LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE La nuova misura di guerra adottata a Washington è la chiusura dei consolati germanici. Siamo dinanzi ad una condotta di continui arbitri fuori da ogni norma giuridica e morale. Roosevelt vuole mettere al bando le Potenze dell'Asse, mentre è lui, è la sua camarilla che si sono posti al di sotto di ogni valutazione politica ed etica. Italia e Germania manten- fono la più fredda serenità i fronte a tante continue provocazioni : l'avversario deve toccare il livello più sfrontato delle sue responsabilità nella volontà di delinquere. Le nostre ritorsioni sono pronte, energiche, efficaci, ina esse non escono dal rispetto della legalità sul terreno internazionale. I beni degli americani sono censiti e bloccati: un calcolo approssimativo li fa ascendere al valore di circa 150 milioni di dollari, mentre la partita a nostro sfavore, comprese le navi sequestrate, si aggira sui 65 milioni di dollari. * * La radio e i comunicati britannici sulla battaglia di Sollum rispondono ad un criterio ristrettivo; ci si vuol Eremunire contro qualsiasi rutta sorpresa, parlando di un' operazione concepita e condotta coll'unico scopo di prevenire e disorganizzare la già predisposta offensiva (sempre secondo ' l'opinione inglese) delle forze italogermaniche. In realtà il largo spiegamento iniziale, l'immissione di sempre nuove unità nella mischia malgrado le gravissime perdite subite, fanno ritenere che il piano di Wavell fosse molto più vasto; egli vorrebbe allargare la zona di difesa dell'Egitto, egli vorrebbe riavere per terra parte del respiro perduto coli occupazione di Creta. E' naturale che con simili presupposti la battaglia sia aspra e lunga ; ma anche la seconda giornata ha visto stroncati gli enormi sforzi nemici con distruzioni di mezzi non inferiori a quelli della giornata di domenica. Quello di Sollum è uno dei più colossali scontri di tutta la guerra in rapporto alle forze corazzate contrapposte; gli inglesi si stanno sempre più insabbiando in quei fronti che, secondo i calcoli autunnali di Eden, avrebbero dovuto liquidare già durante l'inverno scorso. * * In Siria continuano le sgradite sorprese per il gen. Wilson. Invece della passeggiata militare coWembrassons-nous delle truppe degaulliste e di quelle del gen. Dentz si è avuta la resistenza accanita che ha trattenuto gli invasori su obiettivi modesti lungo la costa; invece dell'occupazione di Damasco si è avuta la controffensiva francese che ha respinto gli inglesi dall'importante nodo stradale di Merg Ayum. E sono già trascorsi più di dieci giorni dall'inizio dell'aggressione. * * Il discorso di Churchill alla radio non conteneva soltanto la frase del leone e dei cuccioli; già il leone era definito vecchio; ma esso accennava altri spunti interessanti. Di che cosa si lamenta principalmente Churchill e con lui tutti gli inglesi? Con grazioso eufemismo egli dice che è mancato un gesto di umanità da parte dei popoli grandi e piccoli; il che in parole povere significa che i popoli grandi e piccoli sono stati così intelligenti da non prestarsi ad essere della carne da cannone a vantaggio di S. M. Britannica. Concordia¬ mo col premier quando afferma che « questa non è la fine della storia » e che « la marcia in avanti dei popoli non sarà arrestata » ; ma per noi e per la storia non c'è che un'interpretazione di simili frasi: i popoli giovani prenderanno il posto del « vecchio leone ». Non sarà più l'Inghilterra a guidare il mondo; e non lo sarà nemmeno quel1' unione anglo-sassone che i vecchi britanni umiliati e depressi ormai ritengono unico disperato scampo. * * Italia e Germania sono amiche del libero e indipendente popolo di Croazia ma gli Stati Uniti sono amici e non riconoscono che Simovic, il generale assassino arrivato ai fastigi del potere in una notte di criminale follìa. In omaggio ai santi principi della democrazia... a. s.

Persone citate: Churchill, Roosevelt