Dall'Oceano Artico al Mar Nero di Guido Tonella

Dall'Oceano Artico al Mar Nero Dall'Oceano Artico al Mar Nero Berlino, 23 giugno. Le parole con le quali, tre mesi or sono, il Fuhrer ha solennemente annunciato che l'anno 1941 • avrebbe visto le più grandi gesta militari della storia tedesca, sono ritornate ieri alla mente di tutti i Germanici, all'annuncio che le Forze Armate del Reich erano entrate in azione contro la Russia bolscevica. La nuova impresa bellica della Germania nazionalsocialista si svolge infatti sul più vasto fronte terrestre su cui mai si sia combattuto a memoria d'uomo: dalle coste di Murmansk, sull'Oceano Artico, alla foce del Danubio sul Mar Nero, su di un'ampiezza di ben tredici gradi. Il dislocamento.e i fronti Nel rilevare l'eccezionale vastità di un tale teatro di guerra, il FUhrer stesso non ha esitato a sottolineare nel suo messaggio al Popolo tedesco come anche dal punto di vista dell'entità numerica delle forze in campo, l'azione militare, iniziata all'alba del 22 giugno, si possa legittimamente definire « come la più grande a cui il mondo abbia finora assistito *. Per occuparci soltanto di quello che è lo schieramento dell'armata rossa lungo il fronte orientale tedesco propriamente detto, cioè dalla Lituania alla Bessarabia, è stabilito infatti, in base alle informazioni raccolte dall'Alto Comando Germanico, che si tratta di almeno 160 divisioni, ciò che, tenuto conto del fatto che gli effettivi delle divisioni rosse sono eccezionalmente elevati, superando i 18 mila uomini, fa si che- soltanto su questo settore si trovi ammassato un complesso di quasi tre milioni di uomini. A questo imponente'concentramento sono naturalmente da aggiungere le divisioni che il comando sovietico ha concentrato nel settore settentrionale, cioè lungo la frontiera della Finliandia. Sicura del valore dei suoi soldati e dell'impareggiabile abbondanza dei suoi^mezzi militari, la Germania affronta senza alcuna preoccupazione lo schieramento dell'armata rossa, disponendosi, anzi, fin dall' inizio della campagna a sviluppare le operazioni sul più vasto fronte. Dal proclama del Fuhrer si può infatti già desumere quale sia, nelle sue grandi linee, il gigantesco piano di battaglia concepito da Hitler nella sua qualità di Capo supremo delle Forze Armate tedesche: contrattacco simultaneo su tutti i lati coi quali il mostruoso conglomerato russo si protende verso l'Europa. All'estremo nord, in minacciosa prossimità del porto militare di Murmansk. operano gli Alpenjàyer del gen. Dietl, l'eroe di Narvik. Dopo più di un anno di permanenza oltre il circolo polare, queste truppe, che sono fiancheggiate nell'azione contro i sovietici da elementi finlandesi, si possono ormai considerare come specializzate alla lotta nel settore artico. Benché al gruppo Dietl sia stata assegnata una posizione eccentrica nello schieramento tedesco, il suo intervento è destinato ad avere particolare importanza: basta uno sguardo alla carta, per capire come la posta della lotta nel settore artico sia l'annullamento di ogni possibile contatto tra sovietici e anglosassoni, attraverso le rotte che fanno capo ai porti di Murmansk e di Arcangelo. (Per questo si capisce come al momento di rimettere in efficienza ì suoi plani aggressivi contro l'eroica Finlandia, il Cremlino avesse avuto l'impudenza di pretendere dal Governo del Reich il ritiro dei contingenti tedeschi, cui — come si sa — era stato da tempo ricono sciuto il diritto di transito attraverso la Finlandia per dare il cambio alle truppe dislocate a Kirkenes, l'estrema base nord della Norvegia). Un altro gruppo tedesco, che comprende parecchie divisioni, è entrato in azione sul fronte della Finlandia centrale e meridionale dove è pure schierato il grosso dell'esercito finlandese, sotto il comando del Maresciallo Mannerheim, che guida le sue truppe sulla via della più sacrosanta delle vendette. Comandante delle divisioni tedesche in questo settore nel quale — così come all'estremo nord — le condizioni di lotta sono particolarmente favorevoli in questo momento, data la pressoché assoluta assenza di oscurità notturna, è il gen. Falkenheim, il vincitore della campagna di Norvegia. In linea d'aria, il fronte nord, che va dalle ceste