La morte dell'Ecc. Ettore Tito

La morte dell'Ecc. Ettore Tito UN LUTTO NELLE ARTI La morte dell'Ecc. Ettore Tito Venezia, 26 giugno. // pittore Ettore Tito è morto stamane nella sua abitazione, dopo cinque mesi d'infr, mito, duranti la qualt' era slato costretto a. una continua permanenza a letto. Assistito dai congiunti e dai familiari, Ettore Tito, ninnilo tiri conforti religiosi, è ih ceduto alti ore 5.1.5 in piena coscienza e lucidità di mente. Accademico d'Uni 1 Accademico d'Italia dal 27 settembre 1929, Ettore Tito era nato a Castellamare di Stabia il 17 dicembre 1809. Era veneziano di adozione, polche a Venezia ave va iniziata e trascorsa tutta la sua vita d'artista. A dodici anni. per speciale concessione, aveva potuto entrare a quella Accade- Hfdigsscdlptpfparetlp1 che trovano mia di Belle Arti, che doveva an noverarlo più tardi apprezzassimo insegnante di figura, e si era dedicato alla pittura sotto la guida di Pompeo Molmenti che l'ebbe spoi sempre allievo prediletto. Con- tava diciassette anni appena quan-, do, terminati gli studi a Venezia, gesordì all'Arte inspirandosi al Fa- r| vretto in quel periodo trionfante e dpreferendo motivi popolareschi, zia più schietta e ca-|ratteristica espressione pittorica ein Pescheria vecchia, attualmente aalla Galleria nazionale d'Arte mo- derna di Roma. GAncora giovane ebbe a maestro lanche il pittore olandese Vani d Haamen, senza subirne molto l'influenza. Piuttosto, pur ritornando talvolta al realismo popolare ionie dimostrano Sulla laguna e Pelatrici di noci, fu tocco dal largo decorativismo cinquecentista e settecentista e orientò in tal senso hi sua arte pittorica con un certo suo particolare stilismo. Quale decoratore risenti molto del Tiepolo e nella prima Biennala di Venezia esposte una tela tipicamente caratterizzata nell'orbita tiepolesca. A torto egli fu rimproverato d'essere un «- Tiepolo fon la macchina fotografica * appunto per quel suo decorativismo apparentemente troppo virtuoso. In realtà. Ettore Tito fu pittore di squisita e serena sensibilità e d'una schietta e dolce luminosità, cosicché i suoi quadri ebbero larga fortuna e giustamente gli procurarono anche all'estero una meritata rinomanza. solida e Nell'Esposizione di Roma del 1 ni 1 Ettore Tito consegui uno dei grandi premi con una pala d'alta re rappresentante la deposizione dalla Croce, oggi nel Museo Na zionale di Buenos Aires e nel iriló all'Esposizione di BrussellC' ebbe il gran premio con l'opera, ; assai popolare intitolata La go-, mena, anch'essa conservata alla; Galleria d'Arte Moderna di Roma. ! Ettore Tito lascia numerosi e duraturi segni della sua Arte, sem-l pre sincera e nobile. Molte sue opere sono custodite ed am rate nei Musei stranieri: altre trovano oltre che a Roma a Venezia, dove sono da segnalare la decorazione murale della cupola della Villa Berlingeri, quella del soffitto della chiesa degli Scalzi ed infine la decorazione allegorica del soffitto nel salone di ricevimento di Casa Volpi di Misurata. Come s'è detto, il compianta ar'tista aveva insegnato per molti ; anni, fino al 1927,'all'Accademia ,d\ Belle Arti di Venezia, amato e ; venerato dagli allievi. Con lui ! scompare un Maest.ro insigne ed un artista nobilissimo che ha ve¬delle Y.rni." '; l ramente onorato l'Arte italiana. Il pittore Ettore Tito