticamente, osservava come il popolo russo si trovasse già « impegnato nell'opera di difesa del patrio suolo », formula ipocrita con la quale egli gabellava lo schieramento offensivo lungo tutto il fronte già operato dalle armate sovietiche che già facevano fuoco, Churchill coglieva il destro per celebrare in spirito asm ln cui egli esaltava < orgoglioso rio della Finlandia» che insegnava al mondo quello che valgono gli uo-mini liberi. < Il servizio — proseeulva poco oltre — che la Finlandia ha reso oggi all'umanità èanche per altre ìagioni grandioso.Essa ha dimostrato al mondo in tcro che le armate sovietiche e le armi russe sono militarmente impotenti. Ognuno può vedere — concludeva — come il bolscevismo corrompa l'anima delle nazioni, annulli tutti gli sforzi di pace e soltanto con la brutale superiorità del numero costituisca una tremenda piattaforma di guerra ». Anche per il suo grande compare di oltre oceano del resto, il quale oggi si dichiara cosi pronto a calzare i piedi delle orde barbariche bolsceviche si richiamano iprecedenti non meno imbarazzantie precisamente quelli della nonlontana epoca in cui egli tuonava contro l'annessione degli Stati bai-tici operata contro l'accordo russo-tedesco dal ricatto bolscevico; e in cui egli minacciava rappresaglie contro il clan del Cremlino che sivantava di fare dell'America la sua conigliera di esperimentazioni sociali ciò che diede luogo a un aspro scambio di note nel qualeinfine l'America diretta dal signorRoosevelt fu sostanzialmente trattata da Mosca come un villaggio politico e i rapporti reciproci furo-no. come tutti ricordano, < congelati ». Giuseppe Piazza