di Murmansk al golfo di Finlandia, ha una larghezza di mille chilometri. Schieramento antibolscevico H fronte orientale propriamente detto è diviso, nella plastica Visione del Fuhrer, in due settori: il settore centrale, da Memel ai Carpazi dove è schierato, lungo una linea che arriva fino alla frontiera romena a «rea mille chilometri, il grosso delle forze impegnate dal Reich in questa campagna, e il settore meridionale, che va dai Carpazi alla bocca del Danubio. Su quest'ultimo settore, altri cinquecento chilometri, è ammassato, accanto a contingenti tedeschi, l'esercito romeno, che sotto la guida del suo capo il gen. Antonescu, anela a vendicare il sopruso esercitato dai sovieti con la rapina della Bessarabia. L'intero fronte orientale si estende su territori fra i più noti alla grande strategia tedesca della guerra mondiale: dalla battaglia dei laghi Masuriani nell'autunno 1914, all'avanzata sulla Lituania e la Curlandia, nell'estate del 191D, dalla presa di Novo Georgiewsk oltre il Niemen, alla clamorosa rottura del fronte bolscevico, con la conseguente totale liberazione dei Paesi Baltici e della Finlandia, e con l'occupazione dell'Ucraina da parte delle truppe tedesche, è stato allora, su questo fronte, tutto un susseguirsi di grandiose affermazioni del genio militare tedesco. Stavolta il fronte tedesco contro la Russia è considerevolmente più esteso di allora, ma ciò, come già si è rilevato, per diretta iniziativa del comando militare della Germania nazionalsocialista, che afferma cosi la grandiosa vastità della sua visione bellica. Nello stesso ordine di idee è da notare, come fin dall'entrata in campagna, il Comando tedesco si preoccupi dello sviluppo delle operazioni belliche anche nei tratti di mare del fronte russo: questo risulta esplicitamente dalla dichiarazione con la quale il Governo del Reich stabilisce i limiti della zona di operazioni sia nel mare Artico che nel mar Nero, facendo noto nello stesso tempo il minamento del bacino baltico. Grazie a questa concezione totalitaria delle operazioni militari contro i Sovieti, non solo non vi è più alcuna soluzione di continuità tra un settore e l'altro, ma fin dal suo inizio, questa campagna, a differenza di quella del 1914-18, coincide con quello che è oggi il più naturale e logico schieramento anti-russo, lo schieramento, cioè, antibolscevico dell'initera Europa. Se, dunque, l'estensione del fronte supera ogni possibile confronto con quello della guerra mondiale, vi è un altro fatto d'importanza capitale, che differenzia la situazione odierna da quella di allora, e che giustifica per l'appunto la decisione tedesca di un contrattacco su tutta la linea dall'Artico al Mar Nero, cioè l'assenza d iun fronte antigermanico nell'Europa occidentale, tale da obbligare il Reich a condurre la guerra su due fronti. Ai piani di accerehaimento che 1' ebraismo plutocrate anglo-sassone vagheg' " poter realizzare coli la giava di compii d"l.' brpitmo bolscevi¬ co, è dato stavolta scacco matto in partenza. Ne giovano ai britannici gli sforzi disperati fatti in questi ultimi tempi per disperdere le forze tedesche, impegnandole in tentativi di attacchi su altri settori, come a Sollum, in Siria e, ancora oggi, con le continue incursioni contro le basi tedesche del litorale della Manica. Le prime cronache La prontezza con cui il Comanj do tedesco ha saputo decidersi alla reazione contro il provocatorio j doppio gioco del Kremlino, Ja viI gorìa con cui già si sono iniziate |le operazioni su tutti i settori del I vastissimo fronte, già dimostrano come non solo la Germania f ruiIsca in copia di tutte le necessaj rie disponibilità di uomini e di i mezzi, ma come anche stavolta, il I Fuhrer si sia imposto all'avversai rio per il suo straordinario tempismo. Benché nei piani britannici | essa dovesse giungere di sorpresa per la Germania, la guerra coi sovieti non è un'incognita per il Comando tedesco: tutte è stato calcolato e previsto; malgrado le difficoltà presentate dall'enorme ■ ampiezza del fronte e dal probleI ma logistico in un terreno poverissimo di strade come quello rusj so, la vittoria è sicura e sarà realizzata nel modo e dentro i termini stabiliti nei piani del Fuhrer. Le prime cronache della P.opaìganda Kompanie gettano una luce estremamente interessante sulI la fase preparatoria di questa grandiosa impresa. Nonostante il fatto che essa sia stata contenuta in brevissimo spazio di tempo, la preparazione è stata effettuata con la stessa esattezza e la stessa vastità di vedute di tutte le spej dizionj precedenti. Con l'ammassamento di un'enorme quantità di | truppe, è stato portato a termine |il trasporto di ingenti quantitati| vi di materiale bellico e dei necessari rifornimenti. Colonne e colonne di autocarri si sono dirette in queste ultime settimane verso le frontiere con la. Russia, attraverso Ila Prussia orientale e il territorio del Governatorato generale di Polonia. In aggiunta ai terreni di aviazione, di cui già precauzionalmente disponeva il Comando germanico, nuovi campi in gran numero sono stati approntati con la più miracolosa rapidità dei genieri specializzati della Lutiuaffc. Depositi di bombe e di carburante sono stati creati da un giorno all'altro, cosicché, quando è suonata l'ora, gli stormi degli aeroplani tedeschi hanno potuto prendere il volo per gli obiettivi loro assegnati . Accanto all'azione brillantissima dei caccia, che hanno stroncato con perdite straordinariamente elevate per l'aviazione russa, una serie di tentativi nemici volti a distruggere con un bombardamento di sorpresa i centri vitali della Prussia orientale, abbiamo già avuto notizia, attraverso un altro rappresentante della Propaganda Kompanie. di una riuscita spedizione dei bombardieri tedeschi al¬ l'interno del territorio sovietico. Sono stati presi di mira i più importanti aeroporti del settore lituano: l'azione, affidata ad apparecchi da. bombardamento in picchiata del tipo « Ju 88 ». è stata coronata da successo straordinario: sui campi avversari, sottoposti a un diluvio di bombe di grasso calibro, sono stati distrutti numerosissimi apparecchi, incendiati i depositi di carburante, sfasciati i capannoni, inutilizzati i terreni. Altre analoghe azioni s isono svolte in Lettonia e in Estonia, coronate anch'esse da un successo che, come ha precisato domenica sera in un'intervista alla radio uno dei protagonisti, è da considerarsi tale al cento per cento. La sorpresa iniziale All'alba di domenica, contemporaneamente all'azione dell'arma aerea, si è iniziato il cannoneggiamento delle posizioni nemiche. Grazie alla rottura degli sbarramenti di frontiera e alla distruzione degli ostacoli anticarro disposti dal nemico, i panzer tedeschi hanno iniziato la loro avanzata nel territorio sovietico. Anche la fanteria è già entrata in azione e marcia decisa, per travolgere la resistenza dei rossi. Il tempo è magnifico e favorisce con la pi ùperfetta visibilità e con sole splendente lo svolgimento delle operazioni. In molti punti del fronte, particolarmente lungo il confine della Prussia orientale, per meglio i sfruttare l'elemento sorpresa, leJ fanterie hanno sferrato diretta-' mente l'attacco per prima, senza alcun intervento preparatorio delle artiglierie. L'azione preliminare fu iniziata dalle armi pesanti della fanteria, esattamente alle ore 3,5; poi, subito, seguiva il balzo dei reparti d'assalto. Grazie all'intervento degli Stosspioniercn. che si prodigarono, incuranti del fuoco delle armi automatiche dei reparti russi di frontiera, si riusciva a evitare, in un punto im-l portante del confine della Prussia orientale, che il nemico facesse brillare le cariche predisposte sotto un ponte. Attraverso questo ponte, cosi salvato dalla distruzione, veniva immesso immediatamente sul fronte russo il fiotto delle fanterie. Il gigantesco meccanismo è entrato dovunque in azione alla stessa ora. A più di una ripresa, la comparsa delle prime squadriglie della Lntvmtfe nello spazio aereo sovietico è venuto a coincidere col forzamento della frontiera da parte delle prime possenti formazioni di panzer. Si riferisce da parte di un testimone oculare della Propaganda Kompanie come il nemico, presentendo sul finire della scorsa settimana l'imminenza dell'azione tedesca, aveva febbrilmente lavorato durante la notte da sabato a domenica, alla luce di riflettori ad acetilene, per completare i suoi apprestamenti difensivi. Benché ; su tutto il settore centrale l'azio'ne tedesca si sia urtata contro posizioni preparate da lungo tempo, il colpo sferrato dalla Wcjumacht ha tuttavia sorpreso in pie no l'avversario, riuscendo fin dal-, l'inizio a penetrare nelle prime linee del suo dispositivo. Dalle prime descrizioni di quelli che hanno assistito alla fase iniziale dell'attacco, si ritrae l'impressione di un urto di straordinaria potenza lanciato dalla massa d'assalto tedesca. Nonostante il fatto che in questi ambienti militari ci si attenga, come è sempre stata consuetudine all'inizio di tutte le grandi campagne, al più rigoroso riserbo, già si sente accennare nelle corrispondenze della Propaganda Kompanie a quelli che sono stati, in molti punti, gli effetti di una vera e propria azione di sfondamento. Molte speranze dei russi sono cosi crollate fin dalle prime ore di lotta sotto i colpi di maglio delle forze armate tedesche. Un pilota racconta « Con la più ferino fiducia nel vHhrer sapremo combattere l'antico nemico bolttcevico della Germania nnr.ioniilsorinli.sln e con rio assicurare la vittoria finale contro l'Inghilterra ». Queste parole, scritte di proprio pugno a mutilai su di un foglietto volante dal Feldmaresciallo von Brauchitsch, Comandante in capo dell'Esercito sono state riprodotte a migliaia' di copie e diffuse in tutti i reparti e in tutti i distaccamenti tedeschi del fronte russo Se nell'ibrido concentramento di soldati appartenenti a dodici razze e parlanti quaranta lingue diverse che compongono l'armata rossa, il comunismo ha saputo infondere in mancanza di più solido materiale, una forte dose di fanatismo contro "-li Stati totalitari, contro il Nazionalsocialismo c il Fascismo, centuplicati sono in suo confronto il morale e la fede che ispira i soldati di Hitler all'idea di muovere in guerra per annientare l'idra bolscevica. Lo slancio combattivo delle truppe è semplicementp ro°ravi-rlir.^o: esso non ha minimamen-offerto dal fatto che l'entrata I m azione non è stata preceduta da s alcuna preparazione propagandistica fra le truppe e che anzi, sino alla vigilia dell'offensiva, il segreto più assoluto era stato mantenuto sia sul nemico, sia sugli obiettivi da attaccare. . Appena un'ora prima di prendere fi volo contro il nemico abbiamo saputo che l'attacco sarebbe stato sferrato contro i sovieti —ha dichiarato ieri sera un aviatore tedesco che ha partecipato ad un'azione di bombardamento contro il territorio sovietico. Poche parole sono state scambiate tra i.capi e i gregari; ma nei brevi istanti precedenti l'azione, tutti abbiamo vibrato all'idea di colpire l'antico, immutabile nemico della Germania nazionalsocialista ». Questo stesso testimonio riferisce le sue impressioni sul primo volo effettuato a bordo di un apparecchio da combattimento sul territorio russo: Oltre la frontiera dove fiammeggia l'incendio, uniforme è la enorme distesa della palude della Russia Bianca, rotta da grandi macchie di foreste. I pochi villaggi che sorvoliamo sembrano abbandonati; poi arriviamo in vista dell'aeroporto che costituisce il nostro obiettivo. Tutto si svolge in pochi istanti: i nostri Jn 88 si buttano in picchiata sul campo, dove sono allineati in lunghe file i bimotori da combattimento sovietici e con essi moltissimi caccia. Le bombe cadono nel mezzo. Fiamme altissime erompono immediatamente. Tre soldati, con il fucile in spalla, passano di corsa sul campo. Il nostro attacco è giunto assolutamente di sorpresa. Mentre l'aerodromo sta trasformandosi in un solo braciere, dai margini del campo una batteria leggera antiaerea cerca di reagire: ma i suoi tiri sono corti e restano senza alcun effetto ». Con l'annientamento sistematico degli aeroporti del settore baltico e della Russia Bianca, nonché della fascia di confine della Ucraina e conseguentemente di una enorme quantità di apparecchi nemici al suolo, la Luftwaffe ha già colpito in pieno concentramenti di truppe, fortificazioni e centri di rifornimento delle forze militari sovietiche. Questo è per ora il bilancio della prima giornata; adesso sono da aggiungersi i risultati delle azioni in corso sui settori dell'estremo nord, dell'estremo sud, nonché nel mar Baltico, dove la Marina da Guerra tedesca è pure entrata in azioflé. Guido Tonella

Persone citate: Antonescu, Dietl, Hitler, Niemen